PAROLANDO IN ALLEGRIA

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

“La dalia è un fiore estremamente petaloso

Dentro a testa bassa nelle tendenze del momento #petaloso, neologismo uscito dalla penna e dalla sensibilità di bimbo Matteo e della sua fantastica maestra, Margherita Aurora (il cui nome è già tutto un programma).

Detto fatto, inviato il lemma all’Accademia della Crusca, si è vista rispondere che, se la parola si diffonde, prende piede, i parlanti la utilizzano, entrerà a tutto diritto nel vocabolario della lingua italiana. Leggete qui, e qui e qui  e molto altro in rete.

Una eco mediatica, degna dei tempi, con un nutrito seguito di persone coinvolte nel suo lancio e diffusione e, altrettante, inorridite dal medesimo fatto.

Mi chiedo: perchè mai ci si stupisce negativamente della risposta dell’Accademia della Crusca a un lemma decisamente di matrice italiana e non si storce il naso su tutti i beceri neologismi derivati, che so, dal marketing, dalla lingua dell’informatica, ecc ecc. [“linkami”, “postami”, “taggami” bla bla bla]

PETALOSO è un aggettivo tenue, delicato, evoca prati, i colori sgargianti della natura, la caducità dello stesso petalo, la sua capacità di essere profumato, vellutato, grande o piccolo.

Mi piace ricordare che le lingue si definiscono “vive” proprio perchè subiscono le influenze dei tempi, dei popoli che le parlano, dei momenti storici. Le lingue sono cartina tornasole del mondo, nel suo vissuto più autentico.

Se cambiare non ci piace, dovremmo esprimerci in latino, noi italiani, ad esempio. E, anche in quel caso, scegliere un  determinato periodo storico poichè, la stessa lingua dei nostri avi, subì, come ovvio, contaminazioni di ogni sorta, in ogni epoca.

PETALOSO mi piace un sacco, lo dico! Mi piace il gioco mentale che evoca, mi regala allegria.

E, se pure accetto che con l’imperare della nostra dimensione virtruale e social siamo tutti diventati un po’ percore, correndo dietro ai “trend” del momento, beh, sapete che c’è?, almeno facciamo la gioia di un innocente bambino!

CHE SIA UNA PETALOSA E BRILLANTE GIORNATA DI QUASI PRIMAVERA PER TUTTI!

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI

 

 

 

 

LIBERI. FINO ALLA FINE.

libertà_a

E’ così strano anche solo riuscire a pensare a qualcosa di diverso, di intenso e, per certi versi, pesante, in questi giorni.

Le città sono uno sfavillio di luci, la gente corre indaffarata portando in giro quintalate di pacchetti colorati. Ci si saluta, come mai durante l’anno, quando siamo  delle figure trasparenti agli occhi del nostro prossimo.

Ma è (quasi) Natale, allora tutti a scimiottare sentimenti, comportamenti richiesti da copione.

Poi, lì fuori, c’è la Vita Vera, quella delle persone che ne vivono ogni singolo respiro e quella di coloro che stanno morendo.

Oggi, mentre surfavo leggera sui pixel, incontro, come un tronco portato dalla marea, un video. Non li guardo mai, i video, che mi annoiano, ma questo ho dovuto. Il link qui .

Dominique oggi lascerà questa dimensione, per sua scelta, aiutata da una équipe di medici svizzeri. Forse, a quest’ora, è già volata via.

Mi sono commossa davanti al pc, ascoltando la storia di questa signora che, a tre mesi dalla scoperta della inguaribile malattia, ha deciso, consapevolmente, di mettere fine alla sua vita.

I medici le aveano prospettato da 1 anno a 3 anni di aspettativa, a fronte di trattamenti chemioterapici molto forti. E Dominique  ha detto di no, che non lo voleva fare. Che tutto il dolore che avrebbe dovuto sopportare, le era troppo.

Provo un senso di reverenziale rispetto per coloro che hanno un simile coraggio, non so se ne sarei capace e, allo stesso momento, sono fermamente convinta che non sia giusto dover emigrare in altro paese per decidere di percorrere la strada dell’eutanasia.

Dovremmo poter essere liberi di morire in casa nostra o, comunque, nel nostro paese. Anche il solo viaggio per raggiungere il ponte del non ritorno in un altro dove, è una sofferenza in più che il futuro “suicida” dovrà sopportare.

“Suicida” perchè l’atto finale di staccare la presa di corrente con la vita, lo si deve attuare in assoluta autonomia.

Non mi piace questo termine, per definire chi, costretto (da una malattia inguaribile o da una depressione insostenibile) sceglie l’ultima via.

Sono persone coraggiose ed estremamente determinate che hanno saputo accettare il loro destino, la malattia, senza rimanerne completamente intrappolati.

La morte, in fondo, è solo un cambiamento di stato.

Vorrei, da cittadina del mondo, poter vedere garantita a tutti gli effetti la mia libertà personale di essere umano. Togliersi la vita in una struttura che accompagna, non è divenire peso sociale, non è tradire la civiltà, non è atto di follia premeditata. E’ pura espressione del Libero Arbitrio.

In un mondo globale inquinato di trappole che ingannano e imprigionano, vorrei poter immaginare, al contrario, la libertà di essere umano.

Libera di vivere, se riesco. Libera di morire, se non ce la faccio più.

Cara Dominique, fai un buon viaggio.

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI

 

 

 

 

DI TANTO IN TANGO. DONNE E TANGO: LA MINACCIA ARRIVA DA EST.

getting-married-1

Questo dì mi sento scherzosa e ho un sacco di friccicorino provocatorio che mi prude i polpastrellli, perciò, BUMMMM, lancio il post di oggi.

SCENARIO:

il poliedrico mondo del tango offre, oltre al godimento del ballo puro, un contorno relazionale che definirei squisito. Incontri con persone interessanti, stimolanti, irriverenti, talentuose… provenienti da ogni angolo della terra.

… più globale di così…

In tutto questo mare popolato di pesci e di sirene, un occhio di riguardo, secondo me, lo meritano le donne della nuova Europa, ovvero, della sua parte più a EST. Penso al bacino della vecchia Russia, della Bulgaria, Ungheria, della Cechia e Slovacchia… insomma, avete capito.

IL FOCUS:

premesso che, di norma, le signore e signorine sono ballerine pazzesche, dotate di tecnica sopraffina, derivante dalla tradizione secolare di questi paesi, talentuose di natura, appassionate. Poi sono belle, ma che dico, bellissime. E, non bastasse, ci sanno fare. Ci sanno maledettamente fare.

LA MORALE:

il pericolo “rosso” è in agguato (anche se difinirlo così è un evidente anacronismo, ma funziona benissimo come immagine “letteraria”) . Quando l’uomo della “vecchia Europa” viaggia verso est per partecipare a una maratona, a un encuentro milonguero, a un festival, potete stare certi che qualcosa succederà!

Annovero più di una coppia, tra amici e conoscenti, che è nata mixando una creatura del “sol Levante” a un uomo di queste latitudini.

LO STUPORE:

Vorrei tanto che le signorine mi spiegassero quale è il loro magico elisir, la pozione seduttiva per cui gli uomini vanno così fuori di testa che, non solo se ne innamorano, ma le sposano!

Da vecchia zia, sorrido sotto i baffi, il tempo dei fiori d’arancio per me è passato da un pezzo, ma ho tantissime giovani amiche che non riescono a quagliare una relazione che sia degna di questo nome. Figuriamoci se riescono ad arrivare al porto di un impegno con tanto di anello e di un SI’ pronuciato davanti a un ministro di fede o laico.

MA QUALE E’ IL VOSTRO SEGRETO, CARE AMICHE?

Condividetelo anche con noialtre, così, per solidarietà femminile, affinchè nella pacifica osmosi dei popoli, possiamo andare anche noi a “colonizzare d’amore” i vostri paesi!

Oggi mi sento burlona, che ve lo dico a fà? 🙂

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI

#VivelaFrance: come si fa a non amarla?

memoriesQuando puoi permetterti di dire: vacanza = viaggio, sei una persona fortunata. Molto fortunata.

Quest’anno non potevo chiedere di meglio, complice il matrimonio di una coppia di cari amici, mi sono ritrovata per magia, nella terra dei Galli.

Una smotorata lunghissima mi ha condotto nei magici luoghi di Normandia per poi proseguire il viaggio verso nord a visitare le spiagge dello Sbarco. Da colà inversione di rotta verso le coste bretoni, passando per deliziosi borghi medievali, campagne coltivate come giardini, paesaggi al cui solo pensiero provo profonde emozioni.

Cos’è il viaggio se non una dimensione altra dove ri-scoprirsi, dove ri-trovarsi, dove ri-abbracciare stimoli, sensazioni perdute?

Per me è stato tutto questo, sono entrata in tale risonanza con la terra che mi ospitava da sentirmi davvero “a casa”. In una casa desiderata, scelta, dove mi sentivo a mio agio, accolta.

Andando sul pragmatico e ruspante, di seguito la mia Francia per punti:

  1. Se ci si accontenta e non si è a caccia di lusso, gli hotel di periferia permettono di spendere meno di € 100 a notte (la media, colazione compresa- è una voce a parte, sugli 80 Euro)
  2. Gli autogrill sono ben tenuti, offono comfort al viaggiatore, sono pressochè completamente automatizzati (il caffè fa schifo, ve lo dico subito, che esca dalle sapienti mani del barista o direttamente dal distributore automatico, perciò preferisco il distributore che non mi costringe a fare la fila aspettando un espresso che non si può definire tale),inoltre ci si può distruggere di croissant e di baguette sin dal primo approccio con il territorio francese. Il che è bene.
  3. Le vacche in Francia sono molto felici, serene e rilassate. Si accoppiano, senza grandi pudori, nei loro campi a bordo strada, indifferenti agli sguardi degli automobilisti di passaggio. Sono contente perchè mangiano bene, il giorno intero a brucare, erba. Ho detto erba, non so se mi spiego. Ne esistono di diverse tonalità di mantello lunghezza di pelo, rosse, pezzate bianco/nere e bianco/rosse, albine, nere. Stanno in compagnia e quando una di loro decide di accovacciarsi, le altre fanno lo stesso. Quando una di loro decide che è ora di rientrare alla stalla, il gruppo, in fila indiana, la segue. I vitellini succhiano il latte dalle tettone delle loro mamme ed è un momento commovente. No, non ho visitato fattorie, questo è il fantastico spettacolo naturale che si vede percorrendo l’autostrada!
  4. I campi sono coltivati come fossero giardini alla francese, creando giochi cromatici e geometrici che ritroviamo nelle tele di famosi pittori.
  5. I campi profumano di erba e di cacca di mucca. Insieme producono un aroma inebriante che riporta agli albori della madre Terra.
  6. ho finalmente rivisto i fiori di campo, tanti, di tutti i colori e forme
  7. I francesi che ho incontrato non sono affatto odiosi come siamo soliti dipingerli. Anzi, sono stati gentili e benevoli, garbati e sorridenti. Forse perchè io, per prima, ero così? …
  8. Le baguettes non fanno ingrassare. Mi pare una gran bella notizia
  9. L’argomento caffè è tabu. Meglio mettersi il cuore in pace specie se provenite da Napoli o zone limitrofe (anche i triestini hanno avuto serie difficolà!). In Francia la “tazzulella” la riempiono fino in cima anche se voi, a gesti e in francese, spiegate loro che volete esattamente “la metà della dose normale di caffè”. Non ce la possono fare, è più forte di loro. Ma sono simpatici lo stesso.
  10. Il burro è strepitoso. E’ ovvio, le mucche felici ed anche il loro latte lo è ed il burro di conseguenza. Fottetevene del colesterolo, del grasso, delle calorie. Tanto poi, la dieta la farete a casa
  11. Le ostriche si accompagnano ad aceto leggero o a limone. Dopo che l’ostrica è dentro di voi, ammorbiditene il sapore accompagnandola con della baguette imburrata (con burro salato)
  12. Le cozze si mangiano in tutti i modi possibili. Io le ho assaggiate al Camembert: divine. I francesi sono furbi, hanno nobilitato un prodotto semplice facendolo assurgere a un piatto da gourmand.
  13. La Normandia è meravigliosa, fa molto più freddo rispetto a qui. Le case sembrano di bambola.
  14. I biscotti normanno-bretoni che sarebbe meglio definire “panetti di burro con un po’ di farina di passaggio”, sono assolutamente irresistibili. Ripeto, vale la pena di assaggiarli. La dieta al ritorno
  15. La Bretagna è un sogno. Violenza degli elelmenti naturali e dolcezza della terra. Un mix irresistibile
  16. Medio evo dappertutto, villaggi, case, borghi, chiese. Meravigliosamente conservati
  17. Gotico ovunque
  18. I turisti sono più rispettosi, non li ho visti sporcare, lasciare segni del loro passaggio. I francesi fanno rispettare i loro luoghi. E la massa si adegua. Un segno di civiltà per tutti
  19. Camper ovunque e servizi necessari facilmente raggiungibili.
  20. I francesi permettono ai possessori di animali di portarli con sè. Le famiglie dotate di quattrozampe viaggiano in loro compagnia. Grandissimo segno di civiltà
  21. La costa della Normandia profuma di alghe. Le baguettes non fanno ingrassare perchè si respira continuamente iodio che attiva il funzionamento della tiroide. Ecco svelato il mistero… 😉
  22. Mont Saint Michel va visto all’imbrunire, quando le orde di turisti scemano un po’ (ho detto un po’). E arriva il cambio di marea. Comunque, anche in questo sito, organizzazione impeccabile (bus gratuiti e continui)
  23. Una pallina di gelato in Francia costa tra i € 2,5 e i  3 Euro . Non faccio altri commenti, però il gusto caramello e burro salato sono super
  24. Le francesi della provincia, in luglio, non usano i tacchi. Mi è sembrato un fatto piuttosto curioso
  25. E’ vero che a Brest “Il pleut sans cesse” (a Brest, piove continuamente)
  26. La valle della Loira vale un viaggio. Luoghi che rubano l’anima dei poeti, degli artisti, dei romanticoni e degli innamorati
  27. I croissant francesi non hanno rivali. Perchè le loro vacche sono le più felici
  28. Continuano a non utilizzare il bidet …

Ciò detto, non aggiungo altro e, a gran voce urlo #VivelaFrance !

Pimpra

Image credit: Pimpra_ts

  • TAG

    2013 2014 2015 2016 abbraccio amiche amici Amici e amiche amicizia amore Amore Andar per maratone Andar per Milonghe Anima anno nuovo vita nuova anta e ribalta attimi Attimi belli Attualità Bel Paese blog blogger CARATTERE cazzate cronache dal mondo panda dare tempo al tempo Dillo alla zia Pimpra di tanto in tango Donne e valigie emozioni fine settimana Friuli Venezia Giulia immagini incontri i saggi consigli di Nonna Papera Italy Lavoro milonga momenti mondo panda Mondo Panda mondo tango Natura pausa pranzo pensieri pensieri leggeri pensieri sparsi pensiero positivo PERSONALITA' Pimpra milonguera riflessioni RISVEGLI Salute e benessere Senza categoria social network Società e costume Sport sticazzi STICAZZI storytelling Tango Tango argentino tango marathon Tango milonguero tango trotters tanto tango Trieste Uncategorized uomini e donne vecchiaia in armonia Viaggi viaggio Vita di coppia vita moderna vita sui tacchi a spillo
  • Archivi

  • ARTICOLI SUL TANGO

    Se cerchi gli articoli che parlano di tango cerca "di tanto in tango" nel banner TAG o fai la ricerca nel bannerino CATEGORIE
  • I post del mese

  • LA TRIBU’

    • Avatar di Affiliate Marketing
    • Avatar di Anele
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Catering Grasch
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Briciolanellatte
    • Avatar di mmichelis
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di abdensarly
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di - ElyGioia -
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di koredititti
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Cookingsio
    • Avatar di Foodorzo
    • Avatar di gmerico
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Ms Purrington
    • Avatar di Fabio Bertolino
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Noah Abbott
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di inerro.land
    • Avatar di fracatz
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di comelapensoio
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Francesco Randazzo
    • Avatar di Rich Wanderlust
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Logan Wilkins
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di thebear67
  • Pagine

  • Categorie