NON SCORDARE IL BUON GUSTO

 

Gli amici lo sanno, ad ogni inizio estate riparte la mia tiritera contro l’utilizzo improprio delle flip flop in contesti urbani.

Le infradito di gomma sono, di fatto, il più disgustoso, orripilante, mefitico schiaffo in faccia all’eleganza, alla raffinatezza dell’uomo e della donna moderni.

INACCETTABILE!!!!

Lo capite o no? esibire piedazzi dal tallone sdrucito e sporco, estremità dalle dita pelose e dalle unghie incolte…

L’ORRORE CHE CAMMINA.

Non voglio sentire ragioni, non mi convincerete MAI!!!!

Il piede è una parte del corpo sicuramente molto bella, sexy, in qualche modo “comunicativa” ma va espressa e utilizzata con garbo e discrezione.

Manca la civiltà della cura del corpo, intesa come igiene e decoro personali, sicchè accade di vedere spettacoli innominabili sia che si tratti di piedi maschili che femminili.

L’eleganza non appare, non è sfrontata, suggerisce piuttosto che urlare. Idem dicasi dell’esibizione e/o mostra volontaria del corpo.

Lessi, tanto tempo fa, che la raffinatezza estetica, si esalta nell’accuratezza della scelta degli accessori. La scarpa è uno di quelli più importanti, assieme ad altri dettagli di stile. Posso permettermi di indossare un capo semplice, anche di fattura non eccezionale, se gli accessori che lo accompagnano sono belli, di qualità.

Allora, perchè buttarsi la zappa sui piedi, cadendo e cedendo al richiamo di sirena della gomma colorata delle orride flip flop estive?

Lasciatele vivere vicino all’acqua, che sia una piscina, in mare o un bel rivo di montagna ma, per favore, non violentate la loro gentile suola di gomma sul bruciante asfalto cittadino…!

ps: la ceretta di fa anche sulle dita dei piedi, così per dire… 😉

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI E QUI

ANCHE QUESTA E’ ESTATE.

MoloAudace_11nov

29 giugno. L’estate è ufficialmente iniziata, ci siamo dentro con tutte le infradito di gomma!!!

Non so voi, ma io devo ancora fare la prova costume e… non sono tranquilla per niente… ma troverò il modo di farmi passare il fastidio, ingurgitando una bella pasticca di “Sticazzi”…

Andare in palestra di questi tempi, è come entrare in un girone infernale, la seduta di sauna inizia già dallo spogliatoio, per non parlare di quando il corpo comincia a muoversi e il sudore si vaporizza in tutte le direzioni.

Oramai è quasi inutile cercare di farsi venire l’infarto pedalando, sollevando pesi, insistendo in interminabili sessioni di aerobica: quel che è in barca è in barca. Punto e ciccia! 🙂

Di certo la passione per l’aperitivo a fine giornata, non aiuta a snellire il coscio o, peggio,  il giro vita, ma regala, in compenso, quella soavità d’animo che è un piacere il cui prezzo si paga molto volentieri.

E’ stagione di matrimoni e nella piazza buona della città il divertimento è assistere al carnevale fuori stagione degli invitati, nei loro stravaganti tentativi di azzeccare l’abito della “festa”. Un’oscenità estetica ricorrente, ma, allo stesso modo, così divertente da aspettarla con trepidazione.

Da brava feticista, lo sguardo si ferma dapprima sulle calzature che, per lo più, costringono piedi e caviglie ineleganti, dentro morse di pvc e zeppe.

Il calzino corto fa capolino da pantaloni di abiti per lo più dismessi o utilizzati per la medesima occasione, tanti anni addietro. L’effetto è ilare, corpi ammorbiditi dal tempo e bottoni che tirano da tutte le parti.

Ma il bello della vita è questo, l’imperfezione, il difetto, l’errore…così da riconoscere il Bello in ogni anfratto in cui siamo capaci di scovarlo…

Anche questa è estate…

Pimpra

IMAGE CREDIT PIMPRA

DEMOCRATICA_MENTE. PIU’ O MENO.

2c98ae67f041e10bcd4762c5cca9ba3bC’è qualcosa di profondamente democratico nell’estate. Il piacere di immaginarsi ognuno come gli pare, di svelarsi, di fregarsene del giudizio degli altri.

Una liberazione.

Peccato però che, molto spesso, la libertà sia – per molti – elemento difficile da gestire.

Fa caldo. Finalmente. E i vestiti scivolano via dal corpo a scoprire nudità di pelle e d’anima.

Purtoppo, per tutti gli esteti come me, scappano anche le scarpe dai piedi e si presentano, puntuali come le zanzare, le orribili ciabattine di gomma, le Birkenstock con i pedalini, i sandali di una misura più piccola corredati dai talloni neri di sudiciume, le dita dei piedi con lo smalto scrostato, le unghie sporche.

E mi fermo, provo ribrezzo pure a scrivere.

Libertà. Evviva la libertà.

Peccato che ci affossiamo con le nostre mani nello svelare tutto lo sciattume di cui siamo capaci.

Lo so che sono una stronza, e me ne frego, ma ci sono cose che è difficile tollerare.

Però amo la libertà e sono pronta a rispettare i gusti di tutti, a farmene una ragione, a sperare che anche mio fratello rinsavisca e utilizzi le sue Havaianas sulla battigia di una splendida spiaggia, sorseggiando l’aperitivo al tramonto…

E sono pure una rompipalle noiosa e ripetitiva. Ogni estate lo stesso post. Ma è più forte di me.

Evviva la libertà. Sempre e comunque.

… STICAZZI…

😀

Pimpra

DI TANTO IN TANGO. MODE E MODI: IL “CIABAT_TANGO

ciabat_tangoPrendiamola con la leggerezza del periodo estivo, prendiamola a sorrisi, a lievi discorsi da ombrellone…

Dopo la rivelazione choc del nuovo trend presso alcune ballerine di tango argentino, leggi qui, una nuova vague si sta imponendo nel multiforme e colorato mondo dei tangueros: il “ciabat_tango”.

I fedelissimi alle sacre regole del buon gusto, del decoro e dell’eleganza, inorridiscono ogni volta che, sui social network, passano immagini che vedono fulgidi danzatori/trici avvinghiati in tandas estreme, indossando le flip flop da mare e/o ballando scalzi.

Sulla ciabatta di gomma fuori contesto, sapete bene come la penso (qui), epperò, in questo caso, mi sento di spezzare una lancia a favore.

Premesso che l’eleganza è l’armonia che ci portiamo dentro, un modo che abbiamo di vivere, di esprimere una parte dell’essenza che ci connota in quanto esseri umani, tutto ciò detto, in alcune occasioni un salto nel trash è permesso e, forse, necessario.

Ci sono situazioni danzerecce estive che si sviluppano in contesti assai poco formali, vicino alla spiaggia, in campagna, a bordo piscina, a ore diurne, dal primo pomeriggio in poi. Ebbene in questi casi particolari, trovo sia molto più ridicolo presentarsi vestiti di tutto punto, come previsto per una milonga serale.

Ben vengano quindi i calzari più comodi che permettono con grande rilassatezza di passare dalla pista alla piscina/mare senza distrazione.

Danzare in pareo o short non è un crimine contro l’umanità, non è mancare di rispetto al nostro dio tango, è semplicemente saperlo vivere nella sua reale umanità e semplicità.

Un abbraccio sudato, vissuto a pelle nuda, mette ancor più in contatto, libera da sovrastrutture e permette di pensare solo ed esclusivamente al ballerino/a che ci cinge e alla musica che ci avvolge.

Ben venga quindi il “ciabat_tango” estivo, vissuto con naturalezza e libertà…

… O NO???

😉

Pimpra

IMAGE CREDIT: ELENA UGOLINI

 

 

TROVA LE DIFFERENZE

spritz aperol

A chi mi dice che non sopporta il caldo, le zanzare, l’umidità la gente in spiaggia, gli uomini in flip flop, indici ineludibili del periodo estivo, dico che questa stagione, al contrario, è meravigliosa.

Il caldo si sopporta, le zanzare si sterminano, l’umidità si combatte con il condizionatore  e per gli uomini in flip flop… beh, purtroppo per quelli non c’è rimedio…!

Una semplice uscita serale con gli amici diventa un momento piacevole, più piacevole di quanto non sia, lo stesso incontro, d’inverno.

Si sta fuori, la temperatura accarezza la pelle, si indossano sempre meno vestiti… gli ormoni sono in fibrillazione… si percepisce indistintamente un’energia particolare.

Aggiungiamo, a tutto questo, un ingediente speciale… uno spritz Aperol!

Ieri sera, una cara amica udinese, in quel di Udine, prima della serata di practica, mi porta in una carinissima trattoria/bar vicina a una roggia. Lei ordina un prosecchino, io lo spritz.

Arriva il calice e mi accorgo immediatamente che è diverso da quelli che servono a Trieste: il colore è molto più intenso, il ghiaccio e l’alcol creano una specie di corrente all’interno del bicchiere che evidenzia indiscutibilmente che la parte alcolica è di molto superiore a quella acquosa.

Dal primo sorso  una saetta raggiunge  dritta il cervello mandando  in tilt tutte le lampadine neuronali. E’ fatta, in un istante sono ubriaca.

Sticazzi.

La mia amica, accortasi perfettamente del mio mutato stato cerebrale si è messa a ridere pesantemente di me, dicendo “Mia cara, come si vede che non sei di queste parti!”

… Con le pive nel sacco, ho dovuto riconoscere il mio ko.

E mi chiedo come mai a casa mia, a Trieste, di sprtiz Aperol posso berne anche più d’uno e non subire tali effetti collaterali, mentre un solo bicchiere udinese è stato in grado di mettermi al tappeto!

Amici Cari, ma che ve lo dico a fare, buon fine settimana!

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI

NUOVI (DISCUTIBILI) TREND

 

flip flopMi sono resa conto di diventare vecchia, quando, nel mio girovagare il mondo, osservo – con disgusto – certe manifestazioni del sè soggettivo o “nuovi trend”.

Mi pregio di avere uno spiccato senso estetico. Il “bello” di ellenica memoria, il “καλὸς “, so scovarlo. Quasi sempre.

Non sfugge ai miei occhi, sebbene, non sempre, io possa definirmi suo baluardo e, al contrario, presentarmi “alla cessa maniera”, ma – per lo meno- ben consapevole di esserlo.

Il concetto non esprime l’idea di un “bello” solo estetico ma insieme a un buono, la famosa kalokathia (rinfrescatevi la memoria leggendo qui).

Ciò premesso, al momento, l’aberrazione più insopportabile del virtuoso concetto, la vivo in palestra.

Tempi moderni  e gente – tristemente – “moderna”, hanno portato a un decadimento dei costumi che non ha eguali. (DIO COME SONO VECCHIA!!!) 🙂

Adesso voglio che qualcuno, cerebrodotato, mi spieghi perchè, in palestra, d’estate, l’uso delle scarpe da ginnastica, sta scomparendo.

Si assiste all’esibizione di piedi maschili, tappezzati di peli sulle dita, il più delle volte non curati, con unghiacce lunghe e gialle o – peggio – sporche, nelle sale deputate allo sport.

Trovo sia un comportamento DISGUSTOSO!!!

Ieri, distesa sulla panca, quindi a poca distanza dal pavimento, c’era il mio naso sensibilissimo da felino e il piedone orrendo di un deficiente in flip flop!!!

Mi sono trattenuta dal non fare commenti o, meglio, di non farmi scivolare dalle mani sul piede puzzolente del cretino un peso di 5 chili, mi sono trattenuta perchè sono una (vera)  signora.

L’apoteosi della monaggine, ieri se l’è conquistata colui che, sempre in infradito, ciabattava allegramente sul tappeto rotante!!!! Ma, dico, si può essere più cretini? un appoggio messo male e ti ritrovi lungo disteso, dopo aver lasciato tutta la dentiera sull’appoggiamani!

Mi stupisco che, comportamenti del genere, pericolosi oltre che maleducati (NON VOGLIO, PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO, ODORARE LA PUZZA DEI TUOI PIEDI, GIA’ CHE SONO COSTRETTA A FARE I CONTI CON L’ODORE DELLE TUE ASCELLE!!!), non vengano proibiti dai gestori delle palestre.

Perchè, se un giorno di questi alla Pimpra girano, il peso le scivolerà dalle mani… e se il poverino si vedrà rotte 5 falangi… sarà solo un problema suo!

Mala tempora currunt...

Pimpra

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