C’è qualcosa di profondamente democratico nell’estate. Il piacere di immaginarsi ognuno come gli pare, di svelarsi, di fregarsene del giudizio degli altri.
Una liberazione.
Peccato però che, molto spesso, la libertà sia – per molti – elemento difficile da gestire.
Fa caldo. Finalmente. E i vestiti scivolano via dal corpo a scoprire nudità di pelle e d’anima.
Purtoppo, per tutti gli esteti come me, scappano anche le scarpe dai piedi e si presentano, puntuali come le zanzare, le orribili ciabattine di gomma, le Birkenstock con i pedalini, i sandali di una misura più piccola corredati dai talloni neri di sudiciume, le dita dei piedi con lo smalto scrostato, le unghie sporche.
E mi fermo, provo ribrezzo pure a scrivere.
Libertà. Evviva la libertà.
Peccato che ci affossiamo con le nostre mani nello svelare tutto lo sciattume di cui siamo capaci.
Lo so che sono una stronza, e me ne frego, ma ci sono cose che è difficile tollerare.
Però amo la libertà e sono pronta a rispettare i gusti di tutti, a farmene una ragione, a sperare che anche mio fratello rinsavisca e utilizzi le sue Havaianas sulla battigia di una splendida spiaggia, sorseggiando l’aperitivo al tramonto…
E sono pure una rompipalle noiosa e ripetitiva. Ogni estate lo stesso post. Ma è più forte di me.
Evviva la libertà. Sempre e comunque.
… STICAZZI…
😀
Pimpra
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.