
Oggi i ricordi di Fb si spingono molto lontano nel tempo, a questa immagine di 10 anni fa.
Una me rispettosa del codice della milonga che chiedeva di indossare qualcosa di verde, in onore dei musicisti, il Duo Ranas.
Il verde è il colore che indossano le donne sicure di sé, quelle che credono/sanno/sono/si vedono belle. Rovistando negli armadi per prepararmi alla festa, non ho trovato verde da nessuna parte.
Ricordo che anche all’epoca, mi venne questo pensiero in testa: perché non ho mai considerato il verde? Mi piace pure, nelle sue diverse sfumature, intensità, più caldo o più brillante o freddo come il ghiaccio.
Io non ero all’altezza di vestirmi di verde, eh no.
La milonga fu un successo strepitoso: mi divertii tantissimo, ballai a fondere la suola delle scarpe, il concerto fu potente e magnifico. Una serata magica.
Chiesi la foto che vedete a un amico tanguero, ovviamente mi misi in posa, scimmiottando in modo assolutamente poco credibile, per non dire grottesco, la posa di una donna fatale, una che con il verde ci va a nozze. Sono passati 10 anni e, tanda dopo tanda, quella piccola donna in me è cresciuta e vive felice.
La Giaguara (dentro e fuori la milonga), non deve per forza indossare completi leopardati, tacchi a spillo H24, rossetto rosso carminio o mattone notte, per essere una vera Giaguara.
Si tratta di una dimensione dell’anima, di uno stato di totale riconoscimento della donna UNICA che si è.
Il tango, questo mi ha dato, a me che ho sempre avuto pudore di mostrarmi, non pensando mai di poterlo fare temendo di essere ridicola.
Poi lo stop della pandemia, due anni lontana dagli abbracci così cari, dalla musica capace di smuovemri sempre qualcosa dentro, lontana dal quel gioco di seduzione che si esprime sulla tenuta di uno sguardo, sulla mirada convinta, sicura, sorniona, giaguara.
Mi manca e pure io manco a me stessa.
Le tonalità del mio armadio sono molto coerenti, perchè mi piace quello che piace a me, ma il verde, nuovamente, manca.
E’ decisamente giunta l’ora di andarmelo a riprendere. Costi quel che costi, perchè la vita va avanti. Sempre.
Pimpra
PS: questo post stava nelle bozze da tanti mesi, non è frutto di un impulso odierno. Solo le ultime frasi lo sono, questo per dire che faccio molta fatica a sorridere e a fare finta che la vita di oggi sia uguale a quella di soli 3 anni fa.
Ma ho imparato che continuare a vivere, a resistere, ad essere resilienti è una dimensione dell’anima che dobbiamo nutrire perchè questo ci stanno insegnando i tempi: la vita cambia in un istante, senza preavviso.
Il mio cuore urla LOVE AND PEACE.
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