
Inizia con questo articolo, un nuovo ciclo di SIX.Q tango interviste. Indagheremo insieme ad artiste, professioniste e maestre alcuni aspetti del tango e della donna.
Per pari opportunità ma con domande diverse, rivolgeremo l’attenzione anche al mondo maschile, in articoli successivi.
Oggi ho il piacere di ospitare un’artista che rappresenta uno dei tanti incredibili e virtuosi talenti partenopei di oggi.
Godiamoci l’intervista a Nico Radice!
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SIX.Q
- Nome e città di provenienza
Sono Nicoletta Radice, per tutti Nico e sono di Napoli
2. Dal tuo punto di vista di artista, professionista e insegnante, quanto incide nella tua danza, la femminilità della donna che sei fuori dalla pista e, al contrario, quanto ti è di ostacolo
Incide tantissimo. Avendo iniziato a ballare tango a 19 anni mi sono resa conto di quanto la mia danza sia maturata insieme al mio percorso di vita. L’esperienza, la sicurezza e la femminilità della donna che sono fuori dalla pista fanno la ballerina che è in pista. Non trovo che questo mi sia d’ostacolo nell’insegnamento, anzi trovo che sia sempre più d’aiuto man mano che vado avanti.
3. Quando insegni quale è il cambiamento psicologico, se avviene, che noti nelle allieve?
Il cambiamento che vedo nelle mie allieve è lo stesso che ho vissuto anch’io. Spesso si riflette nel modo di vestirsi che cambia e che manifesta una percezione differente di se stesse.
4. La follower moderna non è più legata al sesso femminile. Lo stesso vale per il leader. Nel caso specifico della/del follower, elenca quali sono, secondo te, vizi e virtù dello studio di ruoli non tradizionalmente riconducibili alla coppia Maschio/femmina.
Ho sempre pensato che mettersi nei panni dell’altro fosse un lavoro utile. Nello specifico per la/il follower può rivelarsi un percorso fondamentale per capire che seguire non è un ruolo passivo ma anzi, attivo tanto quanto quello del leader e aiuta a comprendere a fondo quali sono le potenzialità espressive di questo ruolo.
Il “vizio” che mi viene in mente è solo quello di scavalcare la linea sottile tra essere un “follower attivo” e diventare “leader” interrompendo la comunicazione e dimenticando che dall’altro lato c’è un’altra persona.
5. Secondo te il tango fa bene alle donne? Nel corpo ma, soprattutto nello spirito? Aiuta le donne a ritrovare se stesse, la loro femminilità, ad esaltarla, a farci pace…? Hai avuto riscontri in tal senso dalle tue allieve?
Questo è un argomento a cui tengo molto poiché è uno degli aspetti su cui lavoro di più con le mie allieve ed è un lavoro che ho fatto e continuo a fare su me stessa. In generale è un tipo di danza che aiuta a prendere coscienza del proprio corpo, a valorizzarne la figura e la femminilità attraverso lo studio della tecnica e la pulizia dei movimenti. Per quello che riguarda l’aspetto psicologico credo che la risposta si trovi già nelle domande precedenti. Il tango fa bene alle donne quando smettono di essere “passive”, di “subire” la milonga e iniziano ad essere “attive”. La vera presa di coscienza si ha quando si inizia a scegliere.
6. Dì quella cosa che avresti sempre voluto dire ma che non hanno mai osato chiederti.
Mi rifaccia la domanda! Battute fantozziane a parte credo che il tango stia subendo quello che in generale vedo un po’ in tutto il mondo della danza. C’è molta ricerca verso un’estetica perfetta e poca verso la sostanza, e nel caso specifico del tango, la comunicazione. Sempre di più si fa attenzione a ciò che si vede da fuori e a chi ci vede da fuori piuttosto che a quello che succede dentro e a chi c’è abbracciato con noi.
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Per studiare e per contattare la Maestra:
Pagina FB: Nico Radice
Profilo Instagram: nicoradice
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Ringrazio Nico per aver partecipato alla SIX.Q !
Pimpra
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