DEMOCRATICA_MENTE. PIU’ O MENO.

2c98ae67f041e10bcd4762c5cca9ba3bC’è qualcosa di profondamente democratico nell’estate. Il piacere di immaginarsi ognuno come gli pare, di svelarsi, di fregarsene del giudizio degli altri.

Una liberazione.

Peccato però che, molto spesso, la libertà sia – per molti – elemento difficile da gestire.

Fa caldo. Finalmente. E i vestiti scivolano via dal corpo a scoprire nudità di pelle e d’anima.

Purtoppo, per tutti gli esteti come me, scappano anche le scarpe dai piedi e si presentano, puntuali come le zanzare, le orribili ciabattine di gomma, le Birkenstock con i pedalini, i sandali di una misura più piccola corredati dai talloni neri di sudiciume, le dita dei piedi con lo smalto scrostato, le unghie sporche.

E mi fermo, provo ribrezzo pure a scrivere.

Libertà. Evviva la libertà.

Peccato che ci affossiamo con le nostre mani nello svelare tutto lo sciattume di cui siamo capaci.

Lo so che sono una stronza, e me ne frego, ma ci sono cose che è difficile tollerare.

Però amo la libertà e sono pronta a rispettare i gusti di tutti, a farmene una ragione, a sperare che anche mio fratello rinsavisca e utilizzi le sue Havaianas sulla battigia di una splendida spiaggia, sorseggiando l’aperitivo al tramonto…

E sono pure una rompipalle noiosa e ripetitiva. Ogni estate lo stesso post. Ma è più forte di me.

Evviva la libertà. Sempre e comunque.

… STICAZZI…

😀

Pimpra

LE DONNE NON IMPARERANNO MAI AD AMARSI. E SARANNO SEMPRE GUAI.

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Frequentare la palestra con una certa continutà offre un spunto molto interessante sullo spaccato sociale odierno.

A seconda della fascia oraria cambia il pubblico presente. Le signore dell’ora di pranzo, professioniste o casalinghe che siano, meritano una dedica particolare.

Sono tutte più o meno in forma tra lo smagliante e lo smagliantissima, hanno più di 20 anni. Arrivano ben vestite, ottimi accessori, abiti di gusto, mai troppo alla moda, sfacciati o volgari: sono donne di una certa eleganza.

Portano gioielli che brillano, non tanti e tutti insieme, uno, al massimo due, ma di quelli che devi indossare gli occhiali da sole per non restare abbagliato.

Dal mio privilegiato punto di osservazione deduco si tratti di professioniste di rango o, in misura minore, di signore sposate “bene”.

Arrivano in tempo e spendono i minuti che le separano dalla lezione a parlare di arte, di mostre, del loro lavoro e della famiglia. Non una che si ricordi di riscaldare un muscolo del corpo che non sia la lingua…

Vestono una tenuta da palestra che non lascia nulla al caso, cromatismi perfetti, scarpe pulite, completi che valorizzano ogni centimetro dei loro bei corpi scolpiti da dieta, esercizi e- chissà- dalle mani esperte del chirurgo. Poco importa, l’importante è che il risultato finale sia di qualità e, il loro, di certo lo è.

Mi aspetto pertanto di veder volteggiare sullo step donne sicure di sè, del loro fascino e della loro intelligenza… invece non è così…

Quest’oggi, mentre vestita come un palombaro (letteralmente!) – volevo fare una “sauna aerobica” – pestavo il wawe come una matta, osservando l’ordinato e signorile gruppo sotto di me, ad un certo punto, mi accorgo che sta succedendo qualcosa. Gli sguardi delle signore diventano allungati, come quello del felino prima dell’attacco, si percepisce, nell’aria, che è arrivato qualcuno a turbare la – loro – quiete.

Ed infatti, leggera come una piuma, sicura di sè come una novella Cleopatra, si avvicina allo step vicino al mio una ragazza molto poco vestita, con due poppe finte ben strizzate nel corpetto che le scopriva il ventre piattissimo e con gli addominali piacevolmente scolpiti.

E’ come se le signore avessero d’un tratto smesso di respirare che, nella loro egemone armonia, si era insinuato un elemento di distrurbo.

E che disturbo: una figa spaziale, molto, molto consapevole di esserlo e per nulla timorosa di farlo vedere.

Tra me e le gocce di sudore che imperlavano copiose la mia fronte, era un sorridere interno, osservando quanto fastidio e risentimento le donne provavano alla vista della splendida ragazza.

E lei, fingendo di allenarsi, mostrava al mondo la sua bellezza, le sue strepitose tette finte, il ventre piatto esaltato sapientemente da tatuaggi strategici, un sedere a nocciolina e delle gambe da gazzella.

Ed io, vecchia marpiona, non mi sono mai divertita tanto!

STICAZZI!

Pimpra

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FRIVOLEZZE DI INIZIO ANNO

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Amici Cari, eccoci nuovamente qui. Alle spalle un 2014 che, almeno per la sottoscritta, non ha lasciato traccia alcuna. Nulla di particolarmente interessante, straordinario, unico, da mettere nel baule dei ricordi. Ma è passato, ed è questo ciò che conta.

Mi affaccio all’anno nuovo con uno sguardo limpido, in attesa di qualcosa che meriti di essere ricordato con gioia e allegria, almeno è questo quanto mi auguro e auguro anche a voi.

Nel frattempo, adempiuto in forma privata il rito del “bilancio”, che, come evidente, si è chiuso lievemente in rosso (e non solo economicamente), mi sto preparando al nuovo.

Di “buoni propositi” sono sempre stata una appassionata sostenitrice, in quanto, almeno su di me, fungono da catalizzatore, sì insomma, mi  fanno “muovere il culo”.

Per restare su un piano di dolce e leggera frivolezza, ho due bei progetti ambiziosi per l’anno in corso che riguardano la civetteria femminile. Di uno parlerò quando e se deciderò di lanciarmi nell’impresa, del secondo posso già dire.

Premessa:

girovagando sui siti, mi imbatto nelle solite foto da red carpet delle celebrities (qui), Golden Globe nello specifico. Osservo gli abiti da sera, pochissimi di mio gradimento, notando un particolare molto importante e trascurato dalle celebri donne: le braccia.

Tanto tempo passato dal chirurgo a iniettare botulino, filler e silicone come non ci fosse un domani, per presentarsi con un volto perfetto, dimenticandosi del dettaglio delle braccia, spesso paffute e cadenti (il famoso tricipite a “tendina”) che penalizzano di certo l’outfit.

Non potendomi – ahimè – permettere sedute di bellezza dal chirurgo (ma l’ho già detto che il mio proposito per l’anno nuovo è trovare un fidanzato chirurgo plastico? 😉  ) per rassettare la faccia che racconta tutti più uno gli anni che ho, mi sono detta: “Sul corpo, qualcosa posso fare!”.

Detto fatto, mi sono annualmente iscritta alla palestra con l'”abbonamento Killer”, quello che apre tutte le porte: corsi e palestra di pesi. Così, per dare senso alla spesa pazza che ho affrontato, ho calendarizzato quotidiane sedute di fitness, come un’atleta vera.

Mi piace, lo confesso. Le endorfine sono tornate ad inondarmi l’ipotalamo e con esse è riapparso il sorriso.

L’effetto collaterale di tutta questa attività è che, mi rendo conto, la schiena, le spalle, le braccia, stanno tornando toniche, come ai bei tempi andati.

E che soddisfazione!

Peccato non avere red carpet da frequentare, perchè sono certa che il mio tricipite darebbe del filo da torcere a più d’una starlette! ;-D

Amiche, i pesi sono nelle vostre mani! USATELI!!!

Pimpra

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DALLO SCOMPARTIMENTO DEL TRENO

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Non immaginavo come un banale viaggio in treno, potesse raccontare così tanto.

Illuminata d’immenso, sul sudicio sedile di un vagone.

In principio sono rimasta colpita dalla perdita di quella che, un tempo, veniva definita “cavalleria”. L’aiuto, oggi, si deve chiedere e non è affatto scontato che si ottenga. Certo, dipende da come ci si pone. Un sorriso, un “per favore”, sono sempre elementi necessari, ma di qui a vedere negli occhi dell’altro la più totale indifferenza… caspita, è incredibile.

Credo si tratti di educazione, di sensibilità, di senso civico, di solidarietà. Nessuno vince stellette al merito, certo, ma se TUTTI fossimo almeno un po’ più aperti verso l’altro, staremmo TUTTI certamente meglio.

E’ come se fossimo assetati e nessuno disposto a condividere una goccia d’acqua, perchè “è mia”, è la “mia” vita, è il “mio” mondo.

Si è perso il rispetto e l’educazione verso il prossimo, non si insegna ai giovani come comportarsi in modo civile.

Nello scompartimento, una ragazzina sui 10 anni, stufa di dover stare seduta, ha preso il corridoio del regionale per la sua pista di atletica, mettendosi a correre su e giù come una pazza, saltando e dimenandosi. Non serve dire che rompeva i maroni a tutti gli adulti seduti, creando una sorta di elastico rumorosissimo sul pavimento dello scompartimento.

Al terzo passaggio, lei mi guarda con aria di sfida e io le rispondo con uno sguardo “adulto” molto convincente. Non serve, continua. Al che, cerco gli occhi degli altri viaggiatori, che condividono con me il fastidio, per capire se la pazza sono io. Non è così, ovivamente.

Avevo l’ipod e non so se qualcuno le ha detto di smettere, ma dopo qualche altro avanti e indietro, finalmente si è quietata. Non l’avesse fatto, avrei allungato il piede per farle lo sgambetto e mettere fine al fastidio. Insegnandole, peraltro, che correre nel corridoio di un treno in corsa non è precisamente esente da rischi. Per poco non l’ho fatto, ma ci è mancato un soffio.

E’ così che di noi diamo il peggio del peggio, quando altri esseri umani non rispettano il limite della loro libertà, infrangendo pesantemente il nostro.

Ma la colpa non è della ragazzina vivace, è di sua madre che non le insegna a comportarsi in modo educato.

E con questo, ho detto tutto…

Pimpra

BRICIOLE E MIMOSE

torta-mimosa-al-fior-darancioCon l’8 di marzo alle porte, ho un pensiero speciale per le mie amiche, per le donne.

Dato che non portò scrivere il post in diretta che mi starò trastullando anima e scarpette nella “maratona del mio cuore”, la Tosca, tanto per non farle pubblicità, ho un messaggio che desidero tanto destinarvi.

Non mi dilungo in parole, ma leggete questo allegato qui .

La festa della donna a cui voglio pensare, è, in primis , la celebrazione dell’amore, del rispetto che la donna ha per se stessa, per i suoi sentimenti e per il suo cuore.

Per tutto il resto c’è …  [Mastercard]. 😉

[Sticazzi]

Pimpra chevivuoletantobene

Dedicato, in particolare alla cara V.

IMAGE CREDIT E RICETTA QUI

LE NONNE LA SANNO LUNGA

acqua-e-limone-300x336Stamattina, invece di dedicarmi allo sfrenato shopping primaverile che tanto mi piace, ho fatto la spesa, è il caso di dirlo, in farmacia.

Non vi dico che cifra assurda mi sono costati i rimedi, naturali, per rimettermi a posto e immettermi in uno stile di vita più sano e naturale.

… meglio che non ci pensi… meglio che dimentichi la strisciata della carta di credito di stamattina…

A parte questo, non si possono utilizzare le pozioni magiche se non aiutiamo la cura con l’alimentazione e uno stile di vita più a tono con il nostro corpo e la nostra età.

Ciò detto e premesso, mi sono data alla caccia di una dieta che facesse bene al mio problema attuale e, indovinate un po’, un sacco di siti consultati, mi hanno parlato delle meraviglie di un banalissimo bicchiere di acqua tiepidina e il succo di un intero limone. Senza zucchero, non ci provate!

Ho deciso che, per stare subito meglio, le voglio sperimentare tutte, specie se si tratta di rimedi molto semplice e ben poco onerosi.

Stamane ho deglituto la mia prima pozione magica. Ho fatto poca fatica, pensavo fosse peggio e… dopo 5′ di orologio, ancora a digiuno, ho fatto ben due simpaticissimi flati come a dire che il mio stomaco era pronto per mettersi all’opera. E, infatti, dopo ho fatto colazione.

Trascorsi altri 45′, nemmeno avessi ingerito un diuretico, ho cominciato a fare “blin_blin”.

Insomma, un risultato davvero insperato.

Per farla breve, penso e ripenso a tutte le schifezze chimiche che il medico mi ha rifilato in tutti questo anni quando avevo lo stesso tipo di problemi, ai soldi che ho speso per non avere risultati quando, a volte, per semplici patologie, le nonne la sapevano più lunga di tutti!

Amici, provate anche voi! Fa davvero bene alla salute, leggete qui e qui e qui

Pimpra chevivuoletantobene

IMAGE CREDIT DA QUI

Pimpra, la giaguara e la pelle del serpente

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Mercoledì delle ceneri, di nome e di fatto.

Ieri, dopo aver indossato i panni, tanto cari, della giaguara, nel primo pomeriggio sono stata dal mio guru/stregone, quello, per intenderci, che quando sto male mi rimette a posto. E lo fa con rimedi naturali e la sana alimentazione e funziona e quindi ci credo.

Mi presento e, dopo i primi 20′ di confessione, perchè dal guru/stregone le supercazzole, le mezze verità, le balle sono bandite che altrimenti la magica pozione non funziona, mi guarda negli occhi e mi dice “Mia cara, stai proprio da schifo”.

E che, non lo sapevo, non sarei venuta, altrimenti!

Mi ha fatto una prescrizione urto che, a spanne, mi costa mezzo stipendio –  ma cosa non si farebbe per la salute – graziandomi però sulla dieta, ovvero, non sarò costretta ad attenermi a riso in bianco per un mese intero.

Beh, mi sembra già buona cosa.

E qui arriva il serpente.

Il messaggio della zia Pimpra chevivuoletantobene è questo: ascoltate i messaggi che il corpo vi manda. Provate ad assecondarlo invece che metterlo a tacere. Entrate in armonia e in empatia con lui.

E, non lasciatevi travolgere dalla vita. Ovvero: mantenete la calma, contenete lo stress.

Parole usurate, logore che tutti noi sappiamo e che, con altrettanta leggerezza, non teniamo a mente.

Sono a pezzi e la mia faccia, in particolare, ne è manifesto. Perciò, è un appello che faccio a tutti colori che mi conoscono e che incontrerò prossimamente, vi prego, non ditemi frasi del tipo “Sei stanca, hai dormito poco, hai litigato con il gatto (ecc)” perchè non è così, sto- semplicemente-  male e le Samsonite che normalmente mi porto sotto gli occhi, sono passate da un set di valigie a due set nello stesso momento.

Vogliatemi bene e fate finta di nulla.

Datemi il tempo di mutare pelle e tornare sorridente come sempre.

[STICAZZI].

Merci.

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI

 

 

PREPARARSI AL WEEK END

Speciale-lingerie_main_image_objectSarà che oggi è venerdì e, nonostante i temporali a spot, il fine settimana che entra mi ha messo allegria,  per queste ragioni ho:

– stampato nuove ricette di dolcetti da provare

– pensato di stilare una lista degli errori più madornali che noi donne compiamo, a discapito della nostra bellezza, autostima e piacere personale.

Dal momento che, per affrontare l’argomento, mi servirebbe un tutorial, che tante di noi hanno bisogno di una “raddrizzatina”, mi limiterò a citare gli errori più macroscopici e grossolani, per riderci su…

La seduzione parte da…

  1. i piedi, per molte donne e per tantissimi uomini. Inutile insistere sulla necessità di utilizzare un bel paio di tacchi, perchè rischio di ripetermi, ma I TACCHI SONO NECESSARI. Poi, sulla scelta dell’altezza e del tipo, fate come vi pare, purchè l’effetto finale non sia come quello di Arisa la sera delle vittoria di Sanremo (e anche in quelle precedenti): DOVETE IMPARARE COME CI SI CAMMINA. Per questo il web vi soccorrerà, o, in alternativa, la mamma, la nonna o un’amica tanguera… 😉
  2. le gambe, sono un secondo strumento. Sopra le gambe i glutei. E qui si apre un mondo. Non voglio affermare che i pantaloni non siano sexy, anzi, ma dipende dal modello, dal nostro asset gambe/sedere/altezza e da quanto super_femminili sappiamo essere. E dalle ore passate in palestra o sul campo di atletica: il sedere parlerà di noi, poco da fare. E che vogliamo buttarci la zappa sui piedi? Giammai. Perciò è  il caso di valutare. Sconsiglio l’effetto pantalone/ballerina che piace solo a pochi.
  3. sulle tette non mi voglio soffermare. Quelle piacciono a tutti. Ora starà a voi decidere se sbatterle in faccia al primo che capita o nasconderle per riservare sorprese condite di pizzo. La canottiera, quella, lasciatela alla zia zitella, a voi non serve.
  4. occhi, bocca, voce, pelle vabbè, tutto va curato e presentato nel migliore dei modi. Chi è fortunata deve solo mantenere l’esistente, le altre valorizzare le piacevolezze ed esaltare le differenze che la bellezza più  interessante è quella non scontata.
  5. Parliamo dei rotolini. Ci sono? vanno gestiti. Ho conosciuto donne in feroce sovrappeso ma con un tipo di grasso talmente bello che regalava loro una pelle di pesca (pesca, ho detto, non buccia d’arancia!!!) quindi vivevano serene godendo piacevolmente di uno dei piaceri più belli: quello della tavola. Non siete così fortunate? Datevi da fare, muovete il culo, faticate, lavorateci su. I risultati arrivano per tutte. Al bando qualsiasi guaina contenitiva. Meglio essere una 48 senza sorprese che una 42 che, svestita, poi si espande improvvisamente come un blob… Abbiamo coraggio della nostra fisicità. E poi, ci si può camuffare, esiste un sacco di meravigliosa biancheria che crea, nasconde, immagina…

Ma, in fondo, l’ingrediente più efficace per sedurre è sempre uno: l’intelligenza.

Buon fine settimana a tutte le Panterone all’ascolto! 😉

Pimpra chevivuoletantobene

IMAGE CREDIT DA QUI

BASTANO 10 CM. STICAZZI!

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A volte devo ricordarmi che, per combattere OGNI sintomo di insoddisfazione/frustrazione/depressione/blocco_ovarico e congiuntura nefasta di autostima, la medicina è semplice, molto semplice.

Al mattino, una bella doccia/crema profumata per il corpo/ lavaggio chioma (capelli fluenti catalizzano meglio il principio attivo dell’antidepressivo), e via verso l’armadio dove, NON  prenderemo in mano nessun pantalone, ma OBBLIGATORIAMENTE una gonna o un vestito.

Secondo passaggio davanti alla scarpiera, dove, IMPERATIVO MORALE, le manine sante cadranno su un bel paio di scarpe, da 10 cm di tacco in su.

Non avete idea, o Signore/ine all’ascolto, della botta di positiva adrenalina che vi regalerà la giornata, ad uscire di casa con le gambe in mostra, issate sui vostri tacchi.

Per le anta, come la sottoscritta, si fa obbligo a leggero trucco.

Al caffè il gestore del locale voleva saltarmi addosso, all’ingresso in gabietta, la guardia giurata per un pelo non mi leccava come un gelato, sperticandosi in complimenti, alla mezz’ora d’aria del carcerato, ho ricevuto un invito i n barca da un sedicente professionista che vedo in palestra (e che mi vede solo in tenuta sportiva)…

Abbiamo bisogno di aggiungere altro? No, direi di no.

E se non siamo contente di noi e del nostro aspetto, è solo colpa nostra e del piacere che abbiamo (io per prima!) a stare comode e rilassate nei nostri abiti quotidiani.

Invece siamo donne, e, STICAZZI, i complimenti ci servono come la benzina, sicchè, Ragazze, pedalare, tacchi e via andare!

La zia Pimpra chevivuoletantobene!

NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA

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Filosofia della  massaia, per iniziare degnamente il fine settimana, condito –  guarda caso- dalla pioggia.

L’universo è compreso dentro gli occhi di chi guarda la realtà, il mondo. Con questa, scontata affermazione, voglio semplicemente ribadire un concetto: non c’è il bene, non c’è il male, c’è solo la quuantità e la qualità di significati che noi sappiamo mettere nelle cose che viviamo e vediamo.

L’esempio più eclatante lo si cita con le belle donne, aprioristicamente etichettate come oche stupide, che non è, o, che non è sempre. Così come non è vero che un uomo bello e piacente sia “per forza” un donnaiolo.

Abbiamo la pessima abitudine di vivere condizionati da etichette con cui classifichiamo il mondo e che, molte volte, non sono nemmeno frutto della nostra esperienza ma sono mutate da quella di altri.

É così che abbiamo difficoltà a vedere ciò che abbiamo davanti con la necessaria curiosità, privi di un giudizio che ci condizionerebbe a priori.

Penso a quante volte nella vita sono caduta in questa trappola, a tutte le volte in cui ho avuto –  inutilmente- paura, non mi sono fidata per poi fare  l’esperienza e capire che, ciò che veniva da fuori, il dettato popolare, era completamente infondato e fuorviante.

Poi c’è la cosiddetta “prima impressione”, altro demone che ci condiziona e, molto spesso,  ci porta fuori strada. Credo, però che sia opportuno valutare i segnali che le nostre antenne ci inviano, non prendendo immediatamente decisioni sull’onda dell’istinto, ma considerando, comunque i messaggi della nostra parte più intima, profonda.

Tutto questo pippolotto per dire che, forse, vivere, con la “V” maiuscola, potrebbe essere un tantinello più semplice, se ci metttessimo del nostro, una dose di buona volontà, di apertura.

Dopodichè, accà nissuno è fesso, essere ben presenti e via andare.

Pimpra

IMAGE CREDIT: PIMPRA_TS

 

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