
Stamane maggio si è presentato con l’abito svolazzante a fiori con il quale siamo abituati a riconoscerlo a braccetto di un tiepido sole che ha fatto capolino dopo giorni di umido grigiore.
Scivolare per le strade in scooter, percependo i sottili aromi che erbe, alberi, gemme fiorite rilasciano nell’aria, mi mette sempre il buonumore.
Il cavallo d’acciaio ha bisogno del suo fieno liquido e mi fermo alla pompa di benzina. Mi serve Luca, un ragazzone alto e muscoloso, già abbronzato per le lunghe ore trascorse all’aperto. Ha gli occhi azzurri come una piscina, oggi particolarmente liquidi.
“Sei stanco Luca? Ti sei allenato tanto?”
“No, non è quello, è un periodo giù”
“La tua compagna fa la matta?” affermo scherzando, inconsapevole di aprire il vaso di Pandora.
“Se finisce male ho chiuso”.
“Ma che dici mai? Sei giovane, non puoi chiudere all’amore”.
“Lei è la donna che ho sempre cercato. Non ci sono dubbi. Se va male, ho chiuso per sempre”.
L’ho esortato a pensare positivo, illudendolo e illudendomi che l’amore vince sempre su tutto.
Nella nostra esistenza troviamo un “ne vale la pena?” e noi lo siamo per qualcuno?
Sembra una banalità ma forse non lo è.
Quante volte ci accovacciamo in una comfort zone che ci allontana dai sapori pieni della vita?
Il pensiero che mi ha ispirato la sosta benzina di oggi è questo: estirpare le mie comfort zone e scoprire quello che succede.
Sticazzi.
Pimpra
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