Ci sono persone che illuminano la stanza in cui si trovano.
Ci sono persone che ti conquistano per la loro brillante intelligenza.
Ci sono persone di cui ti innamori al primo sguardo.
Ci sono persone che sanno come rendere speciale ogni piccola cosa.
Ho una carissima amica che ha la fortuna di avere la mamma che fa parte di queste categorie. Una mamma che oggi porta con disinvoltura civettuola i suoi quasi 90 anni. Lo so, di una signora non bisognerebbe dichiarare l’età, ma ci sono casi come questo che lo meritano: 89 primavere sulla carta di identità, 75 anni l’età percepita.
Lei si chiama Mina e se non fosse volgare e truculento, un bel “bomba” le sarebbe più appropriato.
Mina è una triestina purosangue, di quelle che rappresentano la bandiera dell’emancipazione come il vessillo più prezioso. Mina, in tempi non sospetti, nel lontano dopoguerra, è stata il primo ispettore capo di polizia femminile, quando le altre potevano sperare solo in un buon matrimonio per la loro realizzazione.
Mina è una donna al 100%, non assomiglia a una virago, a una di quelle donne che fanno di tutto per sembrare ed essere ciò che non sono. Lei è.
Scrivo tutto questo per raccontarvi come possa essere meraviglioso godersi la vita, in tutto e per tutto e non concedere al tempo e alla vecchiaia fisica sopravvenuta, di piegare la volontà di poter scegliere e di mettersi in gioco.
Lei e la sua amica coetanea, da brave triestine, volevano andare a Grignano a fare il bagno e a prendere il sole. Incuranti della canicola, incuranti della non più verde età, e volevano raggiungere lo stabilimento utilizzando ben 3 autobus.
La mia amica, unica figlia, per poco non andava fuori di testa, cercando di far ragionare la madre sul rischio di compiere tale impresa.
Certo impresa perché far uso dei mezzi di trasporto pubblici, oramai infestati di cittadini privi di senso civico, con il caldo che colpisce duro anche i più giovani, a quasi 90 anni, è come sfidare la sorte.
Ne parlavamo insieme a pranzo, quest’oggi, e mentre Alessandra esprimeva la sua preoccupazione per le idee della madre, io immaginavo la scena, vedendo me, alla stessa età (ci arriverò?), con la mia amica, due arzille vecchiette che, incuranti del mondo e dei limiti fisici dovuti all’età, organizzavano la loro giornata di mare.
La mente è volata via in un soffio e ho provato un senso di gioia e di pace così grande che ho capito, mi è stato chiaro perchè rischiare di cadere in autobus, di avere un colpo di calore e non so che altro.
Si chiama amore per la vita, amore per se stessi e per quell’Anima immensa che siamo che non conosce età, sesso, nazionalità, religione. E’ l’infinita Gioia che ci chiama, che fa muovere i nostri passi, tiene sveglia la mente e caldo il cuore.
Ho detto alla mia amica “Lasciala andare e se mai dovesse accaderle qualcosa, potrà dire di aver vissuto fino all’ultimo istante”.
E’ chiaro che è l’istante, oramai, la sola ragione che conta.
E poi, una triestina non può avere il guinzaglio al collo e men che meno la catena.
OLE’! Evviva la vita!
#STICAZZI!
Pimpra
IMAGE CREDIT DA QUI
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.