
Bisogna essere preparati. Attrezzarsi, non farsi prendere alla sprovvista.
L’autunno è già tra di noi. Verrebbe da dire che si è mascherato da primavera, ha giocato con gli abiti dell’estate per poi svestirsi e farsi vedere per quello che è, solo adesso.
Autunno è una stagione di mezzo, una delle due più difficili, in realtà, perchè non si ciba nè di carne nè di pesce, non profuma di neve e nemmeno di caldo sole.
Ma, autunno rappresenta un cambiamento e un inizio. Ci avete mai pensato?
Riprendono tutte le attività invernali, dalla scuola ai corsi, le ferie di solito sono finite e si entra, di prepotenza, nel ritmo conosciuto delle nostre vite.
Si chiude la stagione della festa, del colore e del tepore, si accende quella della malinconia, del ricordo e del progetto.
Chi scrive è donna di luce, perciò sarà facile intuire che, in questa mutazione, non mi sento a mio agio ma… ho imparato a gestirla.
Così, non mi faccio più prendere dallo sconforto, legandomi ai ricordi di “ciò che è stato”, non tengo più ferma la mente su immagini e momenti che non ci sono più.
Io direziono lo sguardo davanti a me, vivo il presente. E cerco di scorgere ogni delicata scintilla che mi riscaldi il cuore e la mente.
Cambiamento. E’ la parola chiave di oggi. Per assecondarlo bisogna viaggiare leggeri, abbandonare, anche fisicamente, abiti/oggetti/situazioni che non ci rappresentano più ma che mantengono un’energia pesante, troppo onerosa per non disfarsene.
Ordine. Quando una cosa cambia, necessita della costruzione o creazione di un nuovo ordine. Solo oggetti/sentimenti/emozioni non affastellate casualmente, permettono la visione di un nuovo scenario.
Volontà. L’operazione di “muta” è tutta a carico nostro. Non si può delegare. Ognuno deve occuparsi delle sue priorità, deve decidere quali scatole riempire per prime e (ri)sistemarsi la casa.
Scelta. Nel nuovo disegno delle cose solo la capacità di sapere e volere scegliere ciò che è meglio per noi, ci sarà da faro e guida verso il migliore dei mondi possibili.
A pensarci bene, abbiamo davanti una piacevole sfida. Il pennarello è già nelle nostre mani, pronto per essere utilizzato.
Non mi resta, non ci resta, che iniziare a colorare.
Se pensiamo all’autunno, al cambiamento così, fa meno paura. E’ molto meno faticoso e perde tutta la connotazione triste e malinconica che, si solito, siamo usi affibbiargli…
Parola d’ordine: RIMBOCCARSI LE MANICHE!
Pimpra
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