Ci pensavo e mi chiedevo, con tutta l’offerta di gozzoviglio tanguero, per tutti i gusti e per tutte le tasche, perché – invece di esplorare il mondo – torno sempre negli amati luoghi?
Amarcord è una tappa annuale di quelle che non voglio perdere. Anzi che non posso perdere. Annovero questa maratona tra quelle in cui mi sollazzo maggiormente, sia in termini di socialità, sia in termini di abbracci scambiati, di sorrisi dati e ricevuti e di piacevolezze da mettere sotto i denti.
Perché mai dovrei cambiare?
C’è una magia tutta speciale a Bologna, come l’aceto balsamico sul pezzettone di Parmigiano Reggiano, come il tortellino nel brodo, per dire. Un abbraccio largo, inclusivo e sorridente che è poi quello che cerco nel mio girovagare tanguero.
Mi piace che, quando ti rivedi o ti vedi per la prima volta, permanga quella gioia allegra di condividere tango e non solo.
Amarcord garantisce questa atmosfera, questo mood particolare che lambisce di sé tutti i partecipanti.
Mi vien voglia di dire che si tratta di una maratona “adulta” perché sa bene quale è la sensazione che vuole dare, sa esattamente quale è il colore emotivo che cerca e, di anno in anno, tutto questo cresce, si espande e noialtri fortunati tangueros ne godiamo a piene mani.
Oggi è lunedì, c’è lo scirocco, fa troppo caldo per essere quasi novembre eppure, sorrido dal profondo.
Grazie Fabio e Antonella che ci mettete il cuore e avete reso possibile un’altra magia!
Pimpra
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.