Sull’onda del post precedente, un’altra grande questione da affrontare sono i … qui pro quo della milonga.
Sarà capitato a più di qualcuno di farsi dei film mentali incredibili su certi atteggiamenti di taluni in milonga: una volta ti saluta, una volta sei trasparente, una volta ballando ricevi complimenti, poi diventi trasparente, tu credi di mirare e ti viene infine detto “ma non mi guardi mai” oppure “non vedi mai che ti miro” e tu, accidenti, non vedi per davvero perché – è il caso mio- le lenti a contatto con il calore si appannano!
I motivi dei fraintendimenti sociali possono, a buona ragione, definirsi infiniti e creare disagio che, a volte, può sfociare in antipatia, disturbo e tanti brutti sentimenti di cui possiamo felicemente fare a meno.
Non saprei definire l’origine o quali sono i motivi per cui, una sana comunicazione, verbale e non, a un certo momento grippa e fa andare tutta la relazione nel casino, ma tant’è.
RIMEDI.
Personalmente opero una prima valutazione di massima: quella persona mi interessa? Tengo alla “relazione”? Oppure posso tranquillamente vivere senza?
Se la risposta è affermativa, cerco il modo per interagire e, in modo diretto o indiretto, confrontarmi con la persona.
Più e più volte mi è accaduto di chiarire fraintendimenti di natura così stupida che, una volta svelati, hanno fatto immensamente ridere sia me che la persona coinvolta. Ciò è accaduto con donne e con uomini, indistintamente.
Il problema più grande, secondo me, non è “stracapirsi” perché succede e basta, ma aver voglia di chiarire il misunderstanding.
E poi, ti pare che le cose fluiscano di nuovo al meglio, eviti di sentirti il piccolo/a Calimero della situazione, ne beneficia l’autostima e, la vita in generale, va via più leggera…
OLE’! 🙂
Pimpra
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