Ammirando un ciliegio in fiore, anzi, perdendomi letteralmente dentro alla sua bellezza, ho visto me stessa come mi vedrebbe un altro.
Tralasciando il solito trito discorso di quanto è bello essere giovani, anche se preferirei dire “avere un corpo giovane” (l’esperienza di vita è un bene impagabile), mi accorgo ogni dì che passa di quanto sono cambiata.
L’altro giorno, ad esempio, ho rivisto un conoscente che non incontravo da ere geologiche, e, in modo del tutto naturale, gli ho gettato le braccia al collo per abbracciarlo.
Conosco un essere umano e, per salutarlo, lo abbraccio quasi subito.
Con gli amici, i familiari, le persone del mio cuore, inutile dire che sono affettuosissima: praticamente nessuno sfugge più alle mie calorose effusioni. Nemmeno le Gattonzole, poveracce…loro poi…
Mi capita molto spesso di indossare capi di abbigliamento che stringono sui fianchi, evidenziandoli, senza temere l’effetto “culona”, anzi, mi dico, peccato che non sporge di più, sarebbe più femminile.
Ho imparato cosa significa avere un portamento regale, sentire quando la mia schiena si ammoscia in un sacco o diventa flessuosa, forte e ben dritta. Anche il collo è più felice, perché non lo faccio più ciondolare, adesso so dove si trova, trionfale alla base della testa, e gli conferisco tutta la dignità che merita per il duro lavoro di supporto che svolge.
Osservo le donne, cercando la grazia nelle loro movenze, noto come appoggiano/buttano/ciabattano/sfiorano i piedi a terra, so dire in 4 nanosecondi se Lei è abituata a portare i tacchi o se è neofita.
Mi piacciono le signore “giaguare”, ovvero le donne – di tutte le età – che sanno decisamente godere di loro stesse, di come sono e di quello che sono diventate. E si sentono profondamente libere, dal giudizio, dal pregiudizio, dalla morale, dalle convenzioni. Come ogni felino che si rispetti, scelgono loro come/quando/se/chi.
Mi piacciono gli uomini che ti guardano. Quelli che apprezzano ciò che sei nella tua unicità e non ti vogliono diversa, alla moda, o perché “così fan tutte”. Quelli che sanno che c’è la persona ideale con cui andare al cinema o a teatro, la donna con la quale ridere davanti a un caffè, o quella da sedurre durante un aperitivo in riva al mare.
Mi piacciono gli uomini che ne scelgono una e sanno che con lei e solo lei, c’è una magia speciale.
Mi piacciono gli uomini consapevoli di chi sono, nella pregevolezza del proprio limite umano, esistenziale e animistico. Uomini realizzati nel proprio sé.
Prima di diventare una ballerina di tango, non conoscevo di me e del mondo, tali sfumature.
Fino a qui sono passati 11 anni di amore folle e questi sono i risultati, mi chiedo quali altri mutamenti mi aspettano in futuro e… sono pronta ad accettarli.
E qui un bel “Sticazzi” ci sta tutto! Olè!
Pimpra
IMAGE CREDIT DA QUI
Von Calypso
/ 29 marzo 2017daje…
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PIMPRA
/ 29 marzo 2017DAJE! 🙂
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Fedifrago ®
/ 29 marzo 2017Ah sì …io ne scelgo una è solo quella.
Peccato che non sempre sia stata la stessa 😝
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PIMPRA
/ 29 marzo 2017😀 M I T O .
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