TTM: I segreti di una maratona che impara. #ditantointango

Se è vero che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, per me, Torino è la mia mela, la mia annuale dose di benessere. Almeno una visita l’anno in questa città ti ripaga da ogni affanno.

La scusa per tornare è sempre la stessa: un evento di tango. Si chiami Eroica o Torino Tango Marathon poco cambia, solo il numero di partecipanti, la sede è quella meraviglia del Fortino che si specchia nelle acque dinamiche della Dora.

Torino vale sempre il viaggio, ve lo dico. La città è semplicemente meravigliosa, pur aggirandomi in un perimetro non enorme se confrontato all’estensione della città, ogni volta faccio nuove scoperte che mi sorprendono.

Sono passati i tempi in cui mi presentavo puntuale a ballare la prima tanda, adesso, se il contesto fuori milonga mi attrae, arrivo con gran calma, a ballerini già “accesi”.

L’esperienza regala questa saggia malizia: si sfoghino prima i giovani con i giovani, poi entrano le serie d’annata che vanno apprezzate per le sfumature e il sapore più deciso. A ognuno il suo ritmo.

TTM non ha deluso le mie aspettative: passato il momento di stupore nel vedere in pista l’esatta metà dei partecipanti rispetto alla sua maratona maggiore, ne ho apprezzato tutte le sfumature.

La premessa d’obbligo è una: le maratone moderne sono diventate una situazione d’incontro democratica ed eterogenea, in cui i livelli di ballo spaziano da tangueros intermedi a quelli avanzati e oltre. Non come accadeva nel decennio precedente dove il taglio di ingresso era molto più alto.

Ciò detto mi sono goduta delle gran tandas e, cosa più interessante, ho ballato con molte persone nuove e stranieri il che ha dato una sferzata di gran gusto all’evento intero.

I torinesi imparano e fanno tesoro delle esperienze.

Un anno fa, scrissi un post questo, nel quale lamentavo il disordine imperante della ronda. Ricordo che feci scalpore, toccando un tasto sensibile per tutti gli organizzatori di grandi eventi.

Tornata quest’anno non potevo credere ai miei occhi. Sulla pista, disegnati i corridoi di ballo, dal più esterno a quello centrale, un’infografica illustrava il flusso delle danze ben visibile a tutti e gli organizzatori che, di tanto in tanto, ricordavano di mantenersi nei propri canali, senza invadere gli spazi altrui.

Questo significa stare sul pezzo, credere che si possa fare qualcosa per migliorare un aspetto problematico, ed ha funzionato! Il flusso si è sempre mantenuto scorrevole, concedendo ai danzanti la serenità di godersi la tanda senza dover impiegare troppe risorse fisiche e mentali per governare un traffico caotico. Chapeau!

Un apprezzamento che mi sento di fare è riservato al buffet. Per tutta la durata della maratona i nostri palati sono stati coccolati- letteralmente- da squisitezze dolci fatte in casa. Una meraviglia! A metà pomeriggio dopo che si è tanto camminato e ballato la merendina della nonna è il non plus ultra. Quel panettone affogato una vera chicca!

La cena sociale, alla quale non ho partecipato solo per non rischiare di non entrare più nei vestiti che mi ero portata, è un esempio di buona pratica. Si condivide anche il cibo, come si fa con gli abbracci. Lo trovo poetico, ma Torino mi fa questo effetto.

Sono rientrata a casa desiderosa di tornare ancora. I sabadudi, senza fare troppo rumore, con il loro savoir faire ti conquistano diventando un “ne voglio ancora, ancora!”.

Segnate in agenda: a marzo la magia si ripete!

Pimpra

DI TANTO IN TANGO. QUANDO LA CRAVATTA E’ UNA CAREZZA GENTILE. TO TIE MARATHON

torino-miki

Lunedì, luminoso, limpido, leggiadro.

Tutto merito della finestra spazio/temporale del fine settimana. Se poi la arricchisci di una maratona, è ancora più piacevole.

Inutile dire che oggi ogni piccola parte del corpo inneggia alla fatica fisica delle lunghe ore trascorse a far baldoria danzante sui tacchi… e che baldoria…!

Ogni maratona ha, per fortuna, un suo sapore, una firma unica e, questa prima edizione di TO TIE (Torino, tango intensive experience) non è sfuggita alla regola. Le prime volte, come in amore, possono essere particolarmente rischiose, difficili. Gli amanti si desiderano, si piacciono ma non è garantito trovino le giuste affinità. Ma ci sono, per fortuna, quelle che possiamo definire “buona la prima” e ToTIE può fregiarsi del titolo.

Credo che un primo asso nella manica risieda nella città, magnifica, che – a me per lo meno – suggerisce sempre nuove emozioni, regala sorprendenti sguardi (non mi riferisco alle miradas!), e risiede nei torinesi.

A ben vedere non sono neppure sicura di averne conosciuto uno/a “purosangue” (ma che importanza ha?), so solo che tutte le anime che vivono a Torino, con Torino si connettono, vibrano, parlano e si esprimono: anime gentili, accoglienti, sempre educate senza mai essere leziose. A Torino ti senti accolto. Voilà.

Poi, alla sera metti piede nel tempio sacro, una meravigliosa bocciofila che, grazie alla passione di un gruppo di giovani, ha rivisto la luce, in un quartiere di periferia, gonfio di variegata umanità, melting pot assoluto, il quartiere da dove inizia il gran bazar del “Balon”, mercatino delle pulci caro ai torinesi e ai suoi figli adottivi.

La location incanta, rivolge un lato intero al fiume che scorre poco sotto, cantando insieme alla musica che esce dalle grandi vetrate che raccolgono le delicate luci dell’imbrunire.

Non potevano che essere adorabili gli abbracci che ci siamo scambiati, godendo della buena onda creata dalle mani creative dei tj.

Ho degustato vino e cioccolato, e mi è piaciuto assai, ho fatto finta di mangiare sano e mi è piaciuto assai, ho salutato amici vecchi e nuovi e mi è piaciuto assai, ho ballato a sfinimento che è quanto mi piace fare di più.

Allora dico BRAVI a tutto lo staff fatto da tantissimi giovani e meno giovani volonterosi che hanno fatto staffetta nelle lunghe ore di maratona, sempre con una bella parola, sempre con un sorriso aperto.

E a te, triestina scappata dalla bora che ti sei fatta catturare dall’ombra della Mole, dico “Brava Mula!” si sentiva anche il tuo tocco speciale!

Quando si dice che la cravatta accarezza invece di stringere… 😉

Pimpra

foto mia.

LA MIA TORINO

IMG_2493

Un bel cielo azzurro, a volte venato di nuvole sottili, l’aria ancora tersa e, decisamente fresca per la stagione.

Trieste mi riprende così, tra le sue mani ruvide, accarezzandomi  il volto, regalandomi un sole tiepido e allegro, come la città.

Riascolto le vocali sgraziate di questo dialetto del Nord Est ripensando a quanto  fossero melodiose le aperture dialettali torinesi.

Ma casa è sempre casa e il mare e il vento sono insostituibili.

Torino però è entrata, con la forza di chi sa che l’eleganza non chiede, non si fa notare, non eccede, non schiamazza. Torino è.

Un weekend lavorativo, per me, alla fiera più fiera che c’è, il salone del Libro, dove è sempre un gran piacere tornare.

Dalla mia postazione privilegiata all’interno dello stand, ho potuto, una volta ancora, riascoltare ed entrare in contatto con i torinesi che, lo dico, apprezzo ogni volta di più.

Saranno i modi, la discrezione che hanno nel chiedere le cose, il rispetto per il lavoro degli altri e dell’altrui tempo che li rende un pubblico (per me) tra quelli che preferisco.

La città vibra. E lo fa in modo potente. Se per un solo attimo si ha la voglia di “connettersi” con lei, arrivano subito messaggi, incontri, sensazioni. E, anche questa volta, è stato così.

Torino sembra bugiarda perchè, all’apparire tanto perfetta, lascia immaginare che il losco sia “dietro”, nelle sue zone d’ombra. Sarà, ma dipende sempre dallo sguardo che vi si posa, io ho percepito luce, energia. Entrambi molto forti, ma non negativi.

Nel poco tempo libero che mi sono ritagliata, ho preso il piacere di camminare con lo sguardo acceso, a cogliere gli spunti, a percepire le sfumature.

La seduzione nasce da lì, la stessa che sa regalare una donna matura. Uno sguardo penetrante, sensazioni solo suggerite, mai espresse in modo diretto, una sfida non detta a scoprirsi e a scoprire per entrare, a piccoli passi, nell’essenza più profonda.

Torino è questa. L’Amore che può arrivare dopo la passione.

Pimpra

IL PREZIOSO MISTERO DI UNA CITTA’ INCREDIBILE: TORINO

IMG_20150516_141417

Più passa il tempo, più mi accorgo di quanto, nel mio dna, ci sia il bisogno, la necessità del viaggio.

Non intendo debba essere, per forza, un grande spostamento, che so, obbligo di aereo e, possibilmente, trasvolata oceanica, non è necessario.

Il viaggio di cui ho bisogno è uscire semplicemente dai luoghi noti e mettere il naso in realtà diverse, anche se più o meno familiari, anche se resto in Italia e, si sa, parlare la propria lingua madre, rende tutto molto più semplice.

Ecco che, spostandomi dal centro di equilibrio della mia vita, la terra dove sono nata e dove continuo a vivere, equivalga per me a una grandiosa boccata d’aria, di cui ho sempre più bisogno.

Stavolta torno da Torino. Una città straordinaria, da molti punti di vista. Architettura elegante, dettagli d’insieme curati, una città pulita, ordinata. I torinesi, anche quelli adottivi (mi riferisco, in particolare alle quintalate di extracomunitari che l’hanno scelta come patria elettiva) si sono adattati entrando nel flusso elegante ed educato del resto della cittadinanza.

Si respira cultura, ne è prova l’affluenza incredibile che vi è stata al Salone internazionale del libro, popolato dai 2 ai 90 anni da tutte le categorie sociali. Una vera festa per la città. Persone interessate, persone preparate, con domande pertinenti e una grande curiosità intellettuale.

Personalmente Torino si è palesata nel suo lato più esoterico, facendomi letteralmente “incontrare” un testo molto importante…

Torno nella mia gabbietta del nord est con le pile più cariche, nonostante la stanchezza accumulata. Ho gli occhi gonfi di quella bellezza chic, di una raffinatezza tipicamente torinese, e con il cuore carico di gioia per gli incontri che ho fatto, per le deliziose persone che ho conosciuto e per quelle che mi hanno contattato e si sono prese cura di me.

Spero di tornarci presto, perchè, oramai, sento che tra Lei e me, c’è un canale aperto, ed è davvero meraviglioso poter dire di vivere in un paese come il nostro.

Pimpra

IMAGE CREDIT PIMPRA

  • TAG

    2013 2014 2015 2016 abbraccio amiche amici Amici e amiche amicizia amore Amore Andar per maratone Andar per Milonghe Anima anno nuovo vita nuova anta e ribalta attimi Attimi belli Attualità Bel Paese blog blogger CARATTERE cazzate cronache dal mondo panda dare tempo al tempo Dillo alla zia Pimpra di tanto in tango Donne e valigie emozioni fine settimana Friuli Venezia Giulia immagini incontri i saggi consigli di Nonna Papera Italy Lavoro milonga momenti mondo panda Mondo Panda mondo tango Natura pausa pranzo pensieri pensieri leggeri pensieri sparsi pensiero positivo PERSONALITA' Pimpra milonguera riflessioni RISVEGLI Salute e benessere Senza categoria social network Società e costume Sport sticazzi STICAZZI storytelling Tango Tango argentino tango marathon Tango milonguero tango trotters tanto tango Trieste Uncategorized uomini e donne vecchiaia in armonia Viaggi viaggio Vita di coppia vita moderna vita sui tacchi a spillo
  • Archivi

  • ARTICOLI SUL TANGO

    Se cerchi gli articoli che parlano di tango cerca "di tanto in tango" nel banner TAG o fai la ricerca nel bannerino CATEGORIE
  • I post del mese

  • LA TRIBU’

    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Rich Wanderlust
    • Avatar di orestepatrone
    • Avatar di Francesco Randazzo
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di mmichelis
    • Avatar di thebear67
    • Avatar di Eterea
    • Avatar di - ElyGioia -
    • Avatar di Fabio Bertolino
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di gmerico
    • Avatar di Laura Giarré
    • Avatar di comelapensoio
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di WuOtto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Francesco Giovanni Bissoli
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Diario di luci e pensieri
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Anele
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Cookingsio
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Marco
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di abdensarly
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
  • Pagine

  • Categorie