LA FIORITURA DEI CILIEGI

LA CONSAPEVOLEZZA DI SE’

RENDE LIBERI

***

Lo so, lo so, mi direte ma che ti sei bevuta a colazione al posto del caffè?

Solo caffè e senza additivi! 🙂

Ma che ve lo dico a fare, è bastato fare il lutto a certe idee che avevo nella relazione Uomo/Donna che  mi pare di essere rinata.

Mò vi spiego, perchè certe profonde illuminazioni, vanno condivise. Partendo dal post precedente “Sottili differenze” ho veramente assunto dentro di me che, c’è poco da fare, l’uomo e la donna vengono da diversi sistemi solari.

Attimo di profondissimo scoramento e quasi terrore misto a dolore simil-depressivo e poi, il risveglio: non posso, in modo alcuno, modificare questo tratto di realtà, sicchè, tanto vale farmene una ragione!

Sul momento, lo confesso, sono stata preda di panico, non riuscendo a capire quale potesse essere il mio nuovo orizzonte relazionale. Poi, come la fioritura dei ciliegi, in una acquerellata mattina di primavera, ecco la soluzione al problema.

SLEGARSI DALL’ALTRO. LEGARSI A SE STESSI. E RISCOPRIRE IL PIACERE DELLA LIBERTA’ INDIVIDUALE.

Perchè non si può chiedere a chi parla in aramaico di comprendere l’inglese. Nè far venir voglia di sorridere a chi è completamente sdentato…

E, una volta ancora, riconoscere come la vita, è più semplice di quanto non la incasiniamo noi, con le nostre stesse mani…

E sentirsi leggeri… più leggeri…

Pimpra

Image credit:  © Yasushi Tanikado/Dreamstime

ESSERE UNA DONNA “CON LA GONNA”

FONTE SARTORIALISTMia madre me lo dice sempre: non lasciarti andare, non trascurarti, non hai più vent’anni e ci devi  mettere una cura in più, hai molte carte da giocare ancora, non buttar via i tuoi assi…

La mia testa registra il buon consiglio ma la mia parte incosciente, invece, non è particolarmente sensibile alla cosa e, molto spesso, per ribellione ai “devo” della vita, ama andare controcorrente. Ecco che, al lavoro, non mi presento sfoderando le armi migliori (riferisco unicamente a ciò che si vede, all’apparenza) e, molto sportivamente, me ne frego, lasciando a casa gli elementi visivo/formali che farebbero di me, una donna da guardare.  Perchè, professionalmente, non mi serve bypassare le mie conoscenze, mandando fumo negli occhi.

E sbaglio.

Haimè l’abito fa il monaco e il potere, lo status, il gradino della scala gerarchica sul quale poggia il piede, emergono – vieppiù-  dall’abito che si indossa.

Disgusto.

Come sempre, bisogna scegliere: o si cede il passo a quelli più furbi, che le carte le sparigliano bene, oppure, si lascia andare ma, a risultati non ottenuti, nessuna lamentela.

La vita è una questione di opportunità che, se favorite, se  create, si presentano. Altrimenti: ciccia!

E, comunque, una donna in tailleur ha sempre qualcosa da dire… parola di Pimpra! 🙂

Pimpra

Image credit: Sartorialist

CENTRIFUGA

Ci sono periodi in cui la vita entra, di prepotenza, in una centrifuga.

Non posso dire che la cosa mi dispiaccia, benchè la situazione è foriera di sicuri effetti collaterali: stress, ipercinetismo, agitazione, diminuzione delle difese immunitarie, sonnolenza indotta o insonnia, anossia, diminuzione drastica della libido…

Lamentarsi non serve che il periodo va vissuto e non si può scappare.  Di certo è importante non farsi sorprendere, specie se si è donne, in età ancora fertile: l’ormone maligno è in agguato, pronto a sferrare il ferale attacco piazzando uno SCIABADA’ di isterica follia uterina che ben poche persone avrebbero voglia di sciropparsi…

Il rimedio è visualizzare ciò che di più piacevole si può progettare in un futuro relativamente vicino. Che so un piccolo viaggetto, una serata con gli amici, assistere al concerto rock della band del cuore e chi più ne ha più ne metta.

Viaggiare ad alta velocità, è questo che la vita ci chiede. Per farlo diventa necessario accedere al serbatoio di benzina e succhiare, senza riserbo,  risorse energetiche.

Una mia conoscente va a fare shopping, scaricando il portafoglio, ricarica il resto.

Io, invece, ho scoperto che, se mi vesto di rosso, mi si accende una batteria in più che mi porta avanti spedita…

A ognuno il suo, nella nostra quotidiana lotta per arrivare alla fine della giornata…

Pimpra

 

LEGGERA

Accettata l’idea che siamo molecole pensanti che fluiscono dentro un corpo cavo, siamo soggetti ai più disparati flussi: di coscienza, flussi mestruali, fluttuanti sbalzi d’umore…

Vista da posizione neutra la vita umana a un che di divertente: volendolo, non ci si annoia mai…

A volte , però, questo continuo zigzagare, rotolare, affastellarsi del nostro io procura indescrivibili effetti collaterali, a noi, in primis, e a tutti coloro che ci stanno  intorno.

A ben vedere non è possibile – ragionevolmente – pensare di poter mutare questa insesauribile corrente che ci anima dal profondo. Vero è che alcuni umani scorrono più lentamente, altri quasi quasi sembrano fermi, ma tutti –  senza scampo – immobili, non siamo mai.

Una grande corrente ha preso anche me, qualche tempo fa, trascinandomi via con sè. E’ la natura, lo so, è la vita, ma, una volta l’onda di piena spostatasi più a valle, ho compreso un insegnamento che definisco fondamentale.

Per sopravvivere con una certa qualità ai flussi della vita, l’unica soluzione che resta è: diventare leggeri.

Leggerezza che non è intesa come superficialità, distacco disinteressato, ma, più semplicemente, come una qualità dell’essere che asseconda gli eventi, ne assume la forma, si modula per acquistare morbidezza e, una volta ripristinata una situazione di relativa quiete, si rimette in assetto.

Trasformarsi, a necessità, in particella di polistirolo e imparare a galleggiare, mantenedo la propria forma, ma rinunciando a un certo peso specifico.

Perferisco stare sul pelo dell’acqua e respirare che essere così “pesante”, “greve” da venir trascinata in fondo al letto del fiume e inglobata nella sua melma.

Con questa visione interiore, credetemi, la vita è bella e, all’esterno, il sole risplende.

BUONA VISIONE!

Pimpra

UP_OR _DOWN

Anche non volendolo, arriva il momento in cui i piedi presentano il conto e, stanchi di essere spremuti come limoni su tacchi altissimi per ore ed ore in milonga e non solo, in tempo di relax danzereccio, pretendono di prendere l’ascensore e scendere al piano terra, finalmente a livello del mare.

ORRORE.

Per una frase così, il seguito dei miei follower-feticisti, mi leverà il saluto, già lo so, ma sono proprio costretta a fare i conti con le estremità che, me lo hanno detto, si sono iscritte al sindacato per protestare per il troppo lavoro.

Mia madre, vedendomi a Pasqua con delle ballerine sformate (che i miei piedi adorano) si è offerta di regalarmi lei il cambio perciò, non mi resta che arrendermi e scegliere il male minore.

Contemplare la vita dal basso, perchè sono (tristemente) bassa, regala uno skyline del mondo molto diverso. Lo stesso ancheggiare, frutto di ricerca di equilibrio, quando si indossano gli stiletti, viene pesantemente sostituito da una presa di possesso del suolo che poco a che vedere con la pantera felpata che esce dalla donna quando monta un tacco 12.

La morale di questo nuovo ciclo di vita già so quale sarà:

– perdita di tutti gli ammiratori

– drastica modifica nel guardaroba

– sguardo meno provocante

– allure affatto pericolosa

– singletudine conclamata e persistente.

La scelta da fare, in fondo, è relativamente semplice: la salute o il fascino.

Ancora non ho deciso, per la verità, se soffrire o mandare tutti/o a quel paese e stare comoda.

… chissà, magari così conciata, così bassa, poco aggressiva conoscerò persone diverse e… forse mi sentirò pure meglio…

MAH, ai posteri, l’ardua sentenza…

Pimpra

… CARO COSMO …

Bisogna svegliarsi una mattina così tanto mosci e depressi da non aver nemmeno la voglia di lavarsi i denti.

Osservare la punta del proprio naso riflessa sullo specchio lucente del caffè, nero, come l’umore che ti sovrasta.

Ma che ho fatto? anzi, cosa non ho fatto? perchè sono così vuota e tutta la mia vita mi pare senza senso?

Epperò, oggi il calendario dice che è primavera e non si può salutare con il broncio la nuova stagione che nasce…

MA_CHI/SE/NE_FREGA!!!

In gabbietta un po’ l’umore stempera che non puoi farti vedere così dai colleghi anche se il cupo coperchio del malumore ti pesa fortissimo in testa…

Per fortuna esiste l’ amica del cuore, quella che si prende cura di te, ti accoglie nel suo caldo abbraccio, ti lascia sfogare e ti porta a  prendere la salutare mezz’ora d’aria.

E scatta anche l’istinto di sopravvivenza alla mosciaggine della tua giornata e ti ritrovi nel bel mezzo della piazza “in” della città a parlare al sole (il tuo cosmo in quell’istante) chiedendogli il più bello dei regali, perchè, in fondo, sai di meritartelo tutto…

E il telefono magicamente squilla, guardi la tua amica negli occhi e insieme vi dite “Che sia già il primo segno?”

Per riassumere, per uscire dalla giornataccia con rimedio naturale molto meglio del Prozac, questi gli ingedienti:

– la tua più cara amica/o

– una giornata di sole

– una sentita richiesta al cosmo

– tanta voglia di dirsi “LA VITA E’ BELLA” , comunque!

Pimpra

PIMPRA E I MOTORI: GIOIE E TREMORI

A primavera bisogna mettersi a fare un sacco di cose. Allenarsi, seguire – veramente – la dieta, riconciliarsi con la cellulite che tanto – prima o poi – andrà sfoggiata in spiaggia, e fare la revisione dei tuoi mezzi di trasporto.

Già perchè, proprio quando i soldi ti si accorciano miseramente nel conto, ti tocca pagare tutte insieme, un sacco di cose.

Mercoledì è il turno della macchina. A me sembra perfetta, aggressiva, metallica, un gioiellino. Consegno le chiavi al giovane meccanico dall’aspetto torvo. Mentre l’auto è sotto i test, continuo a tenere d’occhio l’espressione del ragazzo: sempre più imbronciata. Al che, penso che devo fare qualcosa, mi sta salendo l’ansia, non voglio nemmeno sapere cosa significhI non passare la revisione.

Mi rivolgo al collega più anziano, “Ma che faccia torva ha il vostro collega, non vorrà mica bocciarmi la macchina! Mi sento come una mamma in attesa che il figlio passi la matura… accipicchia che agitazione…!” la frase mi è uscita così bene che l’uomo si è messo a ridere, rassicurandomi sul fatto che il giovane collega quella faccia la porta sempre in giro così. “Ahhh meno male, perchè, sa, non potrei subire l’affronto di una bocciatura” e sorrido insieme a lui.

Morale 1: la macchina passa la revisione anche se: devo far riparare la parte finale della marmitta, i fari erano altissimi (e me li ha sistemati di sua sponte il meccanico torvo) e la ruota davanti ha evidenti segni di sgonfiaggio.

Pago la tassa, ringrazio e prendo appuntamento per lo scooter, non prima di aver fatto la selvaggia brutta figura di quella che non sa che anche i 2 ruote devono essere revisionati “Oh, ma come siete stati gentili! Grazie a voi non rischierò una salatissima multa!”

Venerdì pomeriggio è il turno del motorino. So che troverò il meccanico imbronciato e già so che devo essere gentile con il più anziano. Metto in atto il piano. “Buonasera Signori, eccomi di nuovo! Mi raccomando non fatemi scherzi che lo scooter è femmina e ha un brutto carattere!”, l’anziano ride, il giovane no. Stavolta però, sono più tranquilla, è il primo che farà i test al mezzo e so che per me prova una certa simpatia. Prima dell’appuntamento, infatti, avevo confessato che il 2 ruote aveva bisogno di pastiglie e forse dischi nuovi, tanto che avevo detto che sarei andata prima dal meccanico a farlo mettere a posto e poi a fare la revisione. Il gentile titolare dell’officina, invece, onde evitare il rischio della multa, mi ha permesso di fare il percorso contrario…

Morale 2: non ho praticamente più il battistrada della ruota posteriore, e, come sapevo, i freni sono da rifare.

Ebbene, sono stata promossa!

Morale 3: SOLO PER LE DONNE: Amiche care, sappiate che, a volte, nella vita, essere delle bionde  – apparentemente – svampite, ma allegre, simpatiche e gentili, porta a risultati GRANDIOSI!

Un felice fine settimana a voi tutti! 🙂

Pimpra

NO PAIN, NO GAIN

Ormai febbraio è agli sgoccioli, con oggi anche il carnevale è finito, siamo proiettati come missili verso la bella stagione.

I negozi stanno facendo la muta e i colori gioiosi della primavera fanno capolino ovunque… iniziamo a renderci conto che, tra non molto, centimetri e centimetri di pelle cominceranno a saltare fuori dai vestiti…

ODDIO!

L’abbonamento alla palestra scade tra una settimana, andrà rinnovato, costi quel che costi.

La scheda uccidi-grassi diventerà la mia bibbia fino alla prima uscita in costume da bagno. Che panico. Più passano gli anni, più detesto (simbolicamente) vivere in una città di mare. Qui ci si spoglia a marzo e io, non sono preparata.

L’altro giorno ho testato sul tapis roulant  le mie nuovissime scarpette ultra leggere, dono di un collega che mi vuole tanto bene (soprattutto al benessere del mio lato b, evidentemente! 😉  ), una seduta a tutta birra che ha lasciato effetti collaterali devastanti: mi sono riempita di acido lattico che fatico a camminare!!! 😮

Ho  lavorato anche sulle braccia a rinforzare il deltoide che mi serve bello tonico quando mi diletto a far la maschia_maschia che alcune ballerine faccio fatica a portarle in giro…

Insomma, una fatica bestiale!

Che stress, non sopporto vedere il mio corpo cambiare, inflaccidirsi, prendere una morfologia che sa di vecchio/trascurato/pigro…

E quindi, per tenere duro e non mollare, ripeto a me stessa il mantra dello sportivo “NO PAIN, NO GAIN”… quando tutto il corpo mi fa male e la tentazione di tuffarmi a quattro palmenti sulle gommose e morbide diventa irresistibile…

E, a risultato ottenuto, appuntamento per la ceretta brasiliana.  Meritato riconoscimento di tutti gli sforzi, da sfoggiare con un bikini fluo, ovviamente! 😉

Amici Cari, che sia per voi tutti una ridente giornata di sole!

Pimpra

BISOGNA RICORDARE AI TESTOSTERONICI OVER 40 CHE…

Amici maschi, lo sapete che senza di voi la nostra vita sarebbe triste e grigia.

Nessuna incazzatura, al mattino, per le goccioline che sfuggono dall’idrante, dopo che avete usato il bagno, le vostre richieste di aiuto quando cercate le cose nel frigo che non trovate perchè sono troppo davanti ai vostri occhi o quando non sapete abbinare il corretto coperchio al tupperware che per voi si assomigliano tutti.

Image Credit: thefashionisto

E le palpitazioni che ci regalate quando non vi decidere a darci il vostro cuore, il corpo, quello, ce lo offrite subito e più volte al giorno.

Non potrei immaginare il mondo senza di voi,  senza il mix di quella forza e dolcezza che vi lasciate sfuggire, talvolta, e noi conserviamo per sempre come una polaroid in una pagina del diario.

Non siete sempre così splendidi, sapete ucciderci con poco, usarci come il mocio vileda senza che, apparentemente, ce ne rendiamo conto.

Eppure… siete necessari.

Per sfogare le nostre tempeste ormonali, per ricevere un abbraccio stretto e caldo (quelli ce li regalate quando siete amici, di solito), i vostri consigli sulla colla che serve per attaccare la ceramica che abbiamo rotto o quando ci fate i buchi sulle piastrelle che quello è un lavoro davvero molto difficile.

Noi ci siamo, a noi piace essere al vostro fianco, perchè avete bisogno di leggerezza, di una donna che vi aiuti a organizzare il vostro tempo e vi faccia sorridere.

Amici Testosteronici, ricordatevi che tutto questo è un bellissimo percorso da fare insieme, a volte con fatica, per andare avanti e cercare di stare sempre meglio.

E il tempo passa, e anche voi diventate più grandi. Almeno all’anagrafe risulta così. Non dimenticate di crescere. E’ importante.

Le donne crescono con voi e, con voi e come voi, invecchiano.

Inutile che, invece di ricorrere al ritocco estetico con un filler di acido ialuronico, crediate di fermare il vostro tempo frequentando solo donne sotto i 30 anni. Molto sotto i trentanni.

E’ curioso che la giovine donna, il più delle volte, rimane vicino a voi per un istante brevissimo, quello che serve per capire che al mattino non gestite bene l’idrante, che la notte vi capita di russare e che, con la barba sfatta i vostri over 40 si vedono tutti. In quel momento capisce che il suo papà (quello vero) è molto meglio di voi e vi fa “ciaociao”.

E’ così. Rassegnatevi.

Imparate a cogliere il potere dell’esperienza, la forza della maturità e smettetela di sentirvi degli eterni adolescenti.

Il mondo vi sarà grato. Le donne_donne, pure.

Con grande affetto a tutti gli eterni “muloni” che conosco…

Pimpra

BUONI PROPOSITI

Bypassate anche queste feste eccoci a progettare l’anno nuovo visualizzando COME vorremmo essere, COSA vorremmo fare, DOVE vorremmo andare, ecc ecc.

La zavorra rimasta appiccicata dopo le libagioni, confesso, è tutta a carico mio, nel senso che, le cene natalizie sono state decisamente esaltanti ma non particolarmente caloriche, idem dicasi per il “cenone” di capodanno che è stato senza dubbio  piacevole ma non esageratamente calorico.

Il problema della perdita di  definizione del bicipite femorale, dell’interno coscia è solo determinata dalla protratta inattività fisica. Ma oggi si riprende, delicatamente, che sono distrutta alla sola idea.

In fondo, per stare bene, poche sono le regole da seguire: la prima e la più importante è VOLERSI BENE. Perchè se scatta la presa di cura del proprio sè, fisico e animistico, per forza si sceglie la strada più giusta, si abbandonano i corteggiamenti delle “gommose e morbide”, si limita lo stress e si dorme di più.

Impresa non facile quando il declino si manifesta in tutta la sua arrogante forza e  non puoi fare a meno di accorgertene. Gli anni passano, il baratro dentro gli “anta” è sempre più “intenso” e non ti senti sempre così giovane…

Bando ai piagnistei, qui si reagisce. Darsi una regola, questo è l’inizio. Seguire la regola, questa è la sfida.

Obiettivi realistici, tempi di raggiungimento accettabili e, voilà, il più è fatto…

E poi, farsi coccolare, bere a piene mani dall’amore, sorridere  e ridere in compagnia, dormire abbracciati, fare le carezze al gatto mentre lo si guarda negli occhi, letture di qualità, musica che accarezzi l’anima riempendola di note e, iniziare a risparmiare, riempire il salvadanaio di euro che verranno utilizzati per qualcosa che vale VERAMENTE la pena di fare, di acquistare…

Oggi è il 3 gennaio che i buoni propositi abbiano inizio… intanto a pranzo non ho mangiato carboidrati! 🙂

Amici Cari, buona continuazione di giornata!

Pimpra


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