
E’ da qualche tempo che leggo di sedicenti milonghe clandestine.
Sono una forma particolare di incontro che esiste da parecchi anni (in Italia almeno), una specie di movimento “underground”- si fa per dire- che coinvolgeva gli amanti del genere. La clandestina o “milonga illegal” di solito era organizzata in luoghi che non fossero sale ufficiali da ballo/milonga, era un movimento di tangueros che amavano incontrarsi in particolare in luoghi all’aperto, nella più totale libertà.
Ad alcune, negli anni passati, ho partecipato, apprezzando in particolare, l’incredibile amalgama di gruppo, l’amicale coinvolgimento dei partecipanti, lo spirito goliardico improntato al piacere di stare insieme, di ballare, di mangiare e bere in un contesto non convenzionale.
Queste erano le “clandestine” nella nostra vita precedente. Poi arriva lo sciagurato virus e la vita di tutti, specie quella di relazione, cambia in modo shoccante e … si smette di ballare.
Passano i mesi, circa tre, e piano piano si ritorna alla normalità che, allo stato, significa “solo” poter uscire di casa liberamente, seguendo un corollario di divieti assolutamente inimmaginabili fino a poco tempo fa, di cui il peggiore – probabilmente – è il distanziamento sociale.
Manca pochissimo e potremo anche riprendere a viaggiare, sempre seguendo criteri di attenzione severissimi.
Anche al mare si deve rimanere a distanza, TUTTA la nostra vita si deve vivere “a distanza”.
Poi ci sono loro, gli alieni, ma preferisco chiamarli “alienati” che se ne fottono del casino che è successo e che decidono, in modo assolutamente arbitrario, di organizzare “MILONGHE CLANDESTINE”.
E’ da un po’ che ne sento parlare da più parti e da più fonti. Non mi piace seguire il chiacchiericcio e meno che meno il pettegolezzo ma… quando se ne parla con una certa insistenza, da qualche parte c’è sempre un fondo di verità, allora decido di scrivere questo post.
Cari Alieni Alienati, se esistete per davvero e se avete deciso di colonizzare questa terra martoriata, vi chiedo di smetterla, di non farlo, di aspettare il momento giusto, quel momento in cui, con un buon margine di sicurezza, ballare il tango argentino, tutti quanti insieme, in milonga, non metterà a rischio nessuno.
Ci sono maestri, professionisti, imprenditori nel settore della danza che, con una fatica assurda, stanno cercando di non soccombere allo stop forzato. Pensate a loro, al fatto che non possono guadagnarsi da vivere e che, con intelligenza, dedizione, fatica e spirito di adattamento, offrono almeno lezioni on line, sulle mille piattaforme a disposizione.
Pensate anche a noi, la gente normale ma estremamente appassionata, ai limiti della pura dipendenza da tango che, ligi e tristissimi, hanno appeso le scarpette al chiodo, disdetto viaggi, camere di alberghi, weekend di puro piacere tanguero per senso di responsabilità civica e rispetto delle regole.
TUTTA la comunità tanguera è sotto pressione, stanca di aspettare, in crisi di astinenza ma RESISTE.
Cari Alieni Alienati, siete solo voi quelli che credono di avere l’immunità, di essere i più fighi, quelli che tanto a me non succede e, comunque, me ne fotto.
Vi dico solo una cosa se vi scopro vi denuncio, senza passare dal via.
Pimpra
IMAGE CREDIT DA QUI
Copio il testo del comunicato pubblicato oggi da numerose scuole di tango argentino del Nord Italia:
“Ciao,
siamo i vostri insegnanti di Tango Argentino ed organizzatori di Milongas, il Tango è la nostra passione e il nostro lavoro.
Ci teniamo ad una precisazione in questo momento storico: dichiariamo la nostra totale estraneità a qualsiasi forma di milonga clandestina che venga organizzata in questo momento (si anche il garage con quattro coppie di amici).
Il motivo è molto semplice, se pur molte restrizioni siano state allentate non è permesso il contatto fisico tra le persone, per evitare la diffusione del virus sappiamo ormai benissimo essere necessario il distanziamento fisico. Una qualsiasi illegal non garantirebbe nessuna sicurezza per le persone. Men che meno il ballare con altre persone.
Va da sè che purtroppo, per ora, non ci è concesso ballare se non con le persone con cui già stiamo vivendo. Corriamo il rischio che atteggiamenti troppo leggeri alla “ma si, siamo solo noi quattro” faccia slittare sempre più in avanti la ripartenza a pieno regime delle nostre attività.
Siamo i primi a soffrire (e non poco) per questa mancanza e a voler riaprire il prima possibile le milongas, sono il nostro lavoro!
Ma lo faremo nel momento in cui potremo garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e la nostra, non prima.
Chiediamo la collaborazione di tutti, siamo fermi completamente da tre mesi e non ce la faremo a resistere ancora per molto. Contribuiamo tutti in modo responsabile a farci ripartire il prima possibile!
Firmato:
-Asd Deep in Tango Scuola Stabile & Milonga El Garufa(Eva Di Rienzo, Fabio Martimbianco, Luciano Mamprin)
-Cochabamba 444 (Marta Lorenzi, Alberto Muraro)
-Alma Negra Tango Club (Chiara Del Savio)
-Asd El Abrazo (Roberta Buligan)
-Asd Arrabal Scuola Stabile di Tango Argentino (Simone Pradissitto)
-Gato Negro Tango Club Asdc (Ilario Bailot, Elisa Gabrielli, Marina Martin, Massimo Marchetto)
-Asd Contatto Club Spinea (Silvana Miotto, Gilberto Peguri)
-Asd La Balera Brescia (Grazia Bo)
– Picaflor Asd Marghera (Michele Sottocasa, Diana Trevisanato, Lucio Giraldo)
– Asd Un toco de tango ((Nicola Cimmino, Sabrina Almada)
– Molo 5 (Stefania Brisi)
– Tango Ritual Vicenza (Gianni Tonello)
– Milonga Tangheria Industrial Padova (Antonella Bere alle, Paolo Pescado)
– Asd TimeforTango (Andrea Joschi, Alexandra Lioubova)
Se sei un insegnate e/o organizzatore e vuoi unirti scrivici nome dell’associazione e nome e cognome al 3273771516 e ti aggiungeremo al comunicato. “
Principessa Giramondo
/ 30 Maggio 2020Grazie per il tuo post che condivido in pieno.
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