Oggi rispondo con entusiasmo alla sollecitazione di un amico tanguero che mi chiede perché preferisco gli eventi, maratone e encuentros (che non frequento mai, per la verità) alle semplici milonghe.
Caro Fabiano ecco le mie personalissime valutazioni.
Mi metto nel calderone dei “maratoneti” perché, tra tutte le situazioni tanguere possibili, è quella che preferisco.
Le ragioni sono molteplici, cerco di darne una sintesi, definendo dapprima gli aspetti meramente danzerecci, poi quelli sociali e il resto.
Maratona è alta vibrazione. Nel senso che, lo spazio a disposizione, elemento per me fondamentale, permette le più incredibili possibilità ai danzatori, se questi desiderano agirle.
Maratona è anche ballo intimista. Coloro che si sentono in quel mood però non ostacolano il movimento degli altri.
Maratona è il regno in cui “le regole non hanno regole” cioè balli come ti pare a te e nessuno ti rompe i maroni, inviti pure in modo alternativo e nessuno ti rompe i maroni.
Come dire, vige un senso di responsabilità in ciò che avviene in pista e fuori che evita la pedanteria di regole talebane che a me, per come sono fatta, mi irritano vieppiù.
La musica, di norma, è potente, l’onda che si crea, pure. Le pomeridiane sono a bomba. Le serali un esorcismo.
Insomma maratona è un modo di viversi il tango con punte di intensità più alte, specie a livello fisico, perché si può muoversi molto in pista, si fanno più chilometri.
La potenza dell’abbraccio resta integra per tutte le situazioni, maratona, encuentro o milonga, chi si abbraccia scambia comunque una grande intimità.
L’aspetto sociale che gradisco negli eventi da fine settimana è il tempo a disposizione per giocarti la carta del ballo con questo/a ballerino/a, senza lo stress di doverlo fare subito, anche se la musica o la pista non ti aggradano, perché poi la milonga finisce e resti con il cerino in mano. E di fare il bis se ti va.
Le persone che passano dei giorni insieme creano una sorta di energia di gruppo, anche se non hanno scambio o relazione tra di loro, per il solo fatto di condividere uno spazio fisico e, percepirla, ti fa effetto copertina, ti senti a casa.
Inoltre, negli eventi da fine settimana, hai la possibilità di affacciarti al mondo, nel senso che gli ospiti sono selezionati per dare al gruppo la varietà della provenienza geografica che colora di sé il tango che si ballerà.
Mettici vicino che ti trovi in altra città, a volte anche altro paese e puoi viverti anche l’aspetto più turistico della faccenda, se il corpo regge la fatica.
Riassumendo:
EVENTO (maratona/encuentro) = STIMOLI SEMPRE NUOVI.
EVENTO = LIVELLO danzereccio garantito. Mai sotto il 7.5 – 8 di media anche con punte altissime (ma tanto quelli non ballano mai con me e pazienza 😉 ) quindi sei spronato a dare il meglio del tuo tango e ricevi il meglio di quello del/lla partner.
Un discorso a parte vale per i festival, ma se mi metto a scrivere pure di questo, non la finisco più! 😀
La milonga è mordi e fuggi, se non esci dal territorio, le persone sono sempre le stesse, quindi, in una parola, gli STIMOLI, la SORPRESA, il LIVELLO medio sono decisamente inferiori. Tutto qui.
Poi, come penso e dico sempre, meno male che ci sono molti gusti, pertanto ad ognuno la situazione che preferisce con tutto il rispetto del mondo!
OLE’!
Pimpra
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