CAFFE’ NERO BOLLENTE

caffè

Ho capito una cosa: ci sono delle età-svolta nella vita di una donna di cui non è possibile non tenere conto.

Gli spartiacque li dividerei così:

  • i 15 anni
  • i 18
  • la fascia compresa dai 20 ai 30
  • i 35
  • i 40
  • i 45
  • i 50
  • e poi, forse, per una donna, non è più interessante contare…

I motivi:

  • i 15 anni: si delineano, ancora in draft, in bozza, i tratti della piccola donna futura e si inizia ad annusare la vita.
  • i 18: nella testa ci si sente “grandi” e qualcosa cambia anche nella vita reale. Che so, si vota, per dire.
  • la fascia compresa dai 20 ai 30: si chiudono cicli, penso ad esempio all’università, si mette il naso nel mondo del lavoro, si inizia a delinerare con maggiore concretezza il futuro (per taluni ancora immaginato, per altri già in via di costruzione), chi decide di mettere su famiglia, chi di vivere da solo. E’ l’età del porgetto “in atto” e non solo “in potenza”.
  • i 35: primo bilancio esistenziale, positivo/negativo/neutro, dipende dalla fortuna del singolo. Per taluni già arrivano chiusure di percorsi, in special modo penso alle coppie/famiglia. La donna si guarda allo specchio e vede già nello sguardo uno spicchio del suo futuro di “adulta-adulta” con tutte le conseguenze psicologiche del caso…
  • i 40: primo piede negli “anta”. Si mette la bandierina rossa su una meta raggiunta che è allo stesso momento inizio di qualcosa di nuovo e -potenzialmente- fenomenale. La donna sboccia, entra nella fase della consapevolezza di sè, del fascino, della sicurezza. Scattano, per talune, i primi ritocchini, dedicati all’amore per se stesse e non per piacere/compiacere gli altri. C’è chi si innamora per la prima volta, chi, invece, chiude con il passato. Per lei suonano pesanti gli ultimi rintocchi per fare i figli. Se lo vorrà.
  • i 45: i giochi sono fatti (più o meno). Il corpo cambia e la percezione di sè ne è assolutamente consapevole. Ritocchi più pesanti, ma, a maggior ragione, per amor proprio e basta. Relazioni inutili e sfiorite cedono il passo a sentimenti di vera libertà, perchè la consapevolezza porta direttamente al postulato: meglio da soli che male accompagnati. Nel lavoro, la donna, tira giù i suoi assi: o la va, o la spacca. Grande forza interiore e, su certi aspetti, finalmente, il necessario distacco.
  • i 50: bilancio consuntivo. O è andata bene, o malissimo. Incorciamo le dita e speriamo di aver fatto le scelte giuste perchè, il decennio 50-60 è la libertà totale, il godimento di sè, dei propri traguardi, del corpo e, soprattutto, della saggezza ricavata dall’esperienza. Ma bisogna arrivarci preparate, altrimenti sono sticazzi… (amari). Per festeggiare chi si regala un bel viaggio in giro per il mondo chi si rifà le tette nuove. L’importante è essere felici.

Intanto, al mattino, un bel caffè nero bollente, con l’uomo della torrefazione che non resiste riempendomi di complimenti.

… Un modo come un altro di iniziare bene la giornata…non serve che vi dica in quale fascia d’età mi trovi… 😉

Pimpra

IMAGE CREDIT DA QUI

BRICIOLE E MIMOSE

torta-mimosa-al-fior-darancioCon l’8 di marzo alle porte, ho un pensiero speciale per le mie amiche, per le donne.

Dato che non portò scrivere il post in diretta che mi starò trastullando anima e scarpette nella “maratona del mio cuore”, la Tosca, tanto per non farle pubblicità, ho un messaggio che desidero tanto destinarvi.

Non mi dilungo in parole, ma leggete questo allegato qui .

La festa della donna a cui voglio pensare, è, in primis , la celebrazione dell’amore, del rispetto che la donna ha per se stessa, per i suoi sentimenti e per il suo cuore.

Per tutto il resto c’è …  [Mastercard]. 😉

[Sticazzi]

Pimpra chevivuoletantobene

Dedicato, in particolare alla cara V.

IMAGE CREDIT E RICETTA QUI

LE NONNE LA SANNO LUNGA

acqua-e-limone-300x336Stamattina, invece di dedicarmi allo sfrenato shopping primaverile che tanto mi piace, ho fatto la spesa, è il caso di dirlo, in farmacia.

Non vi dico che cifra assurda mi sono costati i rimedi, naturali, per rimettermi a posto e immettermi in uno stile di vita più sano e naturale.

… meglio che non ci pensi… meglio che dimentichi la strisciata della carta di credito di stamattina…

A parte questo, non si possono utilizzare le pozioni magiche se non aiutiamo la cura con l’alimentazione e uno stile di vita più a tono con il nostro corpo e la nostra età.

Ciò detto e premesso, mi sono data alla caccia di una dieta che facesse bene al mio problema attuale e, indovinate un po’, un sacco di siti consultati, mi hanno parlato delle meraviglie di un banalissimo bicchiere di acqua tiepidina e il succo di un intero limone. Senza zucchero, non ci provate!

Ho deciso che, per stare subito meglio, le voglio sperimentare tutte, specie se si tratta di rimedi molto semplice e ben poco onerosi.

Stamane ho deglituto la mia prima pozione magica. Ho fatto poca fatica, pensavo fosse peggio e… dopo 5′ di orologio, ancora a digiuno, ho fatto ben due simpaticissimi flati come a dire che il mio stomaco era pronto per mettersi all’opera. E, infatti, dopo ho fatto colazione.

Trascorsi altri 45′, nemmeno avessi ingerito un diuretico, ho cominciato a fare “blin_blin”.

Insomma, un risultato davvero insperato.

Per farla breve, penso e ripenso a tutte le schifezze chimiche che il medico mi ha rifilato in tutti questo anni quando avevo lo stesso tipo di problemi, ai soldi che ho speso per non avere risultati quando, a volte, per semplici patologie, le nonne la sapevano più lunga di tutti!

Amici, provate anche voi! Fa davvero bene alla salute, leggete qui e qui e qui

Pimpra chevivuoletantobene

IMAGE CREDIT DA QUI

Pimpra, la giaguara e la pelle del serpente

muta-serpente1

Mercoledì delle ceneri, di nome e di fatto.

Ieri, dopo aver indossato i panni, tanto cari, della giaguara, nel primo pomeriggio sono stata dal mio guru/stregone, quello, per intenderci, che quando sto male mi rimette a posto. E lo fa con rimedi naturali e la sana alimentazione e funziona e quindi ci credo.

Mi presento e, dopo i primi 20′ di confessione, perchè dal guru/stregone le supercazzole, le mezze verità, le balle sono bandite che altrimenti la magica pozione non funziona, mi guarda negli occhi e mi dice “Mia cara, stai proprio da schifo”.

E che, non lo sapevo, non sarei venuta, altrimenti!

Mi ha fatto una prescrizione urto che, a spanne, mi costa mezzo stipendio –  ma cosa non si farebbe per la salute – graziandomi però sulla dieta, ovvero, non sarò costretta ad attenermi a riso in bianco per un mese intero.

Beh, mi sembra già buona cosa.

E qui arriva il serpente.

Il messaggio della zia Pimpra chevivuoletantobene è questo: ascoltate i messaggi che il corpo vi manda. Provate ad assecondarlo invece che metterlo a tacere. Entrate in armonia e in empatia con lui.

E, non lasciatevi travolgere dalla vita. Ovvero: mantenete la calma, contenete lo stress.

Parole usurate, logore che tutti noi sappiamo e che, con altrettanta leggerezza, non teniamo a mente.

Sono a pezzi e la mia faccia, in particolare, ne è manifesto. Perciò, è un appello che faccio a tutti colori che mi conoscono e che incontrerò prossimamente, vi prego, non ditemi frasi del tipo “Sei stanca, hai dormito poco, hai litigato con il gatto (ecc)” perchè non è così, sto- semplicemente-  male e le Samsonite che normalmente mi porto sotto gli occhi, sono passate da un set di valigie a due set nello stesso momento.

Vogliatemi bene e fate finta di nulla.

Datemi il tempo di mutare pelle e tornare sorridente come sempre.

[STICAZZI].

Merci.

Pimpra

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PREPARARSI AL WEEK END

Speciale-lingerie_main_image_objectSarà che oggi è venerdì e, nonostante i temporali a spot, il fine settimana che entra mi ha messo allegria,  per queste ragioni ho:

– stampato nuove ricette di dolcetti da provare

– pensato di stilare una lista degli errori più madornali che noi donne compiamo, a discapito della nostra bellezza, autostima e piacere personale.

Dal momento che, per affrontare l’argomento, mi servirebbe un tutorial, che tante di noi hanno bisogno di una “raddrizzatina”, mi limiterò a citare gli errori più macroscopici e grossolani, per riderci su…

La seduzione parte da…

  1. i piedi, per molte donne e per tantissimi uomini. Inutile insistere sulla necessità di utilizzare un bel paio di tacchi, perchè rischio di ripetermi, ma I TACCHI SONO NECESSARI. Poi, sulla scelta dell’altezza e del tipo, fate come vi pare, purchè l’effetto finale non sia come quello di Arisa la sera delle vittoria di Sanremo (e anche in quelle precedenti): DOVETE IMPARARE COME CI SI CAMMINA. Per questo il web vi soccorrerà, o, in alternativa, la mamma, la nonna o un’amica tanguera… 😉
  2. le gambe, sono un secondo strumento. Sopra le gambe i glutei. E qui si apre un mondo. Non voglio affermare che i pantaloni non siano sexy, anzi, ma dipende dal modello, dal nostro asset gambe/sedere/altezza e da quanto super_femminili sappiamo essere. E dalle ore passate in palestra o sul campo di atletica: il sedere parlerà di noi, poco da fare. E che vogliamo buttarci la zappa sui piedi? Giammai. Perciò è  il caso di valutare. Sconsiglio l’effetto pantalone/ballerina che piace solo a pochi.
  3. sulle tette non mi voglio soffermare. Quelle piacciono a tutti. Ora starà a voi decidere se sbatterle in faccia al primo che capita o nasconderle per riservare sorprese condite di pizzo. La canottiera, quella, lasciatela alla zia zitella, a voi non serve.
  4. occhi, bocca, voce, pelle vabbè, tutto va curato e presentato nel migliore dei modi. Chi è fortunata deve solo mantenere l’esistente, le altre valorizzare le piacevolezze ed esaltare le differenze che la bellezza più  interessante è quella non scontata.
  5. Parliamo dei rotolini. Ci sono? vanno gestiti. Ho conosciuto donne in feroce sovrappeso ma con un tipo di grasso talmente bello che regalava loro una pelle di pesca (pesca, ho detto, non buccia d’arancia!!!) quindi vivevano serene godendo piacevolmente di uno dei piaceri più belli: quello della tavola. Non siete così fortunate? Datevi da fare, muovete il culo, faticate, lavorateci su. I risultati arrivano per tutte. Al bando qualsiasi guaina contenitiva. Meglio essere una 48 senza sorprese che una 42 che, svestita, poi si espande improvvisamente come un blob… Abbiamo coraggio della nostra fisicità. E poi, ci si può camuffare, esiste un sacco di meravigliosa biancheria che crea, nasconde, immagina…

Ma, in fondo, l’ingrediente più efficace per sedurre è sempre uno: l’intelligenza.

Buon fine settimana a tutte le Panterone all’ascolto! 😉

Pimpra chevivuoletantobene

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BASTANO 10 CM. STICAZZI!

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A volte devo ricordarmi che, per combattere OGNI sintomo di insoddisfazione/frustrazione/depressione/blocco_ovarico e congiuntura nefasta di autostima, la medicina è semplice, molto semplice.

Al mattino, una bella doccia/crema profumata per il corpo/ lavaggio chioma (capelli fluenti catalizzano meglio il principio attivo dell’antidepressivo), e via verso l’armadio dove, NON  prenderemo in mano nessun pantalone, ma OBBLIGATORIAMENTE una gonna o un vestito.

Secondo passaggio davanti alla scarpiera, dove, IMPERATIVO MORALE, le manine sante cadranno su un bel paio di scarpe, da 10 cm di tacco in su.

Non avete idea, o Signore/ine all’ascolto, della botta di positiva adrenalina che vi regalerà la giornata, ad uscire di casa con le gambe in mostra, issate sui vostri tacchi.

Per le anta, come la sottoscritta, si fa obbligo a leggero trucco.

Al caffè il gestore del locale voleva saltarmi addosso, all’ingresso in gabietta, la guardia giurata per un pelo non mi leccava come un gelato, sperticandosi in complimenti, alla mezz’ora d’aria del carcerato, ho ricevuto un invito i n barca da un sedicente professionista che vedo in palestra (e che mi vede solo in tenuta sportiva)…

Abbiamo bisogno di aggiungere altro? No, direi di no.

E se non siamo contente di noi e del nostro aspetto, è solo colpa nostra e del piacere che abbiamo (io per prima!) a stare comode e rilassate nei nostri abiti quotidiani.

Invece siamo donne, e, STICAZZI, i complimenti ci servono come la benzina, sicchè, Ragazze, pedalare, tacchi e via andare!

La zia Pimpra chevivuoletantobene!

VISUALIZZARE

due soliIMAGE CREDIT DA QUI

Mi trovo dentro a un periodo di intense perturbazioni, come probabilmente, molti di voi. In senso assoluto, ciò che perturba- muta, non mi è ostico da accettare. Per natura, tutto ciò che è stantio, immobile, standardizzato, abitudinario, mi provoca prurito esistenziale, fastidio.

Certo che, visti i tempi, è necessario prestare molta attenzione a quanto accade intorno, ed essere attenti, accorti, un po’ come vivere dentro una giungla, molto bella, molto lussureggiante, ma altrettanto pericolosa.

Ciò detto, per non farmi travolgere dalle ondate di negatività che ho intorno, ho deciso di applicare quella tecnica definita della “visualizzazione“.

Di che cosa si tratta? E’, apparentemente, semplice: bisogna vedere con gli occhi della mente, ciò che di più importante abbiamo bisogno. Immaginarci nella migliore e più positiva situazione per noi. Che non significa figurarci (per le donne) che so alte, snelle con la quarta di reggiseno, gli occhi verdi, una fluentissima chioma e manco l’ombra di una ruga o di cellulite… è molto di più, è qualcosa di profondo, oserei dire “animistico”.

Provate. Sembra facile.

Sono sicura che, nell’attimo in cui iniziate a visualizzare, la mente si opacizza con un pulviscolo di inutilità, di devianze dall’idea originale, rendendo molto arduo il compito.

E’ un esercizio esistenziale che mi costringo a fare, per tenermi ben concentrata sull’obiettivo, per non farmi prendere la testa dallo sbandamento quando, apparentemente, le cose prendono una piega inaspettata e, forse, sgradita.

L’esercizio mentale di flettersi senza mai perdere la direzione, di adattarsi per compensare il colpo ma riprendersi dopo poco e tornare sul sentiero che abbiamo scelto.

Insomma, “visualizziamo” ciò che è meglio per noi e… chissà, magari nel nostro orizzonte, spunterà un nuovo sole…

In bocca al lupo…

Pimpra

THINK POSITIVE!

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Chi mi segue da anni, mi conosce e lo sa: anche nei periodi bui, dopo un primo momento di straniamento, qualcosa, dentro di me scatta, e , in un modo o nell’altro, mi risollevo.

Tradotto: risorgo dalle ceneri.

E’ questa forza vitale, non so dargli altro nome, che mi riaccende la lampadina della sopravvivenza e mi fa reagire.

Un, due, tre e mi rimetto in piedi.

Non senza lividi, ferite ed escoriazioni varie, ma riprendo la marcia nella vita. Più ammaccata ma più consapevole e forte.

Come appare evidente dalle recenti esternazioni, non sto vivendo un periodo “facile” per tutta una serie di ragioni. Le conseguenze dello stress si fanno sentire e, ultima, non riesco a dormire in modo corretto.

Le strade da percorrere sono due: o infilarsi nel tunnel dei sonniferi, e non mi sembra cosa buona e giusta, o cercare il lato positivo della situazione.

Scelgo la seconda.

Nella mia notte insonne, invece di farmi prendere dai mostri più cattivi che riesco a immaginare, ho deciso che userò il tempo di veglia per ripensare a tante cose interessanti che posso fare, a ricordare tante belle situazioni che ho vissuto convertendo quella che può essere una tragica insonnia, in un momento di pensieri dedicati a me.

Sono sicura che, viversi l’insonnia in questo modo, la converte in un sonno profondo e dolce. Ne sono certa e stanotte ci provo…

Perchè se assumiamo il postulato che “la mente crea la realtà” (anche qui), io voglio fare pensieri positivi!

Pimpra

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ANTI-AGE

MOVIMENTOE’ un periodo che non sono in armonia. Che significa che il dentro e il fuori sono come una scarpa e uno zoccolo messi insieme: una cacofonia.

La testa è presa da mille ragionamenti, decisioni da prendere, tanto lavoro anche potenzialmente stimolante ma ancora nella sua fase più embiornale, caotica, quindi stressantissimo.

Il risultato di tutto questo è che si riflette sul corpo imprimendogli una incredibile stanchezza, una forma di spossatezza difficile da definire.

Quando mi allenavo seriamente correndo come una pazza, alla fine della sessione ero un cadavere, ma la fatica durava il tempo di una doccia ritemprante che poi, alla crema per il corpo, già mi sentivo tutta quanta ringalluzzita.

Perchè quella era stanchezza positiva. Poi, più ci si allena con costanza, più il recupero va a regime e si sta solo e semplicemente BENISSIMO.

Altra è, invece, questa privazione di energia dovuta allo stress. E’ un demonio che entra nella mente e s’insinua fin dentro la più remota cellula. E mangia, mangia tutto ciò che trova: allegria, energia, concentrazione, sonno, desiderio… tutto.

Credo che sia un fenomeno noto a noi tutti , amplificato dalle difficoltà che, praticamente ognuno, sta vivendo nel suo quotidiano, non fosse altro che per mandare avanti la baracca.

Che fare?

Il mio rimedio l’ho trovato, ed è sempre lo stesso da quando ho imparato a camminare: muovermi, fare “sport”, andare in palestra, farmi salire le pulsazioni, aumentare la frequenza del respiro, sudare, ballare.

E’ come se mettessi tutta me dentro la lavatrice e la facessi andare, ciclo dei bianchi, 60°, due ore di lavaggio, centrifuga a mille giri.

Esco sconvolta, trasfigurata, inguardabile (non troverò MAI un fidanzato in palestra!!!), ma con un profondo senso di pace, con una connessione ritrovata verso di me, sia dentro che fuori.

Credo che sia questa la risposta che dobbiamo darci per combattere l’invecchiamento. Non si invecchia perchè il volto si segna di esperienza, invecchiamo perchè perdiamo quella fresca gioia del fare, dell’essere attivi.

Mi stupisco quando, per strada, incontro coetanei che non vedo da tempo e che ricordo giovani, scattanti e arzilli e ritrovo invece grigi, imbolsiti, “pesanti”.

Non permettiamo al tempo di aggredirci così.

SIGNORE E SIGNORI: TUTTI A MUOVERE IL CULO!

Sticazzi! 🙂

Pimpra

MOVIMENTO2

IMAGE CREDIT: DA QUI E DA QUI

PERCHE’ IO VALGO.

frasi personaggi cugino itVe la ricordate quella pubblicità di l’Oreal che aveva come claim “Perchè io valgo!”?

L’ho sempre trovata irritante, la patatona di turno che scuoteva la lunghissima chioma ammiccando in camera per dire la supercazzola “Io valgo”, istigava in me voglia di tirarle sberle. Ma che cavolo di frase è?

Ebbene, oggidì, quelle parole, quella frase, sono state la mia forte motivazione per esprimere certe mie idee ai piani alti. Eh sì, perchè, come insegnava la nonna Carla, “Se non si chiede, non si ottiene” o, per farla più filosofica, “Qui timide rogat, docet negare” (Seneca, Fedra, 593-94), bisogna tirare fuori il leone che sonnecchia dentro di noi se vogliamo alzare la testa dal pavimento dove ce la fanno stare.

Non serve essere arroganti, saccenti, presupponenti, esaltati, è sufficiente avere ben chiare in mente le proprie qualità, le abilità. Insomma, essere convinti del prodotto che stiamo cercando di piazzare sul mercato.

Non so come andrà a finire, di sicuro mi ha fatto bene all’animo, ho fatto la mia dichiarazione di intenti, ho delineato lo scenario, ho fatto vedere che la mia testa non è solo attaccata al collo per far dondolare la coda di cavallo, ma la uso anche per pensare, per progettare.

C’è da augurarsi che, dall’altro lato, chi ascolta abbia voglia di farlo, e che, una volta colto il messaggio, abbia l’interesse di agire.

Ma questo solo il tempo saprà dirlo.

Nel frattempo, esorto le mie lettrici donne, di AVER BEN PRESENTE IL LORO VALORE. Quello vero, quello intrinseco che non è fatto di belle tette o di un bel culo, ma di capacità, di talenti, di intuito, di intelligenza creativa.

A tutti dico “Vogliamoci bene!” evitiamo di fare la guerra a noi stessi, vedendo sempre il nostro bicchiere piccolo, vuoto e sporco e tutta la bottiglia di champagne dentro la coppa del nostro vicino.

Volgiamo uno sguardo amorevole e sincero verso noi stessi e, chissà, magari qualcuno di lassù (dai piani alti alle immensità del cielo stellato) forse ci darà ascolto…

Pimpra

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