Tosca è stata la prima maratona alla quale ho partecipato. Ricordo molto bene la sensazione di brivido quando, per la prima volta, venni accettata.
Tosca è, da sempre, la maratona. Ricordo bene quella lontana prima edizione: vi ballavano i migliori tangueros europei, maestri di fama tra gli ospiti danzanti. Un livello stratosferico.
All’epoca ero una “pulcina” e li guardavo con deferente ammirazione, chiedendomi se, mai, un giorno, potessi essere “degna” di partecipare alla Tosca, così come lo erano loro.
Sono passati gli anni e Tosca è cresciuta, in tutti i sensi, fino ad arrivare al rispettosissimo traguardo di 10 edizioni.
Non potevo perderla, non volevo assolutamente perderla. Ho atteso la mia mail “sei IN” con trepidazione, così come accadde all’epoca.
E’ stato un weekend al di là delle migliori aspettative, almeno per me. C’era tutto il profumo di Toscana, dalla meravigliosa villa, sede dell’evento, al cibo che ci trovavamo a disposizione.
Non mi dilungo sul TJ set da urlo e come hanno urlato poi i nostri piedi per il dolore dopo la gioia infinita di ore sfrenate di ballo.
Una maratona perfetta che, una volta in più, ha confermato la sensibilità tutta femminile delle sue organizzatrici che, da donne e da mamme, hanno sputo creare magia.
Di questi tempi non è facile portare avanti, con tanto rinnovato successo, un evento, ed io lo so bene che è pure, in parte, il mio mestiere, ma se ciò avviene, significa aver fatto un lavoro di qualità globale. E così è stato.
Un minimo appunto, solo per dovere di cronaca: il pavimento un po’ troppo scivoloso. Ma è questione assolutamente risolvibile per la prossima, meravigliosa Tosca che ci aspetta.
GRAZIE TOSCHE del mio cuore!
Pimpra
IMAGE CREDIT: Foto © Pier Andrea Perini (sito: perini.io | facebook: pier.perini | Instagram: /siorp)
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