Un cosa l’ho imparata, proprio ieri, dopo uno scambio su Twitter.
Un primario triestino, positivo al Covid e per questo in quarantena obbligatoria, è stato fermato e multato per essere uscito di casa con la spazzatura e sprovvisto di protezioni.
L’articolo di denuncia, apparso sul quotidiano locale “Il Piccolo” titola:
I CONTROLLI DELLE FORZE DELL’ORDINE
È infetto ma esce di casa: denunciato il primario di Geriatria al Maggiore di Trieste
L’articolo è stato più volte rilanciato sui profili FB di numerosi amici e, più me lo ritrovavo davanti agli occhi, più mi montava la rabbia.
Ho esternato, in modo sicuramente poco signorile e decisamente gratuito, quello che pensavo su Twitter. Pronta la risposta di un collega medico che, sulle prime mi ha molto fatto arrabbiare (la categoria si difende coesa), ma, successivamente, mi ha riportato a più miti consigli.
Ho imparato che un articolo di giornale non fornisce tutti gli elementi necessari per esprimere un giudizio, specie riferito a un comportamento che viola una norma. L’articolo è solo una rappresentazione, molto spesso deformata, quanto non direttamente sommaria, dei fatti.
Cui prodest una diffamazione mediatica del genere, riguardante il comportamento, presumibilmente, opinabile del soggetto in questione che va valutato, comunque, nella sua complessità di aspetti?
Ci sono caduta con tutte le scarpe, il mio sdegno, la rabbia, la frustrazione riversate sul medico che, a mio avviso, si è macchiato di un reato gravissimo. Non ero presente all’accaduto, non conosco i retroscena e neppure se egli ha agito seguendo il buonsenso.
La lezione che mi porto a casa è questa: trattenermi dal giudicare i comportamenti altrui, non cadere in certe trappole mediatiche di sensazionalismo giornalistico, specie in momenti, come quello attuale, in cui i nervi sono a fior di pelle.
Con questo post desidero pubblicamente scusarmi con il dott. Ceschia per la mia esternazione su Twitter che ha travalicato il senso civico e il buon gusto di cui, normalmente, sono sana portatrice.
Pimpra
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politepolarbear
/ 6 aprile 2020Non hai spiegato (oppure io non ho capito) perché non c’è da incazzarsi in questi casi.
Se uno viola una regola è giusto che sia punito.
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Pimpra
/ 6 aprile 2020La legge seguirà il suo corso. La mia esternazione indignata affermava un “vedremo se il soggetto in questione sarà sanzionato”, commento del tutto gratuito. Certo, a una prima lettura ha dell’incredibile che proprio un medico non si attenga alle prescrizioni, in ogni caso, prima di scagliarsi contro (come ho fatto io) è necessario valutare a 360° i termini della questione.
Quanto a me, resto dell’idea che – allo stato – la sola possibilità che abbiamo di tenere a bada l’epidemia è stare a casa. Ed è quanto faccio. Ma non voglio più giudicare il comportamento altrui. Almeno ci provo.
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