Mi è venuto il vezzo di scrivere le mie impressioni, ovviamente non richieste, sui luoghi in cui il mio peregrinare tanguero mi porta.
Questo bel fine settimana di maggio ho avuto il piacere di approdare in quel di Treviso, alla milonga “10 ore” organizzata dal Garufa.
Già la formula mi ha conquistata immediatamente: una 10 ore con partenza pomeridiana e arrivo nel pieno della notte.
Adoro quando posso ballare una lunga pomeridiana, il mio corpo si scatena dando fondo a tutta la gioiosa allegria che mi si muove in corpo quando la luce è ancora calda.
Ma partiamo dal principio.
Al solito, decido all’ultimo istante possibile quello che farò nel mio tempo libero e così è stato pure in questa occasione, per fortuna che la mia totale dipendenza da social mi ha fatto scrivere una simpatica frase sulla pagina dell’evento. Morale: sono stata immediatamente contattata in privato dal padrone di casa che si è premurato di inserire nella lista me e i 4 amici a seguito. Atto di grande gentilezza che ho molto apprezzato. Non avevo pensato che, ad un certo punto, raggiunta la capienza massima di sala, sarei rimasta fuori.
Il locale è gestito da tre danzatori, e si vede benissimo: pista della giusta grandezza, confortevole per ballarci anche se l’ho trovata un po’ troppo scivolosa per i miei gusti.
Benissimo tutta la parte accoglienza, dallo spogliatoio, ai luoghi sociali dove sostare tra una tanda e l’altra.
Menzione particolare va al bar che offre ottimi drink, e guai se così non fosse considerata la tradizione dei luoghi, e una scelta di cibo che accontenta anche chi non può o non vuole nutrirsi di carne, proponendo una scelta di snack, non solo vegetariani ma anche vegani.
E questo è l’aspetto “logistico”, poi c’è tutta la parte che riguarda l’atmosfera del luogo, il suo sentire particolare, quella energia che riverbera dalle casse del TJ alla pista ai ballerini e torna nell’aria e ti riprende nell’abbraccio.
Atmosfera giusta, calda, amicale, colorata, giovane. Proprio come Eva, Fabio e Luciano che ti accolgono con i loro sorrisi e una qualità di tango che non delude mai.
Qualità che si esprime, ovviamente – ma è sempre meglio evidenziarlo – nella scelta dei TJ prescelti per le serate che, anche in questo caso, hanno soddisfatto pienamente le aspettative.
Una volta arrivata a destinazione, i volti incontrati erano quasi tutti noti: orde di triestini e friulani hanno invaso festosamente il Garufa, insieme agli amici veneti ed anche oltre. All’inizio mi son detta “Ma quanta gente conosco!” poi ho capito perché tutti quelli che conosco erano lì: il Garufa val bene un viaggio.
La prossima 10 ore di meraviglioso tango il 2 giugno!
Arrivederci a presto!
Pimpra
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