DI ROSE E DI SPINE. #ditantointango

Questo post è composto da due parti. La seconda vi darà fastidio, già ve lo dico. Ma non voglio più tacere.

PARTE PRIMA: EROICA TANGO MARATHON

Torno da uno squisito weekend di maratona in una città che amo molto: Torino. La 7° volta di Eroica che ho avuto il piacere di visitare per due edizioni negli anni pre Covid. Ero molto curiosa di tornarci per i ricordi piacevoli che ne avevo.

Non sono stata delusa, Eroica si conferma una tappa da segnare nel panorama degli eventi italiani. Il sito mi piace assai, affacciato alla Dora, una pista enorme, ampie vetrate, luce, aria, il pavimento di legno, posato in modo non convenzionale.

Scelte musicali molto apprezzate da parte dei tj, ma ho imparato che questa è anche una questione di gusti, ciò che piace all’uno non è detto sia gradito all’altro. A me sono piaciuti moltissimo.

Tante piccole dolcezze pensate per gli ospiti, quelle cortesie che lasciano un piacevole ricordo di un’atmosfera accogliente, ospitale, aperta.

Non ho percepito la presenza di quei maledetti gruppi che rompono l’onda lunga del mescolarsi delle diverse correnti, quella di conoscere e ballare con persone nuove, evviva.

E poi i torinesi sono sabaudi, hanno modi eleganti, accolgono con classe, sono discreti, è sempre un piacere incontrarli.

Ho ballato molto, mi sono davvero divertita e torno a casa con un bagaglio di bellissime emozioni tanguere. Ciò che tutti cerchiamo in eventi di questo genere.

BRAVI tutti, gran bella edizione!!!

PARTE SECONDA: I SASSOLINI NELLA SCARPA

E dopo la rosa, arrivano le spine, che non sono rivolte a questo evento in particolare, ma a tutti gli eventi a cui di recente ho partecipato.

La prima assoluta cosa che mi manda ai matti è la totale mancanza di controllo della ronda. Ho sempre pensato che i milongueros talebani fossero, appunto, talebani, ma devo ricredermi. L’assenza totale di ronda crea una situaizone ingestibile per tutti coloro che sanno ballare e desiderano farlo bene.

Allo stato delle cose, dopo il covid che ha segnato un punto di rottura con il movimento tanguero degli anni 2010-2020, in pista si trovano i supersiti della “vecchia” generazione con quelli della nuova. Il che, in senso assoluto, non solo manifesta il farsi naturale della vita, ma rappresenta pure il passaggio del testimone verso la nuova era. Così come deve essere.

La convivenza però si sta rivelando piuttosto difficile poichè, a fronte di coloro che sono stati cresciuti con la conoscenza dei codici basici della milonga: rispetto della ronda ed educazione in pista (entrata e uscita) e gestione del movimento (leggi “passi/strutture”) della coppia nel contesto della ronda stessa, ci sono le nuove leve che se ne fregano alla grandissima di queste regole basiche. O forse, semplicemente, i loro maestri non hanno ritenuto abbastanza importante e non hanno insistito a sufficienza per insegnargliele.

Un tempo la maratona esprimeva l’eccellenza dei ballerini, tanto che i maratoneti erano considerati gli spacconi, quelli che se la tiravano. I maratoneti ballavano nel loro circolo magico, eventi nei quali si entrava solo se il livello di ballo raggiungeva un minimo standard che era ben più alto della sufficienza.

Le maratone moderne sono sicuramente più democratiche ma, di contro, accolgono soggetti che non hanno assolutamente la competenza per poter stare lì. Con la parola “competenza” intendo la padronanza delle tre regoline sopra esposte: rispetto della ronda, educazione in pista, gestione del proprio movimento.

La parola educazione, ne vogliamo parlare? Può capitare a tutti di avere un contatto nella dinamica del ballo ma, almeno, ci si scusa, non si fa finta di niente e chissenefrega. Se la coppia che ci precede non si muove, non la si invita ad andare avanti semplicemente speronandola.

La ronda, ogni ronda, specie quella di maratona, non è il teatro dove mostrare il campionario di figure, molte volte prestate da esibizioni di professionisti (che ballano DA SOLI su un palco), che il lui o la lei di turno esibiscono per sentirsi più cool. No, decisamente no.

Il tango cerca altro, vuole connessione profonda, vuole pause, vuole respiri di anime danzanti, vuole movimenti che raccontino una storia, un’emozione, non un’immagine per la bacheca di instagram.

Cosa sta succedendo?

Avrei altro da dire, per oggi mi fermo qui. Credo che noi tutti dovremmo farci un esame di coscienza e cercare di portare in pista la parte migliore di noi stessi come ballerini che si trova esattamente nella direzione opposta all’espressione della nostra vanità e del nostro ego strabordante.

Amen, andate in pace.

Pimpra

Lascia un commento

6 commenti

  1. Avatar di garnero5152bdef36

    garnero5152bdef36

     /  15 ottobre 2024

    Buongiorno Pimpra. Torno a commentare le tue osservazioni.

    In primo luogo mi sembra che la seconda parte limiti parecchio la prima: come si può dire così bene di una maratona – lo dici all’inizio – che poi si rivela (lo scrivi poi) così disordinata e popolata da gente ineducata che non sa cosa sia la ronda, etc. etc.?

    Ma andiamo avanti. Non credo sia un problema generazionale o di maestri più o meno attenti. Semplicemente questa coesistenza tra chi si sa muovere in ronda, sa stare in piedi e controllare i propri movimenti e chi queste cose non le ha ancora metabolizzate è dovuta all’esigenza di fare cassa da parte degli organizzatori.

    Prima del Covid non solo c’era più gente che ballava ma c’erano anche meno maratone ed encuentros, quindi era più facile riempirli (cioè renderli redditizi) e di conseguenza gli organizzatori potevano fare selezione. Oggi ci sono invece molte più proposte ma meno potenziali clienti quindi, per raggiungere comunque un numero di presenze che garantisca un guadagno, si fanno entrare persone che un tempo sarebbero rimaste fuori. Dai tempo a quelli che oggi non sono capaci, se insistono un poco alla volta impareranno pure loro a stare al mondo. Se non tutti la maggior parte, come è successo con noi.

    Un abbraccio.

    "Mi piace"

    Rispondi
    • Avatar di Pimpra

      Ciao “Garnero”, ho ben specificato che il post era diviso in due parti che vivono di vita propria, mi andava di scriverlo così. Non vi è contraddizione tra il ben dire della maratona Eroica dove mi sono divertita abbondantemente, ho ballato veramente bene (ottimi ballerini), e ho trovato un’organizzazione attenta e scrupolosa.

      Ogni organizzatore fa del suo meglio con ciò che ha e, nel caso di specie, così come ha commentato su Fb una torinese, pare che la ronda di maratona o di un grande evento, nella sala del Fortino, si perda, mentre in eventi minori (poco affollati), invece venga rispettata.

      Il post non è nato per criticare la maratona Eroica, semplicemente, da utente/ballerina è da un po’ che sto osservando delle situazioni di cui desidero parlare, e finalmente l’ho fatto e non è finita qui.

      Ho già pronto in canna uno dei prossimi articoli che analizzerà proprio “L’economia del tango”, vedrai che ci troveremo sulla stessa lunghezza d’onda.

      Un abbraccio e grazie di seguirmi!
      Pimpra

      "Mi piace"

      Rispondi
      • Avatar di garnero5152bdef36

        garnero5152bdef36

         /  15 ottobre 2024

        Ciao Pimpra,

        ho letto che il post era diviso in due parti ma è pur sempre sullo stesso argomento; in ogni caso, ovviamente, fai bene a scrivere come ti pare. Secondo me vi è contraddizione, secondo te no. È evidente che abbiamo punti di vista diversi. Tu, come seguidora, non senti lo stress di doversi barcamenare tra altri marcadores che non sanno gestire né il proprio spazio né quello altrui. Io, invece, che ho l’imperativo di riaccompagnare incolume la fanciulla al suo posto al termine della tanda, faccio molta fatica a divertirmi se sono circondato da chi non sa dov’è né quello che sta facendo.  

        Certo, ogni organizzatore fa quello che può ma, a volte, rinunciare a una trentina di quote – una minima parte in casi come quelli dell’Eroica – andrebbe a vantaggio della qualità dell’evento.

        Il commento su Fb della torinese mi sembra poco pertinente perché è ovvio che in una sala molto grande come quella del Fortino – quando è semivuota come accade in occasione degli eventi minori – la ronda non sia un problema.

        Purtroppo il nucleo principale dei frequentatori di questa milonga ama ballare un tango individualista ed esibizionistico, che richiede ampi spazi, crea disordine e non rispetta la ronda. Il risultato è procurare molto disagio alla maggior parte dei presenti. Non è un mistero che il Fortino viva ormai quasi solo di eventi e la maggioranza dei torinesi si è rassegnata a disertarne la programmazione ordinaria, che infatti è quasi cessata.

        Hai fatto bene a evidenziare questa situazione. Come puoi ben immaginare, i post encomiastici lasciano un po’ il tempo che trovano. Rimango in attesa della tua opinione sull’economia del tango.

        Un abbraccio.

        Franco

        "Mi piace"

      • Avatar di Pimpra

        Caro Franco,
        capisco perfettamente lo stress che vive il leader nel gestire uno spazio completamente anarchico.

        Secondo me, da quanto ha risposto Claudio sul post, per la prossima edizione, correranno ai ripari.
        A me piace dare fiducia, e soprattutto voglio pensare che alla base ci sia della buona fede.

        Quanto all’analisi del tango individualistico che hai citato, nella mia personale esperienza, non l’ho riscontrato. Ma di sicuro non ho uno storico di ballo nel luogo che possa darmi un’indicazione chiara.

        "Mi piace"

  2. Avatar di garnero5152bdef36

    garnero5152bdef36

     /  16 ottobre 2024

    Cara Michaela,

    gli esperimenti (come quelli che ha in animo Claudio) sono i benvenuti, magari aiutano.

    Certo, dare fiducia è doveroso. Poi, se gli errori o le mancanze continuano, il mercato impone le sue dinamiche.

    Mai parlato di mala fede, solo di necessità di pareggiare i conti e mettersi in tasca qualcosa, cosa non solo legittima ma anche doverosa.

    Dici di non aver riscontrato tango individualistico. Ma scrivi: “La parola educazione, ne vogliamo parlare? Può capitare a tutti di avere un contatto nella dinamica del ballo ma, almeno, ci si scusa, non si fa finta di niente e chissenefrega. Se la coppia che ci precede non si muove, non la si invita ad andare avanti semplicemente speronandola.” E poi anche “La ronda, ogni ronda, specie quella di maratona, non è il teatro dove mostrare il campionario di figure, molte volte prestate da esibizioni di professionisti (che ballano DA SOLI su un palco), che il lui o la lei di turno esibiscono per sentirsi più cool. No, decisamente no.”. Ebbene, io sintetizzo tutta questa tua ampia descrizione nella stringata formula di “tango individualista ed esibizionistico” che anche tu hai trovato (almeno in parte) in occasione dell’Eroica e che, purtroppo, spesso è ben presente nelle serate ordinarie del Fortino, come hanno ricordato anche altri su FB.

    Un abbraccio.

    Franco

    "Mi piace"

    Rispondi
  1. TTM: I segreti di una maratona che impara. #ditantointango | PIMPRA

Lascia un commento

  • TAG

    2013 2014 2015 2016 abbraccio amiche amici Amici e amiche amicizia amore Amore Andar per maratone Andar per Milonghe Anima anno nuovo vita nuova anta e ribalta attimi Attimi belli Attualità Bel Paese blog blogger CARATTERE cazzate cronache dal mondo panda dare tempo al tempo Dillo alla zia Pimpra di tanto in tango Donne e valigie emozioni fine settimana Friuli Venezia Giulia immagini incontri i saggi consigli di Nonna Papera Italy Lavoro milonga momenti mondo panda Mondo Panda mondo tango Natura pausa pranzo pensieri pensieri leggeri pensieri sparsi pensiero positivo PERSONALITA' Pimpra milonguera riflessioni RISVEGLI Salute e benessere Senza categoria social network Società e costume Sport sticazzi STICAZZI storytelling Tango Tango argentino tango marathon Tango milonguero tango trotters tanto tango Trieste Uncategorized uomini e donne vecchiaia in armonia Viaggi viaggio Vita di coppia vita moderna vita sui tacchi a spillo
  • Archivi

  • ARTICOLI SUL TANGO

    Se cerchi gli articoli che parlano di tango cerca "di tanto in tango" nel banner TAG o fai la ricerca nel bannerino CATEGORIE
  • I post del mese

  • LA TRIBU’

    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Fabio Bertolino
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di WuOtto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di mmichelis
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di gmerico
    • Avatar di Marco
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di E.
    • Avatar di Cookingsio
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Francesco Giovanni Bissoli
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di comelapensoio
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Francesco Randazzo
    • Avatar di selvaggia scocciata
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Dario
    • Avatar di Eterea
    • Avatar di Ms Purrington
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Rich Wanderlust
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di abdensarly
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Kaleb Mcknight
    • Avatar di Affiliate Marketing
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
    • Avatar di Sconosciuto
  • Pagine

  • Categorie

  • Categorie