Sono sicura che voi, come me, annoverate, tra le vostre conoscenze femminili, una donna “casomai”.
In particolare ne ho una, la capostipite di tutte le generazioni a seguire, la donna che vede, prevede, immagina, anticipa, si terrorizza, si preoccupa, si ansiolizza di qualsiasi evento/situazione/occasione/cambiamento MOLTO, MOLTO, MOLTO prima di viverlo. Che poi, non è nemmeno detto lo vivrà MAI!
Rido. Rido di gusto, adorandola ancor più per la sua fragrante debolezza, quando si presenta da me e mi racconta di tutti i suoi nuovi gadget di sicurezza ambientale e personale di cui si circonda per essere pronta “CASOMAI” un evento si verificasse.
E io rido, ma rido voi non sapete nemmeno quanto.
L’ultimo episodio oggi, premetto che sono autorizzata dalla stessa a raccontarlo, e quindi a prenderla un po’ in giro – con tantissimo AMMORE – su tutto il web.
IL FATTO: l’acquisto del suo primo scooter.
LA PREMESSA: lezioni di guida per prepararsi. Ottima scelta, prudente e saggia. 1 punto di merito.
LO SCENARIO: oggi, ritira il suo “cucciolino” su due ruote. Da brava figlia unica, sente un’attrazione possessiva indicibile per questo nuovo oggetto che farà parte dell’orizzonte dei suoi possedimenti terreni.
[Premetto che Ella non è affatto spilorcia, tutt’altro. E’ persona molto generosa di cuore e di portafogli. Questa precisazione è necessaria per non creare fraintendimenti.]
I figli unici, a differenza di quelli con fratelli, instaurano un legame con i loro oggetti che definirei piuttosto esclusivo, per non dire di peggio.
LA STRATEGIA: la donna “CASOMAI” deve controllare tutto quello che le viene in mente, quello che immagina e – ovviamente – quello che inventa. Per tale ragione ha già:
- studiato i percorsi da fare con il mezzo per raggiungere l’ufficio, creandosi una mappatura dei potenziali posteggi che, in zona, sono merce rarissima. Si è lasciata sfuggire un “Semmai lo posteggerò dove lo metti tu, anche se non mi piace” che le ha procurato, da parte mia, una serissima minaccia di taglio gomme. Quel parcheggio è mio e non si discute.
- studiato i parcheggi sottocasa, includendo una riflessione accurata sulla trigonometria dell’asse di inclinazione in caso di posteggio in pendenza.
- ha deciso che il casco nuovo che oggi acquisterà, è un bene così prezioso che non lo lascerà in balia del potenziale ladro di scooter, ma lo porterà sempre con sé, ovunque vada.
- ha preparato un kit di sopravvivenza da motorino “casomai”: dovesse asciugare qualcosa, le venisse freddo, piovesse. A parte il kit da pioggia, necessario accessorio da lasciare sul mezzo, il piccolo panno per asciugare la sella, la sciarpa, l’asciugamano (!!!), due panni di diverse misure e una giacca antivento “casomai” le venisse freddo sono decisamente oggetti inutili e ridondanti.
Da ligia neofita, ha sottoposto tutta questa mercanzia al vaglio della mia pluridecennale esperienza, affinché avvalorassi tutto quel po’ po’ di roba che vuole portarsi dietro.
Non serve dire che sono scoppiata in una risata fragorosa.
Questo pomeriggio va a ritirare il suo mezzo ed è agitata da giorni, benché sia assolutamente abile alla guida, certificata pure da un esperto.
Le dico “Ma Tesora, queste emozioni che ti devastano, vivile bene, non immaginare il disastro, pensati felice sullo scooter che sfrecci contenta, vedrai che tutto sarà più semplice”… ma le donne “CASOMAI” vedono e prevedono l’ostacolo, oppure lo creano direttamente nella loro fantasia e la risposta è stata “Sai che non ho equilibrio e mi preoccupo!”
E voi, l’avete un’amica così?
😀
Pimpra
Dedicato con tutta l’amicizia e l’affetto possibile ad Alessandra, la mia adorata amica “CASOMAI”
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