Voi mi direte “Ma che c’importa a noi di quello che ha fatto la Pimpra a Bologna!”
Vero, parole sante, allora perchè state leggendo? Sorrido, anzi sorridiamo insieme. Ho il maledetto vizietto dell’articolo di cronaca, come se la mia vita fosse interessante e voi aveste il piacere di scoprirla.
Non è così, ma facciamo finta…
Il bello del lavoro che faccio è che, di tanto in tanto, mi permette di mettere il naso fuori dalla gabbietta. Vedo e vado in città diverse, anche, se, nel corso degli anni, alcuni appuntamenti sono diventati consuetudini ed ecco vedermi tornare negli stessi luoghi, nelle stesse città.
Una di queste è Bologna, insieme a Lucca, Milano e Torino.
Ogni anno trovo una città diversa, non sempre migliore, ma sicuramente interessante, da scoprire e riscoprire.
La trasferta recente ha regalato particolari piaceri per il palato, consumati in osterie tipiche, suggeritemi da abitanti del luogo.
Ho scoperto poi che, se si vuole fare un po’ di shopping, sicuramente Bologna offre molto e a prezzi più contenuti. In particolare, si acquistano meglio che in Toscana, i capi in pelle. Ma proprio gli stessi, uguali uguali…
La gente per strada è sempre più espressione del melting pot globale e non è affatto raro sentire parlare, con stretto accento bolognese, numerose etnie extra comunitarie.
E’ una città giovane, ma che dico, giovanissima. Sorridente e ciarliera. Le donne sono belle, femminili e arrotondate, hanno volti solari e si muovono con grande agilità in biciletta. A Bologna ho visto pochi scooter.
Adoro i portici che proteggono dalle intemperie, sono riparo alla pioggia e invito a scambiare due parole in compagnia.
Dietro a Piazza Grande è tutto un fiorire di deliziosi localini dove prendere l’aperitivo accompagnato da stuzzichini locali a base di salumi, formaggi e focacce. Nessuno, e dico nessuno degli abitanti, si preoccupa del proprio livello di colesterolo LDL (quello cattivo, per intenderci!)
A Bologna piace mangiare, non ne fa mistero. La media della popolazione è più in carne rispetto all’estremo nord est.
Non credo che gli abitanti siano particolarmente presi dal fuoco sacro dello sport, mi sembrano troppo rilassati e paciosi per essere divorati dal demone della performance agonistica.
Bologna non puzza affatto di smog e questo pare molto positivo. La nebbia, ho avuto la fortuna di non incontrarla mai, sono donna di bora e di vento e quella cappa lattiginosa davanti agli occhi mi crea senso di oppressione.
Ci voglio tornare ancora, perchè amo il particolare accento arrotondato che mi mette di buonumore.
E poi, voglio gustarmi tutti i profumi e i sapori della terra d’Emilia, nascosti nel sontuoso bouquet di un Sangiovese superiore.
Pimpra (l’epicurea)