Per farmi meno male, provare più lieve fastidio, forse, al mattino, farei bene a perdere la recente sana abitudine di ascoltare i giornali radio.
Sì perchè a sentire le cialtronerie che ci raccontano, e i giornalisti, in questo, fanno solo il loro dovere, mi viene una gran voglia di spaccare tutto!
E non è, di sicuro, cosa buona e giusta…
Io non so voi, ma più cerco di informarmi, più mi parte l’embolo di incazzatura come poche volte nella vita…
Ho sempre detestato la politica, ne sono sempre stata alla larga perchè, sin dalla giovane età, vedevo che i massimi sistemi ideologici/morali/pragmatici/ideali ecc ecc venivano malamente distorti da coloro che, il potere, lo avevano in mano. Di lì la scelta di “stare fuori” che sicuramente non fa di me un buon esempio civico, ma tant’è.
Si parla tanto di Bersani e di quanto è stato coglione nella sua campagna elettorale che non ha capito affatto dove e come si fa comunicazione politica. Aveva in casa un cavallo di razza, il giovane Renzi, che non solo ha la faccia “giusta” ma un cervello che funziona molto bene. Perchè il ragazzo sa come si muove la massa, dove prende le informazioni, come le maneggia… insomma Renzi è uno moderno, uno che vive il suo tempo.
Mi fa immensamente arrabbiare che il Bersani non si sia messo da parte, che non vuol dire rinunciare a fare politica attiva, giammai!, significa semplicemente saper guardare il mondo con occhi che lo vedono.
Bersani è uno dei tanti “padri” della politica italiana, detentori della saggezza diacronica, patrimonio utilie e necessario ma non sufficiente. Non si vince se non ci si batte e bisogna battersi bene, con le armi giuste per la particolare battaglia.
Mi spiace che i “padri” non scelgano con onore e sentimento di considerazione di passare il testimone ai loro figli, cresciuti grazie al loro esempio ma diversi, perchè più giovani e corrispondenti, nei modi e nel pensiero, al tempo moderno.
Anche chi racconta a se stesso di volere il bene del Paese e dei cittadini è – come TUTTI gli altri- attaccato con il mastice alla sua poltrona e al suo prestigio manifesto.
E con questa triste considerazione d’ora in poi, al mattino, al posto delle parole querule dei politici di noialtri, ascolterò della buona musica…
Evviva l’Italia.
Pimpra
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.