
Settembre ha almeno tre facce: le ferie tardive, l’autunno astronomico e metereologico e la Colegiala.
Vero che in giro per l’Europa ci sono millemila maratone ma la Colegiala è sicuramente unica nel suo genere.
Ho perso il conto delle edizioni a cui ho partecipato, come se, entrata all’asilo ora fossi una studentessa dell’università, il tempo passa, si vede sui volti e sui corpi, ma la Colegiala resta fedele a se stessa, eternamente giovane, fresca come una Dorian Grey dei tempi moderni.
La formula è magica, un combinato disposto di location, la colonia estiva della Fiat degli anni ’30 del secolo scorso, il mare che ne lambisce il perimetro, il baretto sulla spiaggia che inizi con il caffè e concludi la mattinata a prosecchi, e una pista da ballo di ampio respiro dove scatenare la passione tanguera senza freni.
Ogni volta che scendo dalla macchina e mi avvio al desk di accoglienza, rido, mi entra una gioia puerile quando mi trovo laggiù. Sono iniziate le vacanze, il pigiama party di tre giorni con gli amici (pigiama? ma quale pigiama che si dorme una manciata di ore per notte!), un’allegria istintiva che benedice di sé tutti i pervenuti.
Colegiala è anche la preparazione del look per il sabato sera, perchè – diamine! c’è la festa a tema e che vuoi essere il solo che non si traveste? Ogni anno una sfida di creatività che produce gli outfit più divertenti che abbia mai visto. Quest’anno Dirty Dancing ci ha trovati un po’ tutti spaesati che gli abiti del film non erano ancora perfettamente connotati di un’epoca.
Il programma, come una vera colonia estiva, offre numerose attività collaterali di intrattenimento (lezioni di pilates, streching, folklore argentino), come se ballare non ci fosse sufficiente. Ho visto che nel complesso residenziale c’è una bella piscina e non ho mai letto di lezioni di nuoto… si potrebbe rimediare per la prossima edizione.
La musica è il filo rosso che lega i momenti di ballo con selezioni di alto livello, il buffet con le merendine di frutta, banane a go go e assaggi vari di prelibatezze “made in Italy” che pure a noi italiani fanno scendere l’acquolina in bocca.
Alla Colegiala torniamo giovani e spensierati, peccato che dura solo lo spazio di un weekend e poi si torna nella routnaria e rutilante vita di tutti i giorni che, a volte, prova a cancellarci quel radioso sorriso.
Prepariamoci per la #10 edizione sono certa che saprà stupirci più che mai!
Grazie al dream team dei Colegiali che non sbaglia mai un colpo, questa edizione, per me, una delle migliori!
Pimpra


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