Ci siamo, come ogni anno siamo arrivati in prossimità della data fatidica, il Natale.
Come ogni anno, da che sono diventata una signora “attempata”, la festa mi scivola di dosso. In una parola, potessi prendere un aereo ed andare da qualche parte e rientrare a gennaio… lo farei subito.
Ma non posso. Maledetti soldi che mancano sempre e poi…
Beh, una famiglia ce l’ho anche io, che vi credete!, ed è solo per loro e per la piccola nipotina che indosserò la maschera della gioia che, sarebbe bello, fosse sincera e non di sola facciata.
Poi, in realtà, grazie a mia madre, mio fratello e alla SUA famiglia, mi sento sempre molto bene, ed il sorriso compare sincero e così la felicità.
Sono questi 30 giorni che mi separano ad essere pruriginosi e a crearmi un singolare fastidio.Ma, procediamo con ordine.
Aborro le vetrine dei negozi, infarcite dei più terrificanti gadget kitsh, espressamente creati per l’occasione.
Le infinite liste di regali e regalini che “bisogna” o “bisognerebbe” fare, per lo spreco di energia mentale nel farsi venire un’idea almeno decente, per l’inutilità di offrire un dono a persone che, francamente, non toccano alcuna corda del proprio cuore.
“S’ha da magnà”. Non capisco l’imperativo morale di doversi ingozzare, il cenone della vigilia, il pranzo di Natale e Santo Stefano e lo zio Pino…
Vogliamo parlare del quantitativo industriale di dolci di cui, tutti, saremo circondati? E che fai, resisti sempre alla tentazione? Ovviamente no, e via nel cesso tutti gli sforzi fatti in palestra per mantenere il tuo corpo di una taglia decente.
Ma il Natale non è questo.
E io non voglio passare per un’anima insensibile e arida. L’immagine che ne ho sarà di una bella cena nella nuova casa di mio fratello, ancora spoglia di mobili, con la gioia di fare ognuno qualcosa, di godere della reciproca compagnia mangiando qualcosa di buono ma senza distruggersi. Le carte colorate dei regali che riceverà la nipotina, il Natale è la festa di bambini!, che scarterà felice e noi con lei condividendo la sua allegria.
Allora mi sto preparando a questo, pensando ai dolcetti che farò per i miei amici del cuore, ai brindisi, alle cene per festeggiare le feste imminenti e penserò alle persone, al mistero buffo che alberga in ognuno di noi, e a come sono felice di averle nella mia vita.
Rimbocchiamoci le maniche, 30 giorni passano in un lampo!
Pimpra
IMAGE CREDIT DA QUI
Dave Brick Pinza
/ 25 novembre 2015Pimpretta cara, per te primo Natale senza la tua micia, io il mio primo senza la mia famiglia, lontano da casa. L’anno scorso e’ stato il primo senza mia madre, quest’anno lo passero’ lontano da mio figlio, mio padre e il resto della famiglia che mi ha accompaganto in questi ultimi 22 anni. Cosi’ ho deciso, cosi’ mi è stato quasi imposto.
Fortunatamente sono stato ben accolto da una nuova famiglia a 600 chilometri da casa, e adesso li’ mi sento ancora a casa.
Sara’ un Natale di rinascite.
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PIMPRA
/ 25 novembre 2015Carissimo Pinza, che male mi fa leggere di questo Natale senza i tuoi affetti più cari… sono felice che, come dici tu, ogni cambiamento presuppone una rinascita, così sarà per te, per me e per un numero grandissimo di persone.
Teniamo aperto il cuore e imapriamo a godere di ogni più piccola scintilla di luce che la vita sa regalarci, solo così riusciremo a mantenere vivo il sorriso dentro di noi…
Un grandissimo abbraccio!
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Fedifrago ®
/ 25 novembre 2015Vedo che siamo sempre in più ad essere insofferenti verso questo tipo di Natale.
Sono passati molti anni da quelli della mia gioventù, che passavo spesso lì in zona, con le passeggiate in riva al mare (o sulla Rilke) con l’aria tersa dal vento che faceva percepire tutti gli odori salmastri e del sottobosco; non ho più quello spirito e molte delle persone non ci sono più (per vari motivi)
….anche qui molte persone non ci sono più, ed anche io vorrei partire; non necessariamente verso paesi lontani, mi basterebbe anche passeggiare per le vie di Trieste, alla ricerca di quel ragazzo di molti anni fa
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PIMPRA
/ 25 novembre 2015Caro Fedifrago ti capisco perfettamente… Quanta malinconia… Il ragazzo che eri è sempre dentro di te… Non dimenticarlo…
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Fedifrago ®
/ 25 novembre 2015No, non c’è più, ha lasciato il posto ad un uomo che non mi dispiace affatto. Però l’uomo ha acquisito molte cose e nuove consapevolezze a discapito di quella freschezza e della capacità di incantarsi che si sono molto affievolite.
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PIMPRA
/ 25 novembre 2015Capisco però almeno sulla “capacità di incantarsi” ci puoi lavorare;-)
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