Scansioni temporali sicure e lente modellano i singoli momenti della mia giornata.
Il caffè delle 9.30, il pranzo alla stessa ora da oramai più di dieci anni, la boccata d’aria ad ossigenare il cuore e la mente.
Scivolo dalla gabbietta e m’infilo in un altro impegno, in un altro rito della mia giornata.
Momenti scanditi, come il rintocco delle ore, come il respiro di una pausa tra due note.
Capita che la vita sia cucita addosso come un abito, non sempre della misura giusta o del colore preferito. Ma a tutto ci si abitua, magari anche a ciò che non va.
Ticchettio.
Soste e riprese.
Battiti di ciglia a guardare il cielo, non sempre stellato, ma sempre su di me.
E niente, oggi va così…
Pimpra
Foto mia.
Fedifrago ®
/ 21 aprile 2016Non ho ritmi e tempi costanti da moltissimi anni, oramai. E non so dirti se sia meglio o no, più vario certo ma spesso anche meno rassicurante; ho lasciato volontariamente una vita incanalata entro binari da cui non potevo scartare, e a volte mi piacerebbe avere qualche costante ma poi mi passa presto 😉
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PIMPRA
/ 21 aprile 2016Ma hai fatto benissimo! Diciamo che i miei binari fissi, se lavoro in ufficio, sono scanditi per metà giornata, poi, il resto – fortunatamente – è sempre molto vario. Altrimenti mi sarei già sparata con il revolver!!!! 😉
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