Nella mia vita di donna, chi mi conosce lo sa, non ho avuto la possibilità di diventare madre.
Nonostante questo, la mia vita è ricca, davvero molto ricca, di persone che mi stanno vicino, di quella “vicinanza” che apprezzo molto: non necessariamente fisica.
Attingo a piene mani dagli scambi virtuali con gli amici, con i quali spesso accade, ci si incontri di persona.
E sono sempre belle gioie, arricchimenti inaspettati di cui sono sempre grata.
Un giorno lontano di 16 anni fa, però, la mia vita ha aggiunto un affetto enorme, una presenza delicata e importante, indipendente e amica. La mia gatta Pimpra, colei che ha dato il nome a questa casa virtuale.
Devo dire che mi è stata donata dal marito dell’epoca che ringrazio ancora, per il più bel regalo mai ricevuto..
Non voglio sbrodolarmi in lungaggini sul mio rapporto con la pelosa quadrupede, perchè chi ama gli animali e ne possiede, lo sa benissimo. Si creano rapporti specialissimi, unici, con ogni bestiola entri in famiglia. Proprio “in famiglia”, come membro effettivo.
La mia vita non è mai solitaria perchè in casa c’è sempre Lei: che mi aspetta, mi sveglia al mattino, mi viene dietro quando ne ha voglia e mi fa le sue preziosissime quanto rare coccole.
Viviamo un rapporto perfetto, nella reciproca stima, nella reciproca libertà, nella reciproca indipendenza. Non potevo chiedere gatto migliore.
Il tempo passa e si invecchia insieme, nella consapevolezza che i nostri amici pelosi hanno una linea del tempo più corta della nostra… ma, quando ci stai insieme e ti vuoi quel bene specialissimo che ti lega al tuo animale del cuore, fai finta di non vedere, non ne tieni conto perchè l’amore che hai è più grande e vi riempie.
Ma arriva il giorno in cui, maledizione!, il tuo peloso non sta benissimo e, si spera sempre per il bene, deve affrontare una malattia o un grave disagio fisico. E’ normale, è natura.
Ecco che, da donna, ho provato tutte le sfumature di dolore e preoccupazione di una madre, di una madre vera. Certo, la razionalità, a noi “mamme di pelosi”, offre delle vie di fuga che le mamme dei bambini veri non si possono permettere ed è una grande differenza… eppure…
La mia amatissima Pimpra mi sta ricordando che la vita e la morte sono delimitati da una linea sottile e che, se è giunto il tempo, chi resta deve “lasciare andare”. Non si deve permanere nell’egoismo di voler accanto a sè gli esseri che ci sono più cari, per sempre. Perchè, in questa dimensione, non è possibile.
Ecco che, nell’amore più grande che rivolgo al mio amatissimo animale, una parte del mio cuore, si sta preparando a lasciarla. Non subito, non adesso. Ma faccio i conti con il tempo che passa e con l’ineluttabilità del trapasso.
E ringrazio sempre il giorno in cui, quel piccolo batuffolo di peli biondi, ha varcato la soglia di casa entrando per sempre nella mia vita e nel mio cuore…
Pimpra(la mamma)
Teacher
/ 22 luglio 2015Sono il papà di Rombo.. mi ha fatto emozionare. Bellissime parole. Grazie
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PIMPRA
/ 22 luglio 2015❤
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Fedifrago ®
/ 22 luglio 2015Ne ho avuti due, maschio e femmina contemporaneamente. Dopo un lungo periodo di “affido” hanno passato gli ultimi due o tre anni con la mia ex moglie (la prima), che ha dovuto lasciarli andare entrambi a poca distanza uno dall’altro. Da qualche parte conservo ancora un commovente sms scrittomi “dal maschio” per salutarmi….
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PIMPRA
/ 22 luglio 2015❤ dai che sono particolarmente sensibile. …
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