Al rientro da una serata piacevole e divertita, scoppia l’inferno. Improvvisamente. La macchina in cui mi trovo azzarda manovre alla Stursky e Hutch, affianca la Mercedes e giù un fiume di male parole.
Per me è come risvegliarmi dalla siesta pomeridiana, mi torvo catapultata sul palcoscenico di una recita alla quale non farei nemmeno da spettatore, figuriamoci il protagonista…
La bufera passa, si ritrova la strada di casa. Perchè, chiedo, tanto ardore aggressivo?
Mi investe una valanga di insulti, un treno carico di tutte le frustrazioni accumulate in anni e anni…
Continuo a non capire, sono un pò tonta (non è una novità …), la verità all’improvviso fa mostra di sè, sfacciata, arrogante come quelle donne che ti mostrano le tette dalle copertine dei giornaletti per soli uomini. Adesso è tutto chiaro. La battaglia testosteronica che si combatte all’interno ha segnato una vittoria.
Devo prepararmi a condividere l’altra parte del cielo con "nonimportachi", purchè lo faccia liberare dal fiume sacro dell’ormone che imperversa.
Testosterone di qua, pace dei sensi di là.
Come fare? Arrendersi o iniziare la guerra a colpi di giarrettiera e autoreggenti?
Aspetto i vostri suggerimenti.
Pimpra
Tereza e Tomas
/ 12 luglio 2006Vai con le autoreggenti!!!!!
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PImpra
/ 13 luglio 2006… credo che le guerre a colpi di autoreggenti porterebbero la pace nel mondo! 😉
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