Bisogna riconoscerlo, una giornata di temporali violenti (ho scritto UNA!), uno Sturm und Drang metereologico, d’estate ci sta.
Assale una malinconia sottile e velata, mentre lo sguardo illanguidisce per un istante al ticchettio violento della pioggia sui vetri, quando sei preso a guardare gli altri che, fuori, vengono investiti da un muro d’acqua…
La pioggia esalta il profumo marcio del mare, ne sbiadisce i colori, rende l’atmosfera piatta, calma e – incredibilmente- silenziosa.
Mentre mi aggiravo sul mio molo preferito a fare foto, incontro dei gabbiani che mi guardano incuriositi.
Sono giovani, non hanno ancora smesso il piumaggio da cuccioli e, floridi nella loro livrea beige, mi accompagnano – camminando – su Molo Audace.
Cerco di spaventarli un po’ per farli volare, le foto in volo sono sempre molto evocative, invece, che fanno questi gabbiani inurbati? si mettono a camminare veloci.
E io, veloce li seguo. E ci inseguiamo lungo il molo, mentre il mio collega, basito, cerca di farmi ritornare in me.
Niente da fare. I gabbiani del nuovo millennio preferiscono correre una maratona su terra, invece di scegliere le vie libere del cielo, sgambettano veloci piuttosto che aprire le ali.
E io continuavo a corrergli dietro e loro a scappare… ed è stata una pausa pranzo umida, ma molto, molto divertente…
E, la foto che ho fatto, mi piace assai… 😉
Pimpra
IMAGE CREDIT: PIMPRA_TS
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