Ogni momento è buono per farsi qualche domanda di quelle giuste e, possibilmente, trovare una risposta che soddisfi.
A pranzo, tra il conteggio kilometrico per raggiungere la prossima milonga e la domanda inquietante sul meteo previsto, è partita come un siluro la “domanda trivella”.
Mai sentito parlarne? Probabile…
Dicesi “domanda trivella” quella che ti fai (o che ti pongono) capace di entrare dritta nel testone e rimanerci fino a che, nel processo sublime del mumblemumble quotidiano, non arriva alla risposta che cercava.
Una classica del genere è “Ma tu, che cosa desideri per te?” che, tradotta, potrebbe suonare come un “cosa cerchi, come immagini la tua vita”?
A questa annosa questione, una volta arrivati al nucleo caldo della risposta che cercavamo, dobbiamo rispondere convinti (a noi stessi, non serve fare outing con gli altri) per almeno tre volte con un convinto “Sì, è questo che desidero per me”.
Allora saremo arrivati da qualche parte, almeno dentro al fumetto, appena abbozzato della nostra vita, “mi piacerebbe disegnarci un albero, su questo foglio bianco” potrebbe essere il seguito.
Compito per casa: porsi la damanda trivella e cercare la risposta.
Non è detto che tutte le trivelle riescano con il buco ma voi insistete, le grandi verità vanno conquistate giorno per giorno.
Lunedì, vi interrogo! 🙂
Pimpra
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.