LA MIA FETTA DI SACHER

La voglio, voglio la  mia fetta speciale di sacher.

Voglio il dolce.

Voglio la sorpresa di scoprire come sarà la marmellata al suo interno.

La glassa di cioccolato si frantuma sotto i denti emanando un godurioso piacere.

Voglio il mio “pacco dono”, voglio la mia sorpresa.

Invece niente. Ci sono giornate in cui ti vien giù tutto in testa e di solito è un sapore amaro.

Mi consolerò immaginando che tutto dovesse andare come lo avevo pensato. Anche se so perfettamente che così non è.

Tanto meglio. La mia sacher fantasticata, almeno, non mi farà ingrassare…

Amici Cari, sono un po’ stufa, oramai, di questa siberiana perturbazione. Ho finito la lista di cose da raccontarmi per non mettere su il muso. E voi?

Buona continuazione di giornata!

Pimpra

SFIDA ADOLESCENZIALE

Parlare ancora di meteo, dopo tutto quello che ci raccontano i telegiornali, non ha alcun senso. Quindi vi racconterò di come si possa convertire una situazione climatica sfavorevole, in un divertente gioco adolescenziale.

Qui a Trieste, spira, da giorni, un vento di bora pazzescamente teso (130- 140 km orari di raffica) sicchè la vita quotidiana diventa difficile da gestire. Non si può andare in scooter, o, meglio, si può, ma a proprio rischio e pericolo, non si possono stendere i panni, bisogna vestirsi “tecnici” perchè il vento si insinua in ogni dove. In una parola, una discreta rottura di scatole, per non parlare della temperatura siberiana, sotto zero di quasi 5 gradi, ma perceptiti almeno 10 di meno causa l’amata bora.

I triestini “gagliardi”, che vogliono far vedere al mondo il loro disprezzo per il pericolo, amano affrontare la forza degli elementi sulla cima del molo audace, più in cima possibile. Perchè? Presto detto: il mare, in queste condizioni, ghiaccia creando un pack che rende impossibile restare in piedi, le raffiche sollevano onde che, infrangendo sul bordo del molo inondano letteralmente di spruzzi la terraferma e chi ha l’ardire di starci. Morale: se non si vola direttamente in acqua, ci si bagna come pulcini e, come minimo, si cade malamente a terra.

La sfida dei “muloni” e di alcune “mule” triestine è quella di raggiungere la cima del  molo, farsi la foto (prova inoppugnabile dell’impresa compiuta) e, possibilmente, ritornare alla base sulle proprie gambe. In secundis, cercare di evitare la broncopolmonite, tonsilliti varie, ma quelle son cazzate…

La sottoscritta, che ha felicemente superato la barriera degli anta, si sente giovane e frizante come il vento di casa sua e ha deciso di cimentarsi nell’impresa. Ce l’ha fatta, autoscatto compreso, anche se, in verità, non ha raggiunto l’estremità del molo (ma con gli stivali di cuoio e abiti da ufficio, era onestamente una straordinaria cazzata provarci),

Tutto questo per dire che, nella vita, ci si può divertire anche con molto poco. Ci si può sentire giovani, giocando come fanno i ragazzi. Ci si può sfidare per vedere di mettere alla prova le inibizioni, le paure, la poca volontà di “muovere il sedere” per fare qualcosa di diverso.

Ecco, i miei 20 minuti di gloria personale me li sono proprio goduti ieri pomeriggio. Oggi posso coccolarmi sotto la calda copertina e sorridere tra me e me! 🙂

Amici Cari, Buon fine settimana a voi tutti!

Pimpra

PS: I triestini, notoriamente goliardici, hanno pensato anche ai nuovi residenti e ai turisti, leggete le istruzioni in caso di bora forte. Fonte: https://www.facebook.com/RegataBarcolana

fonte: https://www.facebook.com/RegataBarcolana

ANCORA “EN PLEIN AIR”!

Niente da fare, la maledizione della mutanda o di non so che altro, continua, fatto si è che, quando vado da ogni sorta di terapista, medico, mago o stregone che sia… il mio sedere, durante la visita o il trattamento… esce allo scoperto!!! 😮

Complice un mal di schiena di quelli veramente tremendi, ho telefonato “d’urgenza” allo sciamano che a dicembre mi aveva messo a posto. Gentile, mi convoca nel primo pomeriggio.

Mi scapicollo a casa: tuta, leggins e, sotto sotto il paio delle più coprenti, ascellari, “contro_ogni_tentazione”, mutande da dottore.

Arrivo puntuale e, immaginando la faccia triste dello sciamano alla scoperta del lato b completamente blindato allo sguardo, mi viene quasi da ridere! “Stavolta non mi freghi” penso tra me e me.

Il trattamento inizia e resto sempre stupefatta dalla disciplina dello shiatsu e dalla devastante potenza delle dita dello sciamano che, tocca qua, tocca là, mi fa, il più delle volte, gemere di dolore.

Da supina a prona per arrivare al focolaio del dolore articolare, la schiena maledetta che mi regala stilettate di male fisico. Inizia ad avvicinarsi al bersaglio, centimetro dopo centimetro fino a scendere in direzione dei lombari e giù, sempre più giù…

Ed ecco che il miracolo si avvera nuovamente, come la liquefazione del sangue di San Gennaro, una chiappa salta fuori dal mutandone della nonna. Percepisco chiaramente le mani che pigiano, strizzano, pizzichettano la rotondità che fa bella mostra di sè che, se avessi indossato il perizoma, lo spettacolo sarebbe stato lo stesso ma io sarei stata almeno più comoda. Imbarazzatissima ma comoda!!!  Mezzo metro di tessuto elastico che, causa lo spostamento dalla sede naturale – la chiappa – viene forzatamente condotto dall’altra parte, stropicciandosi in malo modo e inavvertitamente andando a finire … non vi dico dove!!!

Al solito ero pancia sotto e il rossore delle gote non si vedeva mentre lo stregone, con energia maschia, impastava a tutta forza il mio sedere.

Niente da fare, non riesco a restare vestita. Tant’è.

Almeno adesso, però, il dolore è passato. Per come mi sento meglio ora, lo show della chiappa al vento, valeva la pena!

Amici Cari, un sorriso a voi tutti augurandovi di trascorrrere un sereno fine settimana!

Pimpra

DIMMI QUANTE VOLTE FAI SESSO, TI DIRO’ CHI SEI

Volgendo lo sguardo intorno  mi rendo conto di stare dentro a un periodo di clamorosi, grandissimi, cambiamenti.

Tristissime notizie di amici che sono volati via, lasciando un enorme vuoto, altri che devono affrontare prove molto dure, in alcuni casi, battaglie per la vita. Energia fortissima e non sempre positiva. Ma, tant’è, non possiamo cambiare la situazione, solo cercare di viverla al meglio, al meglio di cui siamo capaci…

In tutto questo bailamme di vita vera ci sono loro- i personaggi inutili- che popolano i media di massa, lasciandovi loro tracce, tante piccole cacchine…

E’ di pochi giorni fa l’esternazione di una starlettina assolutamente inutile che ha voluto renderci partecipi delle sue ripetute (almeno 10) sedute orgasmiche alla settimana. Dichiarazioni che hanno acceso, è il caso di dirlo, la voglia ad altre vipponzelle nostrane che hanno tenuto a dichiarare che l’amato consorte è il loro “Rocco Siffredi”, lasciando aperte le fantasie più spinte sul buon uomo.

Si sa, la corsa al gossip più inutile è aperta ed è di oggi una nuova sparata di una ancor più inutile donnicciola dello spettacolo che dichiara -fiera- i suoi 5 orgasmi giornalieri, anche se non sempre raggiunti con suo interesse ma per felicitare il compagno “maschio_maschio” del sud che va sempre compiaciuto.

Inutile dire che metterei codeste ragazzotte direttamente a grigliare nel microonde per la loro stupidità, ma, altresì, mi è scappato di fare un veloce calcolo per vedere se “sono in media pure io”! 😀

… E voi, Amici e Amiche, vi sentite “al passo con i tempi”? Ovvero, performate il giusto??? Poichè “DIMMI QUANTE VOLTE FAI SESSO E TI DIRO’ CHI SEI”!

Un sorriso benevolo a voi tutti!

Pimpra

REGINA DEGLI ECCESSI

In ufficio ci si dimentica di bere. E’ un fatto. Si sta per troppo tempo seduti. Magari capita di mettere in bocca gommose e morbide. Tutte azioni e inazioni che giocano contro l’equilibrio psicofisico e favoriscono la recidiva di cellulite.

E’ gennaio, il tempo atmosferico fa intuire una svestizione piuttosto rapida. Quindi è necessario prendere in mano la situazione e decidersi a cambiare stile di vita.

Si inizia dalla bottiglia. Quella dell’acqua, tristemente! 🙂

Arrivata in gabbietta, per prima cosa ho dato 5 o 6 potenti risucchi alla bottiglia che, costante, mi aspetta ogni giorno sulla scrivania. Aspetta che io appoggi le labbra sul suo collo e mi disseti del suo limpido fluido.

Ma io d’inverno non ho quasi mai sete, sicchè per avvicinarmi devo fare un atto di volontà che a volte mi costa davvero fatica.

Ebbene non contenta della prima ingestione ho proceduto con una certa costanza nel corso della mattiata fino al momento in cui… è successo qualcosa e per 3 ore di fila, e non sto esagerando, non ho smesso di fare “plin plin”!

Un lavoro. Appena riprendevo posto, uno stimolo lontano ma già ben percepibile si affacciava nel basso ventre per costringermi a riprendere l’andirivieni tra me e la toilette.

Esausta, perchè non solo ci si libera dalle tossine (EVVIVA) ma si perdono anche molti sali e la pressione scende, mi sono chiesta perchè non sono capace di trovare una via di mezzo, un sano equilibrio nelle cose.

E’ come se, come al solito, volessi tutto e subito, costi quel che costi.

Adesso, felice della mia incipiente cistite (credo che i reni siano molto incazzati con me per l’iper lavoro a cui oggi sono stati costretti), mi precipito in palestra che, gli altri liquidi, provo a farli uscire sudando! 🙂

Amici Cari, buona serata!

Pimpra

… ROTOLANDO…

Con un sorriso sornione sotto il baffetto curato il testosteronico titolare della palestra mi augura buon anno chiedendomi “Allora te ga magnà patatine”, inutile negarlo, il primo istinto sarebbe stato quello di nascondere cosciotti e sederone dentro un sacco di juta (che non disponevo al momento)  – mentre la mente urlava “si vede già così tantoooooo?!!!” –  invece, signorilmente m’è uscita una decorosa risposta “il giusto!”

Mi avvio all’amato tapis roulant che, stranamente, era libero e programmo a 35′ la prima fatica del nuovo anno.

20′ di corsa leggera, 15′ di camminata in salita a passo da palpitazioni.

Mi aspetto la più cosmica delle sudate che purtroppo non arriva così abbondante come sperato, perchè, se non ti alleni da 3 settimane (!!!) i pori si chiudono e il tuo corpicino adorato decide che le tossine sono un bene prezioso e non te le vuol lasciare andare.

Il kg e mezzo, dono di libagioni inutili, è ben presente sul coscio e impedisce la fluidità della corsa. Me ne frego e, consapevole di dover iniziare i giochi sportivi con moderazione (non ho più l’età, devo ricordarlo), martello con falcata pesante la ruota di gomma che scorre sotto ai miei piedi, ipod a palla e fiatone che si fa sentire sempre più intenso.

Sotto di me, pulzelline di 20 anni, rimaste fighe e magre anche dopo le feste (le maledette!!!), ad un certo punto volgono lo sguardo verso l’alto, verso di me. Abbasso la mia musica e mi rendo finalmente  conto del rumore che faccio.

Imbarazzo. Vergogna. Culone. Gambotte. Imprecazioni interiori. Devo perdere 3 kg. Oddio mi sembra un’impresa titanica. Ma che mi frega, mi piace fare sport… In tutto questo delirio mentale, per rendermi ancora più appetibile agli occhi dei frequentatori dell’ameno luogo, ho iniziato (finalmente) a sudare come un maiale dentro al grill.

E sudavo e sbuffavo e facevo una fatica schifosa.

Morale: -1 kg dal  mattino

Morale 2: la pizza gustata a quattro palmenti per premiarmi delle fatiche ha prodotto un bel +1, 3 dal peso del dopo palestra.

Morale 3: oggi sono più grassa di 0.500 gr rispetto a ieri, prima dello sport.

Epperò, come si dice dalle mie parti “MAI MOLAR” e con questo spirito… tiriamo avanti!

Amici Cari, buona serata!

Pimpr(ott)a


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BUONI PROPOSITI

Bypassate anche queste feste eccoci a progettare l’anno nuovo visualizzando COME vorremmo essere, COSA vorremmo fare, DOVE vorremmo andare, ecc ecc.

La zavorra rimasta appiccicata dopo le libagioni, confesso, è tutta a carico mio, nel senso che, le cene natalizie sono state decisamente esaltanti ma non particolarmente caloriche, idem dicasi per il “cenone” di capodanno che è stato senza dubbio  piacevole ma non esageratamente calorico.

Il problema della perdita di  definizione del bicipite femorale, dell’interno coscia è solo determinata dalla protratta inattività fisica. Ma oggi si riprende, delicatamente, che sono distrutta alla sola idea.

In fondo, per stare bene, poche sono le regole da seguire: la prima e la più importante è VOLERSI BENE. Perchè se scatta la presa di cura del proprio sè, fisico e animistico, per forza si sceglie la strada più giusta, si abbandonano i corteggiamenti delle “gommose e morbide”, si limita lo stress e si dorme di più.

Impresa non facile quando il declino si manifesta in tutta la sua arrogante forza e  non puoi fare a meno di accorgertene. Gli anni passano, il baratro dentro gli “anta” è sempre più “intenso” e non ti senti sempre così giovane…

Bando ai piagnistei, qui si reagisce. Darsi una regola, questo è l’inizio. Seguire la regola, questa è la sfida.

Obiettivi realistici, tempi di raggiungimento accettabili e, voilà, il più è fatto…

E poi, farsi coccolare, bere a piene mani dall’amore, sorridere  e ridere in compagnia, dormire abbracciati, fare le carezze al gatto mentre lo si guarda negli occhi, letture di qualità, musica che accarezzi l’anima riempendola di note e, iniziare a risparmiare, riempire il salvadanaio di euro che verranno utilizzati per qualcosa che vale VERAMENTE la pena di fare, di acquistare…

Oggi è il 3 gennaio che i buoni propositi abbiano inizio… intanto a pranzo non ho mangiato carboidrati! 🙂

Amici Cari, buona continuazione di giornata!

Pimpra


Statistiche

LO SCIAMANO, LA PIMPRA E IL SUO B SIDE…

E per concludere in bellezza una giornata non iniziata nel migliore dei modi, alle 16 appuntamento con il nuovo sciamano di turno per dare una sistemata allo sciatico molto fastidioso.

Mi organizzo, portando meco leggins e “mutande da dottore” (chi mi segue dal blog precedente, sa che, quando vado dal medico per curare le tonsille, non so nemmeno io come, ma mi ritrovo regolarmente con il sedere en plein air e le chiappe che, dal ridotto perizoma, fanno “ciao ciao” al dottore!!!) ,perchè lo sciatico dalla schiena si dirige verso il basso ed è meglio essere preparata ai palpeggiamenti “in zona cesarini” .

Arrivo puntuale e lo sciamano mi accoglie, al solito è un uomo piccolo di statura, con piedi straordiariamente miniaturizzati. Mi chiede subito se sono “preparata”, lo guardo incuriosita e lui si accerta se ho pantaloni e maglietta. Mi rassereno, e rispondo che, sì, sono attrezzata. “Bene, si puà cambiare”, esce dalla stanza mentre mi preparo.

Distesa sul fouton spiego che ho male alla schiena, le ernie lombari urano vendetta, la spaccata mi riesce a costo di grande sofferenza e che, in generale mi sento molto indurita, come legata.

Inizia a trattarmi l’addome, con palpeggiamenti e movimenti che trovo estremamente piacevoli. Non faccio domande, anche perchè non so nulla della tecnica che adotterà, mi è stato caldamente consigliato da una amica di mia madre con molti problemi, quindi, mi fido.

Le mani corrono su e giù per il corpo, finchè una pressione in un punto x per poco non mi fa balzare in piedi dal dolore.    Tecnica Shiatzu, in quel momento, blocchi energetici…

Il lavoro continua, a momenti anche molto piacevole, poi mi giro a pancia in giù.

E qui comincia l’avventura. Chi ha sperimentato i massaggi, specie se a tecnica mista ed è una persona che accetta il contatto, sa che, ad un certo momento, il corpo si rilassa, l’energia – finalmente – scorre e molte “inibizioni” cadono. Ecco, in questo momento, non so il perchè, dopo il trattamento alla colonna vertebrale, i miei leggins, fino a quel momento ben issati sul mio corpo, hanno iniziato piano piano a scendere, le mani a farsi sempre più sentire e le chiappe a far capolino… Al momento mi sono detta “abbasserà un po’  l’orlo dei pantaloncini per lavorare meglio” ma quando me li sono sentiti a metà coscia, confesso che l’imbarazzo è stato notevole!!!

Perchè, ovviamente, quando mi sono cambiata, sapendo di restare vestita, non ho pensato di indossare le “mutande del dottore” e quindi lascio all’immaginazione quello che è successo poi…

La seduta sciamanica doveva durare 1 ora, cos’ mi era stato annunciato dall’amica, ebbene, il mio trattamento è durato la bellezza di 120 minuti.

… Alla fine: lo sciamano si sarà lustrato gli occhi e… pazienza, la Pimpra in compenso non ha più mal di schiena! 🙂

Ah… a pancia in giù… le rughe non si notano! ;-D

Amici Cari, non perdiamo il sorriso! MAI!

BUONA SERATA!

Pimpra

Dialogo con il mio sedere- V°

Per sorridere tanticchia:

http://pimpra.splinder.com/post/10052831#comment

Pimpra

Dialogo con il mio sedere

io: "Lo so che non sei timido e ti piace prendermi in giro mostrandoti nei jeans, ma … cerca di capire… ti apprezzerei di più se fossi più discreto…"

lui: "Perchè mi vuoi far vivere in isolamento, nascosto sotto maglioni, magliette foulard… lì sotto fa caldo, c’è troppo buio e mi sento solo!"

io: "Vabbè, però dai, mi metti in imbarazzo… intorno gli altri sono più piccoli, insomma passano inosservati mentre tu…"

lui "io cosa???? ma ti rendi conto del mostro che saresti se con quelle spalle da nuotatrice, non ricevessi un aiuto armonico dalle retrovie??? Una pera orrenda e deforme! Altrochè!"

io "vabbè, forse hai ragione, ma … per favore … un pò di discrezione!"

lui " discrezione? sei sicura di volerla? Bene, mi ammoscerò, mi sgonfierò fino a diventare l’ombra di un  palloncino bucato… ti voglio vedere poi…, nessuno mi guarderà più e allora sentirai i commenti!!!"

io " non mi minacciare, dai.. beh, sì, forse hai ragione… okkei, ti lascio in pace"

MORALE: credo che il sederone… abbia ragione! o no…? 🙂

Pimpra

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