Senza dilungarmi su quale massa energetica sensibile è capace di movimentare questa danza, chi la pratica lo sa benissimo, mi piace soffermarmi sulle dinamiche tipicamente europee dell’abbraccio fatale.
Perchè fatale?
Innanzitutto il tango regala o toglie. Dona magici incontri, abbracci speciali che possono essere solo un momento e durare il tempo di una tanda o uscire dalle pareti ovattate della milonga ed entrare nella vita reale di due persone.
Il tango toglie poichè, fedele rappresentazione delle dinamiche della coppia, se questa è lì e lì per scoppiare, è l’ago sul palloncino e bumm la coppia si dissolve.
Ma non è solo questo, sarebbe troppo facile, riduttivo.
Esistono tutta una serie di dinamiche più o meno perverse che si snodano in momenti diversi: a lezione, alla pratica e in milonga.
Analizziamo il punto n. 1: la lezione
A seconda se la coppia è composta da amici o da due partner nella vita, si possono osservare movimenti energetici diversi. Il focus va sulla coppia. Se è in equilibrio, di recente costituzione, ha un livello di tango accettabile, normalmente vive il momento come una scusa in più per creare quell’armonia che regna profonda nella vita dei due innamorati. Può comunque accadere che escano già le future dinamiche della coppia che preludono a scontri piuttosto pronunciati, ma, su questo, solo il tempo dirà la sua.
Gli amici, di solito, hanno tre strade: diventano più amici, a beneficio reciproco del ballo, si innamorano o cominciano a non sopportarsi più. Anche in questo caso, il tempo darà il suo verdetto.
Punto n. 2: la pratica
La pratica è una milonga “mascherata” dove il cerimoniale di corte è molto ammorbidito, dove l’invito si può fare a voce e non è solo l’uomo ad avere questa possibilità. Ci si confronta, si “prova”, si studia insieme ma aprendo la coppia all’esterno.
MORALE: se sono amici in fase uno= nessun problema. Se sono in fase due= probabilmente balleranno insieme con poche uscite all’esterno della coppia. Se sono in fase tre= balleranno con altri e buona pace.
La coppia, invece, affornterà le dinamiche proprie della milonga e, conseguentemente, farà i conti con il demone della gelosia.
Ma che sarà mai?
Difficile dare una spiegazione logica a un fenomeno che parte tutto dalla pancia, dall’irrazionale. Da una parte, diciamocelo, abbracciare altre persone con grande enfasi e pieno godimento (del ballo, ovviamente! 🙂 ) procura al partner una sensazione di pizzicore, come un piccolo fastidio, un pruritino immediatamente silenziato ma che di fatto c’è. Annusare l’altrui collo, certo, può anche essere una sensazione spiacevole ma, diciamocelo, è un po’ come andare alla scoperta di qualcosa di nuovo.
Ora, tutto questo non sarebbe elemento sufficiente per scatenare tempestose nubi cariche di pioggia, ma – ed è qui il mistero buffo del tango – qualcosa ha alterato l’equilibrio.
Che accade? Che si balla male, perchè il corpo vive su di sè il fastidio e quindi non si lascia andare.
Il tango della fase milonga vera e propria, accende ed esalta tutto ciò che è stato detto fin qui. In milonga si va per ballare, certo, ma alla base del gioco vi è la seduzione che è stumento per farsi invitare (per le donne), istinto di caccia per gli uomini. In milonga si vive senza protezioni, la cosiddetta “lotta per la sopravvivenza” di darwiniana memoria.
Esagero? Certo, si fa per ridere, ma l’energia detonante che si può scatenare è davvero forte.
Come combattere il fenomeno gelosia?
Non ne ho idea, ovviamente.
E, sapete che c’è? Una gelosia contenuta, in limiti davvero sotto-sotto soglia fastidio, in fondo in fondo regala uno stimolo in più per mettersi in gioco, per fare meglio (dell’altro/a), per avere voglia di cercarsi ancora (come coppia).
O NO????
🙂
Pimpra



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