Credo di averlo letto da qualche parte, a inizio d’anno, quando, tra il serio e il faceto, si sbirciano le riviste o gli articoli degli oroscopi: il 2015, sarà un anno di grandi cambiamenti, di svolte.
Ridevo pensando a quante cazzate scrivono per vendere, a come sia facile fare l’aruspice moderno, cambiamento qua, novità là, preparatevi, state pronti…
I mesi passano e la vita ti resta appiccicata come farina bagnata, uguale a se stessa e piuttosto noiosa. Un giorno dopo l’altro, scivola senza emozioni, senza sussulti. Il solito, le consolidate abitudini condite di nuovi rompimenti di palle (perdonate il francesismo).
Alla faccia delle novità. E, con questa pessima attitudine, è meglio- pensi- che rimanga tutto stantio com’è, che se muta, lo fa in peggio…
Arriva, finalmente l’estate, il momento dell’anno in cui punti sul tuo cavallo vincente, spendi in una manche il denaro che hai conservato per l’occasione e… voilà, il tuo cavallo resta impigliato nella griglia, non si muove, non galoppa.
Ma che sorpresa.
Legge di Murphy, tanto ci sei abituato e, senza più un soldo, ti appresti a farti galleggiare fino all’autunno…
Invece, di punto in bianco, il tuo destriero tira su la testa, scuote la criniera e si mette a galoppare. Cazzo, quanto va veloce. Certo, gli altri hanno già finito la corsa e tu hai perso comunque, però il tuo cavallo ti sta proponendo una performance imprevista, alla quale non sei preparato.
Sticazzi se corre veloce.
E così, tra il lusco e il brusco, tutto lo scenario cambia e ti ritrovi come un fesso a fissare una linea d’orizzonte che ti è completamente nuova, estranea.
E’ così che va la vita, un’altalena tra il fango e la cenere, tra le stelle e lo champagne, tra prati e mari in tempesta…
Evviva… o sticazzi…
Pimpra
IMAGE CREDIT DA QUI
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.