Bracciate lunghe, distese sull’acqua a specchio della piscina comunale, mattino presto, forse troppo per una giornata di festa. Immagino che l’intero volume di liquido azzurrognolo rimarrà a mio uso esclusivo.
Le braccia iniziano a mulinare dolcemente, i muscoli silenziosi si nascondono sotto la pelle, a voler dichiarare il giorno di festa. Poco a poco, vasca dopo vasca, li sento con me.
Nuotare è immersione in se stessi, nelle profondità più nascoste. Nel ritmo regolare del respiro, una piccola apnea interrompe la presa d’aria tra una bracciata e l’altra lì dove si appoggiano i pensieri, alghe multiformi che compaiono dal fondo.
Una meditazione consapevole, attiva o in totale silenzio, nel vuoto. A fare compagnia solo il numero delle vasche concluse, una dopo l’altra, come un metronomo assonnato.
Sessanta minuti, non reggo di più, nè fisicamente nè mentalmente. In un guizzo sono fuori e da pesce torno anfibio più sgraziato di quando scivolo sull’acqua.
E’ ferragosto e la piscina si riempie lasciandomi basita, non sono tutti in giro a fare festa, grigliate, frizzi e lazzi. Tanti come me, in compagnia dell’acqua e delle bracciate che la fendono.
Nuotare per un’ora è pochissima cosa, ma produce una gloriosa voglia di caffè latte. Il rito è concederselo, ancora a capelli umidi, nel bar del centro cittadino.
Trieste si presenta in veste nuova, scalo turistico di grandi navi da crociera che Venezia ci ha passato. Fatico ad abituarmi alle orde di crocieristi sbarcati a caccia di souvenir, tempo contato per lo shopping, un passaggio veloce ad assaggiare qualche proposta gastronomica locale. Li osservo sgusciarmi dinnanzi agli occhi mentre, cellulare alla mano, geolocalizzano i siti di loro interesse, alzano il naso al cielo, fanno il loro dovere di turisti insomma.
Il cappuccino alla soia inonda la mia bocca avida di caffeina, al primo sorso già mi sento appagata, il resto, lo centellinerò con calma.
Oggi è il 15 di agosto non è più tempo di fare progetti ma di viverli.
Guardo la tazza vuota. La mia risposta è lì.
Pimpra
Pierluigi Ceccarelli
/ 16 agosto 2023L’acqua, quei movimenti rilassati, ovvero decisi, i muscoli tirati e i respiri cercati, il fresco sulla pelle, i colori uniformi, nuoto e sto bene.
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Pimpra
/ 16 agosto 2023Mi sa che condividiamo la stessa passione
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Pierluigi
/ 16 agosto 2023Mi sa, vero, non so neppure se è una passione o se una parte di me cui quasi non penso più in termini distaccati, mi ritrovo la mattina in piscina, a volte senza voglia, ma appena in acqua tutto torna in ordine, il sangue che pompa nei muscoli mi spinge, i pensieri si acquietano, tutto torna dove deve.
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Pimpra
/ 16 agosto 2023Meditazione ecco di cosa si tratta
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