Un periodo denso. Carico di vita. Anche molto faticoso, ma interessante. Sono stanca da fare schifo, eppure ho portato a casa molti stimoli che, per me, sono nutrimento vitale.
Ieri il vertice intergovernativo dove, potenti del mondo si sono incontrati per discutere degli scenari che si appoggeranno come una copertina su noi tutti. E speriamo bene.
E adesso gossip, leggerezza.
Da che mondo e mondo, l’abito fa il monaco, in occasioni di “rappresentanza” questo postulato è vangelo, legge divina alla quale attenersi. Quando si lavora in un contesto internazionale, alla presenza di autorità e, a nostra volta, siamo una autorità rappresentativa, l’abito è stumento di lavoro, come lo smartphone o l’ipad.
L’abito esprime il ruolo che abbiamo. L’abito racconta chi siamo, nella propria- istituzionale – veste.
Ora, una signora della nostrana politica ha ben pensato che, in simile occasione, i paramenti simbolici di cui sopra, non erano affatto necessari ad incorniciare la di lei “autoritas“.
Morale: la signora si è curata una figuraccia planetaria, sembrando una scolaretta intruffolata in una parata di adulti. Di adulti che contano.
Provavo fastidio ogniqualvolta veniva inquadrata dalle telecamente, con la giacchetta di lana cotta (!!!) sgualcita e troppo aderente sul seno, gli improbabili stivali da gita in campagna e la gonnetta di tartan da adolescente.
INGUARDABILE e fastidiosa.
Perchè, ricordiamolo, ci sono contesti in cui l’abito che si indossa manifesta rispetto per la circostanza. E’ il biglietto da visita che primo tra tutti, offriamo a chi ci osserva.
BOCCIATA.
Al che, mi chiedo come sia possibile che l’entourage della signora, non l’abbia presa di peso (piuma) e traghettata in un negozio ad acquistare un tailleur, anche pantalone (lei si trova più a suo agio a gambe coperte), che la induca all’utilizzo di una giacca appropriata, confezionata con un tessuto decoroso ed un colore adeguato.
Non basta avere una gran testa, un carattere forte e deciso, ambizione sfrenata, se si ricopre un ruolo bisogna conoscere anche queste sfumature, all’apparenza ininfluenti che connotano, al contrario, consapevolezza di ruolo, rispetto per l’istituzione rappresentata, e una buona dose di signorilità che non guasta mai.
Coco si sarebbe rivoltata nella tomba se, ieri, fosse stata davanti allo schermo televisivo.
E voi, ricordatevi che la prima impressione ve la giocate nei primi 15” di conoscenza… a buon intenditore…
Pimpra
PS: per chi vuole farsi un’idea o rispolverare le conoscenze di stile: qui e qui
Pinzalberto
/ 27 novembre 2013Mi incuti sempre più soggezione. Bellissima, colta, raffinata, elegante sui tacchi da ballerina e superba scrittrice. Ogni volta che scopro qualcosa di nuovo su di te mi sento sempre più piccino….
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PIMPRA
/ 27 novembre 2013Pinzalberto, te tu devi smetterla di prendermi per i fondelli!
😀
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Pinzalberto
/ 27 novembre 2013Mò me lo segno: “mai fare i complimenti alla Pimpra”. 🙂
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PIMPRA
/ 27 novembre 2013Pinza :-*
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