Troppo spesso siamo abituati ad immergerci e a sommergere il mondo, il prossimo nostro, con fiumi di parole, nell’intento, spesso vano, di comunicare con lui, di parlargli di noi.
Esprimere il bisogno primordiale di chiarezza non è patrimonio di tutti, nè interesse di molti.
Esistono numerosi soggetti che amano custodire all’interno di loro stessi idee, concetti, emozioni, fastidi, cose belle e brutte e non vogliono/sanno condividerle con gli altri.
COMUNICARE= “dalla radice latina “cummunis” e “cum agere”, partecipare, fare insieme, e “cum moenia“, che si riferisce al concetto di contesto; è dunque possibile comunicare, trasmettere solo tra soggetti che condividono elementi quali la lingua, il contesto per capire il senso di quanto viene inteso. (…) “cum munus”, comunicazione come dono che ci si scambia reciprocamente.” [fonte]
Soffermiamoci sul concetto di “cum munus“, comunicazione come dono.
Se analizzassimo le nostre relazioni interpersonali, ci accorgeremmo come, il più delle volte, dimentichiamo di usare la comunicazione come dono (di una parte di sè) alla persona che ci sta di fronte.
Riferisco in particolare, al gioco a due, alla coppia.
Ogni aperta discussione, per quanto animata possa essere, se poggia le sue radici nel concetto che vi è un dono in quello scambio di vedute, di pensieri, sicuramente porterebbe ogni coppia a trarne giovamento.
Trattandosi necessariamente di percorso circolare, è fondamentale che l’altro sia disposto a mettersi in gioco.
Personalmente ci sto provando con una determinazione e una forza mai avute prima.
Ecco che, le parole che normalmente mi si incatramavano in bocca, escono fluide. E’ come se la paura che mi bloccava si fosse dissolta: se ti dico come la penso e perchè, non lo faccio per ferirti ma per raccontarti quello che mi accade, perchè desidero tu sappia. Così, se lo vorrai potrai agire dei comportamenti diversi, potrai chiedere un confronto e – forse – ne usciremo più forti entrambi, migliori esseri umani e coppia più solida.
Anche le protagoniste di Sex and the city, ieri sera, affrontavano il tema della comunicazione all’interno della coppia, interrogandosi fino a che punto ci si potesse spingere in avanti nel comunicare all’altro il nostro pensiero.
Il limite c’è, è indubbio, ma è molto più avanti di quanto non crediamo.
E agendo con sensibilità e cuore, si possono dire le verità più pesanti, senza far male a chi le riceve.
Credo fermamente che valga la pena di provare.
Pimpra
antigonewoland
/ 27 novembre 2012premesso che sex and the city lo trovo orrendo perchè pieno di luoghi comuni che per altro non corrispondono minimamente a noi donne europee. Mi trovo pure io nella tua stessa situazione in cui sto cercando di comunicare….a volte però mi avvalgo anche del silenzio. che dice molte cose.
comunque si, ho letto il tuo post velocemente prima di scrivere una mail e ho riportato il concetto di cum munere…la comunicazione come dono….anche solo per questo, grazie, non la conoscevo nonostante il fatto che mi occupi appunto di comunicazione…:-)
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