Ci sono delle giornate in cui ti svegli e non ce la fai proprio a mantenere il tuo aspetto sorridente e gentile perchè, poche ore prima, hai toccato con mano che, chi ti sta intorno e non hai scelto, alberga in sè una serie di caratteristiche così tanto deprecabili da farti chiedere “Ma com’è che non me ne sono mai accorto?”
Già perchè il problema di quelli che non portano cattiveria nel cuore, è proprio questo: non si accorgono della cattiveria degli altri, della loro meschinità, della falsità, dell’inganno, della perfidia… poi un giorno, i mostri che ti vivono a fianco, te ne fanno una di troppo o così clamorosa che, davanti a un manifesto di cotanta negatività, ti tocca renderti conto.
Sono sempre dolori. Perchè, più del male che procurano gli altri, duole l’amor proprio constatando per l’ennesima volta, che tu proprio non capisci nulla di questa vita moderna.
Lo strizzacervelli insegna che bisogna aiutarli che se non si sentono il fiato sul collo diventano buoni. Stavolta l’insegnamento non ha funzionato…
Allora sapete che c’è? che con il mio bel palo simbolico conficcato nel sedere dolente, vi dico che mi avete fregato ma che non sono stupida e l’ho capito benissimo.
Che i vostri silenzi, quando vi fa comodo, i vostri fiumi di parole quando vi servo, oramai mi fanno solo poco poco incazzare, al momento, quando la pancia si incendia per l’ingiustizia, l’inequità del trattamento, per quanto siete attaccati ai simboli del potere, per il vostro bisogno di apparire sempre e ovunque, perchè, credo, solo così vi sentite esseri umani degni di considerazione.
Mi spiace per voi.
Chiusi nel vostro castello di carte, immagini cristallizzate di una polaroid scolorita. Che pena.
Sono felice del mio bastone piantato nel didietro. Perchè, se è questo il tattamento che mi merito, significa che sono veramente diversa da voi. E ringrazio il cielo per questo.
Mi rallegra immaginare di piantare nelle vostre gote rubizze uno dei miei stiletti preferiti, perchè, miei cari, è dall’alto che vi guardo…
* * *
Questo semplice esercizio concettuale vi permetterà di sopportare meglio i soprusi, le falsità e tutti i benididio della vita moderna e di chi vi circonda che, molto spesso, vi inonda di questi graditi regali…
A voi tutti, Amici Cari, auguro di trascorrere una piacevole serata!
Pimpra
cla
/ 16 dicembre 2011ahm, ehm, pfuiii…
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PIMPRA
/ 16 dicembre 2011PAURISSIMA EH…? 😉
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cla
/ 16 dicembre 2011io no, e di che ? della paura stessa ? ecco di quella sì.
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PIMPRA
/ 17 dicembre 2011… CONDIVIDO… 🙂
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antigonewoland
/ 17 dicembre 2011Il punto è che oltre ad essere buoni bisogna anche essere consapevoli. di se, del prossimo, del rischio, del proprio istinto. Pertanto nel momento in cui decidiamo di fidarci oltre ogni prova contraria, dobbiamo essere consapevoli del rischio che ci assumiamo. E assumercelo. Possiamo decidere se ascoltare il nostro istinto, se accoglierne i consigli o meno. ma soprattutto sapere che è sempre una nostra scelta. Le persone cattive, egoiste, ipocrite, arriviste, manipolatrici, false esistono da sempre. Ma sta a noi scegliere se continuare a stare loro accanto oppure no e una volta diventati adulti questo prescinde al legame di sangue. Si è sempre figli, ma si è figli bambini e figli adulti.
Non lasciare che queste persone ti tolgano la gioia di stare con gli altri, e ti creino la paura di conoscere persone nuove. L’unico modo è la consapevolezza, e l’assumersi non solo gli onori ma anche gli oneri delle proprie scelte. qualsiasi scelta. anche non scegliere è una scelta, è scegliere di vivere in balia degli altri. 🙂
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PIMPRA
/ 17 dicembre 2011@Antigone: ho una duplice serie di problemi: il primo è che sono e sarò sempre un “cuore di panna” che si affeziona alle persone, che non conosce il male, che non è proprio capace di concepirlo e mai e poi mai di mettere in pratica azioni volte a ferire. Semplicemente, come massimo movimento, mi limito ad allontanarmi. Il secondo problema è che, nello specifico, la situaizone non è “modificabile” ovverossia non si tratta di una situazione del mio “privato” dove posso scegliere le persone di cui circondarmi… capisci la frustrazione… Comunque sono di quella scuola che prevede che le male azioni, i mali sentimenti, le prevaricazioni ecc ecc, che si fanno subire all’altro, tornano regolarmente indietro ed aumentano il “debito karmico”, quindi, mi siedo sul bordo del fiume e aspetto che il cadavere del nemico passi e, ti garantisco, passa sempre, basta avere pazienza….
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antigonewoland
/ 17 dicembre 2011si immaginavo che fosse una situazione intricata, ma comunque serve sempre consapevolezza. E consapevolezza non significa fare stare male il prossimo. significa per quanto possibile e in nostro potere: scegliere….
quanto al cadavere del nemico che passa sul fiume, dipende dal nemico. purtroppo e perfortuna io ho solo amici, e nessun nemico che meriti l’onore che io mi sieda ad aspettarne il cadavere.
🙂 anche perché ho di meglio da fare.
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