Tra una foglia di insalata, un frullato di kefir e una svizzera fredda con i peperoni, nelle chiacchiere della pausa pranzo è apparso molto evidente come nel tango e quindi nella vita, sia di fondamentale importanza “esserci”, “esistere”, “avere un nome”, possibilmente essere “famosi” e non “famigerati”, ma in fondo, va bene anche quello.
Dato che l’assioma tango/vita è scientificamente appurato funzioni appare cosa buona e giusta, anche nella vita reale, di “ammantarsi” di “fama”. Ci serve. Ne abbiamo bisogno per vivere (meglio).
Cerchiamo quindi di capire come crearcene una.
LA PERSONALITA’
Teoricamente per emergere dalle masse informi della gente, un tratto di personalità deciso, iperconnotato, ineressante, “fuori da coro”, potrebbe – apparentemente- essere l’atout necessario per la la costruzione del “personaggio”.
Non credo sia affatto richiesto possedere doti “positive”, di quelle che piacciono ai genitori – per intenderci – nessuno resta affascinato da un carattere solare/positivo/buono/bello e bravo.
Anzi, che noia.
Meglio condire il tutto con dosi di stronzaggine, di fanculismo, sticazzi a volontà, egoismo sublimato, iperautocelebrazione sempre e comunque.
Di solito sono questi i soggetti che ci rubano qualche curiosità, che ci attizzano il neurone spento.
LA FANTASIA
Esiste poi tutta una categoria di quelli che definisco i “creativi” capaci, come sono, di inventarsi realtà parallele talmente ben architettate da sembrare quasi vere. Uno guarda alla loro vita e, minimo, si sente una nullità che a lui non succedono mai simili avventure, che mai si sognerebbe di dire/fare/pensare/baciare il tal maniera.
I “creativi” sono l’ultima generazione dei furbi, dei manipolatori, dei venditori di sogni, di cui, quasi tutti noi, abbiamo bisogno o – almeno crediamo – desiderio.
A ben pensare non è così difficile, basta lasciarsi andare alle proprie più sfrenate creazioni mentali, usare i social network e il gioco è fatto.
Non resta che provare, giocare un po’ a “essere” solo una proiezione olografica di noi stessi e vedere quello che succede…
Tempi moderni…
Pimpra



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