Ma l’avete vista come è bella lassù, nel profondo del cielo, la luna piena di questi giorni?
Mi ruba lo sguardo, mi seduce con i suoi languidi occhioni, portandomi via i pensieri che scivolano qua e là sulla linea del tempo.
Il chiarore notturno che risveglia la mia anima più selvaggia, quella, per intenderci, che ulula solitaria nei boschi, la mia natura ancestrale, il mio Io indomito, la mia pulsione più profonda e, forse, più vera.
E’ che vedo tutto con maggiore dettaglio e mi accorgo delle imperfezioni delle superfici, dei nodi sulla corteccia, dei colori sbiaditi. Soprattutto, non mi accontento. Non mi è sufficiente quel poco che passa per dirmi che è meglio di niente.
La lupa è sveglia e guarda il suo prossimo orizzonte, fiutandone l’aria.
E sente insieme odore di carne, di erba, di corse e di vittoria.
Sulla sua vita, sull0 sguardo maliardo di questa luna, sul mondo …
QUI TIMIDE ROGAT, DOCET NEGARE.
Adesso è ora di correre.
Pimpra(mannara)



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