I messaggi arrivano sempre.
Quello che amo chiamare “Universo” è un gran chiacchierone, è sempre in contatto e parla, parla tanto. Siamo noi che, per comodo, paura, menefreghismo, negligenza, sciatteria, imbecillità inconscia o manifesta facciamo le orecchie da mercante per poterci poi lamentare che – ahi noi – nessuno ci ascolta, siamo soli solissimi su questa terra e che vivere è sempre un casino.
Di sicuro, non tutti i periodi profumano di biscotti appena sfornati o regalano la gaiezza delle bollicine dello champagne però… ci mettiamo del nostro affinché il panorama già complesso di suo, assuma colori che lo rendono più pesto.
Ed ecco che ti arriva il messaggio, puntuale, quando stai rimuginando il da farsi, e ti coglie, improvvisa e devastante, la “Torvezza” (ndr: neolog. Torvezza, da “Torvo” è quello stato dell’animo di cui bisognerebbe sempre fare a meno, denota pesantezza di animo e di cuore!!! 😀 )
Il messaggio appena arrivato passa dalle mani di Aldus Huxley , cit. da “L’isola”
“È buio perché ti stai sforzando troppo. […] Con leggerezza, bimba, con leggerezza. Impara a fare ogni cosa con leggerezza. […] Sì, usa la leggerezza nel sentire, anche quando il sentire è profondo. Con leggerezza lascia che le cose accadano, e con leggerezza affrontale. […] Dunque getta via il tuo bagaglio e procedi. Sei circondata ovunque da sabbie mobili, che ti risucchiano i piedi, che cercano di risucchiarti nella paura, nell’autocommiserazione e nella disperazione. Ecco perché devi camminare con tale leggerezza. Con leggerezza, tesoro mio.”
Quindi, leggo e rileggo questo passo e, preso un bel respiro, perdo peso, riprendo colore e sorrido…
Pimpra
Foto mia.
Antigone_Woland
/ 19 ottobre 2017che dire… si leggerezza… la leggerezza tralaltro permette di volare e avere una visione d’insieme di tutto aiuta.
Per non parlare del fatto che i problemi si risolvono sempre ad un livello più alto di quello che li ha creati.
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