
IMAGE CREDIT:
http://www.bavisela.it
C’era da aspettarselo: venerdì in piumino, bagnati da catini di pioggia, immersi dentro una nuvola di umidità appiccicosa e fredda. Il lunedì seguente in maniche corte, dentro una trionfante primavera che, finalmente, brilla nell’aria.
Effetti collaterali:
- il cambio di stagione degli armadi
- colite a nastro
- piedi gonfi
- fisico che, a causa dello choc termico, ha mandato in tilt il sistema endocrino.
Ma è solo primavera, nulla di preoccupante!
Ieri ho trascorso una domenica davvero bella, ripescando dal fondo dell’armadio le scarpette da corsa, per troppo tempo dimenticate.
Il ritrovo delle partecipanti previsto alle 9.00 ha fatto sì che, per l’emozione, il mio orologio biologico mi tenesse sveglia dalle 5 del mattino e non si trattava, per me, nemmeno di una corsa competitiva!
E’ stato tanto bello ritrovare i gesti di sempre, prima di una gara. I riti che ogni atleta ripete, sempre uguali, sempre gli stessi: dalla scelta dei calzini alla maglietta, al modo di annodare le scarpette, alla coda, all’elastico della coda, agli occhiali da sole…
So che fa ridere e l’amica che ho coinvolto in questa avventura, infatti, rideva, ma ero davvero così emozionata da non sapermi trattenere.
Ed è stato bello accorgermi che il mio piccolo demonietto competitivo è sempre lì, pronto ad uscire dal cilindro, se stimolato. Anche se, e qui son dolori, la mente- quella – invece, ad un certo momento ha detto “basta”.
Il male da_per_tutto, il fiato_troppo poco, la salitina finale, l’aver esagerato in partenza, tutti errori che ho pagato poi.
Ma mi sono davvero tanto divertita che, questa sera, bis.
E, mi auguro, un passo avanti l’altro, riprenderò la mia passione di sempre… adagio…
E questo è un altro EFFETTO COLLATERALE: a primavera fioriscono i… BUONI PROPOSITI! 🙂
Pimpra
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.