LA MIA FETTA DI SACHER

La voglio, voglio la  mia fetta speciale di sacher.

Voglio il dolce.

Voglio la sorpresa di scoprire come sarà la marmellata al suo interno.

La glassa di cioccolato si frantuma sotto i denti emanando un godurioso piacere.

Voglio il mio “pacco dono”, voglio la mia sorpresa.

Invece niente. Ci sono giornate in cui ti vien giù tutto in testa e di solito è un sapore amaro.

Mi consolerò immaginando che tutto dovesse andare come lo avevo pensato. Anche se so perfettamente che così non è.

Tanto meglio. La mia sacher fantasticata, almeno, non mi farà ingrassare…

Amici Cari, sono un po’ stufa, oramai, di questa siberiana perturbazione. Ho finito la lista di cose da raccontarmi per non mettere su il muso. E voi?

Buona continuazione di giornata!

Pimpra

ANCORA “EN PLEIN AIR”!

Niente da fare, la maledizione della mutanda o di non so che altro, continua, fatto si è che, quando vado da ogni sorta di terapista, medico, mago o stregone che sia… il mio sedere, durante la visita o il trattamento… esce allo scoperto!!! 😮

Complice un mal di schiena di quelli veramente tremendi, ho telefonato “d’urgenza” allo sciamano che a dicembre mi aveva messo a posto. Gentile, mi convoca nel primo pomeriggio.

Mi scapicollo a casa: tuta, leggins e, sotto sotto il paio delle più coprenti, ascellari, “contro_ogni_tentazione”, mutande da dottore.

Arrivo puntuale e, immaginando la faccia triste dello sciamano alla scoperta del lato b completamente blindato allo sguardo, mi viene quasi da ridere! “Stavolta non mi freghi” penso tra me e me.

Il trattamento inizia e resto sempre stupefatta dalla disciplina dello shiatsu e dalla devastante potenza delle dita dello sciamano che, tocca qua, tocca là, mi fa, il più delle volte, gemere di dolore.

Da supina a prona per arrivare al focolaio del dolore articolare, la schiena maledetta che mi regala stilettate di male fisico. Inizia ad avvicinarsi al bersaglio, centimetro dopo centimetro fino a scendere in direzione dei lombari e giù, sempre più giù…

Ed ecco che il miracolo si avvera nuovamente, come la liquefazione del sangue di San Gennaro, una chiappa salta fuori dal mutandone della nonna. Percepisco chiaramente le mani che pigiano, strizzano, pizzichettano la rotondità che fa bella mostra di sè che, se avessi indossato il perizoma, lo spettacolo sarebbe stato lo stesso ma io sarei stata almeno più comoda. Imbarazzatissima ma comoda!!!  Mezzo metro di tessuto elastico che, causa lo spostamento dalla sede naturale – la chiappa – viene forzatamente condotto dall’altra parte, stropicciandosi in malo modo e inavvertitamente andando a finire … non vi dico dove!!!

Al solito ero pancia sotto e il rossore delle gote non si vedeva mentre lo stregone, con energia maschia, impastava a tutta forza il mio sedere.

Niente da fare, non riesco a restare vestita. Tant’è.

Almeno adesso, però, il dolore è passato. Per come mi sento meglio ora, lo show della chiappa al vento, valeva la pena!

Amici Cari, un sorriso a voi tutti augurandovi di trascorrrere un sereno fine settimana!

Pimpra

… ROTOLANDO…

Con un sorriso sornione sotto il baffetto curato il testosteronico titolare della palestra mi augura buon anno chiedendomi “Allora te ga magnà patatine”, inutile negarlo, il primo istinto sarebbe stato quello di nascondere cosciotti e sederone dentro un sacco di juta (che non disponevo al momento)  – mentre la mente urlava “si vede già così tantoooooo?!!!” –  invece, signorilmente m’è uscita una decorosa risposta “il giusto!”

Mi avvio all’amato tapis roulant che, stranamente, era libero e programmo a 35′ la prima fatica del nuovo anno.

20′ di corsa leggera, 15′ di camminata in salita a passo da palpitazioni.

Mi aspetto la più cosmica delle sudate che purtroppo non arriva così abbondante come sperato, perchè, se non ti alleni da 3 settimane (!!!) i pori si chiudono e il tuo corpicino adorato decide che le tossine sono un bene prezioso e non te le vuol lasciare andare.

Il kg e mezzo, dono di libagioni inutili, è ben presente sul coscio e impedisce la fluidità della corsa. Me ne frego e, consapevole di dover iniziare i giochi sportivi con moderazione (non ho più l’età, devo ricordarlo), martello con falcata pesante la ruota di gomma che scorre sotto ai miei piedi, ipod a palla e fiatone che si fa sentire sempre più intenso.

Sotto di me, pulzelline di 20 anni, rimaste fighe e magre anche dopo le feste (le maledette!!!), ad un certo punto volgono lo sguardo verso l’alto, verso di me. Abbasso la mia musica e mi rendo finalmente  conto del rumore che faccio.

Imbarazzo. Vergogna. Culone. Gambotte. Imprecazioni interiori. Devo perdere 3 kg. Oddio mi sembra un’impresa titanica. Ma che mi frega, mi piace fare sport… In tutto questo delirio mentale, per rendermi ancora più appetibile agli occhi dei frequentatori dell’ameno luogo, ho iniziato (finalmente) a sudare come un maiale dentro al grill.

E sudavo e sbuffavo e facevo una fatica schifosa.

Morale: -1 kg dal  mattino

Morale 2: la pizza gustata a quattro palmenti per premiarmi delle fatiche ha prodotto un bel +1, 3 dal peso del dopo palestra.

Morale 3: oggi sono più grassa di 0.500 gr rispetto a ieri, prima dello sport.

Epperò, come si dice dalle mie parti “MAI MOLAR” e con questo spirito… tiriamo avanti!

Amici Cari, buona serata!

Pimpr(ott)a


Statistiche

LO SCIAMANO, LA PIMPRA E IL SUO B SIDE…

E per concludere in bellezza una giornata non iniziata nel migliore dei modi, alle 16 appuntamento con il nuovo sciamano di turno per dare una sistemata allo sciatico molto fastidioso.

Mi organizzo, portando meco leggins e “mutande da dottore” (chi mi segue dal blog precedente, sa che, quando vado dal medico per curare le tonsille, non so nemmeno io come, ma mi ritrovo regolarmente con il sedere en plein air e le chiappe che, dal ridotto perizoma, fanno “ciao ciao” al dottore!!!) ,perchè lo sciatico dalla schiena si dirige verso il basso ed è meglio essere preparata ai palpeggiamenti “in zona cesarini” .

Arrivo puntuale e lo sciamano mi accoglie, al solito è un uomo piccolo di statura, con piedi straordiariamente miniaturizzati. Mi chiede subito se sono “preparata”, lo guardo incuriosita e lui si accerta se ho pantaloni e maglietta. Mi rassereno, e rispondo che, sì, sono attrezzata. “Bene, si puà cambiare”, esce dalla stanza mentre mi preparo.

Distesa sul fouton spiego che ho male alla schiena, le ernie lombari urano vendetta, la spaccata mi riesce a costo di grande sofferenza e che, in generale mi sento molto indurita, come legata.

Inizia a trattarmi l’addome, con palpeggiamenti e movimenti che trovo estremamente piacevoli. Non faccio domande, anche perchè non so nulla della tecnica che adotterà, mi è stato caldamente consigliato da una amica di mia madre con molti problemi, quindi, mi fido.

Le mani corrono su e giù per il corpo, finchè una pressione in un punto x per poco non mi fa balzare in piedi dal dolore.    Tecnica Shiatzu, in quel momento, blocchi energetici…

Il lavoro continua, a momenti anche molto piacevole, poi mi giro a pancia in giù.

E qui comincia l’avventura. Chi ha sperimentato i massaggi, specie se a tecnica mista ed è una persona che accetta il contatto, sa che, ad un certo momento, il corpo si rilassa, l’energia – finalmente – scorre e molte “inibizioni” cadono. Ecco, in questo momento, non so il perchè, dopo il trattamento alla colonna vertebrale, i miei leggins, fino a quel momento ben issati sul mio corpo, hanno iniziato piano piano a scendere, le mani a farsi sempre più sentire e le chiappe a far capolino… Al momento mi sono detta “abbasserà un po’  l’orlo dei pantaloncini per lavorare meglio” ma quando me li sono sentiti a metà coscia, confesso che l’imbarazzo è stato notevole!!!

Perchè, ovviamente, quando mi sono cambiata, sapendo di restare vestita, non ho pensato di indossare le “mutande del dottore” e quindi lascio all’immaginazione quello che è successo poi…

La seduta sciamanica doveva durare 1 ora, cos’ mi era stato annunciato dall’amica, ebbene, il mio trattamento è durato la bellezza di 120 minuti.

… Alla fine: lo sciamano si sarà lustrato gli occhi e… pazienza, la Pimpra in compenso non ha più mal di schiena! 🙂

Ah… a pancia in giù… le rughe non si notano! ;-D

Amici Cari, non perdiamo il sorriso! MAI!

BUONA SERATA!

Pimpra

Dialogo con il mio sedere- V°

Per sorridere tanticchia:

http://pimpra.splinder.com/post/10052831#comment

Pimpra

Morbide Curve

Non credo che Valentino (Rossi, ndr), si diverta su una pista che presenti solo lunghissimi rettilinei, non credo che per Shumi la cosa sia diversa. Per un discesista di bob sarebbe impensabile buttarsi su una pista ghiacciata che non presentasse curve, il divertimento è tutto lì…

Allora perchè la donna dovrebbe proporre un corpo cancellato con la gomma, in cui le curve, le insenature, le sporgenze e le rotondità, siano state cancellate?

Queste riflessioni sono per la mia amica, quella che mi dice la vertità. Anche io, oggi, gliene dico una.

Dopo 2 figli bisogna accettare il corpo che cambia, e questo è un fatto biologico. (mi hai detto che financo il piede è aumentato di numero). E’ la vita che va avanti, il tempo che ci lascia un segno.

E che male c’è nell’essere sempre tanticchia diversi? Nessun male, se la mente e il nostro cuore vanno nella scia di questo tempo che scorre.

Okkei, adesso hai la pancia.

50% di responsabilità cause esterne, 50%  ne sei la responsabile. Se proprio la vuoi "annientare", conosci la strada che ti tocca percorrere (dietuccia, meno coca cola e le solite menate…), altrimenti…

perchè non farne la tua nuova bandiera?

Una donna che sa occupare il suo spazio vitale è affascinante, viene voglia di toccarla. Se lei si sente sensuale è sensualissima agli occhi degli altri…

E poi ti rendi conto che ridi moltissimo? che adesso, forse la pancia, ti ha regalato un’allegria che prima non avevi? Mi sembra che sia un bene preziosissimo perchè attrae chi ti sta vicino!!!!

Allora, mia cara amica, continua a sorridere, metti in mostra il bel seno generoso, i fianchi accoglienti e con un grande sorriso sfida il mondo!!!!

Pimpra

Rimettiamo le cose a posto!

In questi giorni passati, i miei risvegli mattutini sono stati di volta in volta disturbati da innumerevoli rimostranze provenienti da diversi distretti fisici: sedere, le tette. Per non parlare poi della pancia, che ci ha provato, ma che ho prontamente zittito con una clamorosa pacca.

Insomma, non se ne può più!

La testa, la regina di tutta l’impalcatura, il vertice della nostra personale tour Eiffel ha detto basta! Fine delle rivolte!

e per festeggiare il ritrovato controllo, ha deciso di farsi un tatuaggio alla base del collo.

Problema: l’immagine.

Chi vuole suggerisca.

Dialogo con le mie tette

Me ne stavo tranquilla a sorseggiare il caffè, mezzo addormentata, quando all’improvviso le gemelline mi chiamano.

Sorpresa dico" che c’è?"

loro "allora anche noi vogliamo visibilità!!!" mi urlano a gran voce

io "cooosa??? ma che state dicendo???"

loro "sì, ci sentiamo bistrattate, escluse, emarginate!mai in vista, mai scoperte, sempre rinchiuse in quegli orrendi strumenti di tortura! vogliamo uscire!!"

mio dio, una rivolta all’alba, non so se reggo!

io "ma siete impazzite? siete sempre state buone lassù, tranquille, mai un problema, mai un fastidio! nemmeno nell’adolescenza, niente! perchè mi date addosso???? Adesso?????????"

loro " perchè siamo stufe che ti occupi sempre di quello laggiù, di quel grosso, ingombrante coso! solo perchè alza la voce !!!! anche noi abbiamo i nostri diritti!!!!"

io " ebbene cosa proponete?"

loro, sghignazzando "magliette scollate, reggiseni di pizzo, bottoni aperti aria di libertà! e qualche volta vogliamo che ci mostri orgogliosa!… altrimenti.."

io, sopraffatta da una sveglia così allucinante, non voglio credere alle mie orecchie. ci mancava anche la rivolta delle tette per iniziare la giornata!

io "altrimenti cosa? mi minacciate pure voi?"

loro, bastarde "siii anche noi, che ti credi? solo perchè siamo piccoline possiamo farti impazzire! diventare cadenti, tristi come le orecchie di un coker!"

io, terrorizzata dall’idea di un ulteriore disastro fisico, accetto le condizioni…

ma dico, non potevo nascere maschio?

Pimpra

Dialogo con il mio sedere -II°

lui (incazzato) "Cosa pensi di fare? la smetti o no? guarda che stai diventando come tutti gli altri!"

io " ma che hai, che vuoi, ti sei svegliato male oggi?"

lui (ancora più incazzato) "no- dico- non vorrai mica prendermi in giro! ti rendi conto che questi stupidi jeans non mi accarezzano più la faccia, sono larghi, mosci e anche se sorrido non si vede!!!"

io "DAVVERO???" , dentro di me sono orgogliosa- lo sto fregando quello là sotto…!

lui "Non fare la scema, lo sai benissimo!!! sempre lì a misurare, pesare, valutare. Guarda che ti tiro un brutto scherzo, cosa credi?"

io "NOooo, ma di che parli?" , mi preoccupo, quello lì è uno molto indipendente, se decide di fare qualcosa, nessuno lo ferma!

lui "se non mi ridarai la grazia perduta, il piacere di stupire, la gioia di farmi ammirare, desiderare, toccare, dipindere e fotografare .. io… io …"

io "Tu??????"

lui "mi deformerò, rinsecchirò, e mi cospargerò di cremosa cellulite, liquida e traballante! GRRR!"

io "no, stai calmo, vabbè… okkei, la smetterò… niente più pomodori a pranzo…. magari un pannino…ma stai tranquillo, rimani lì  … Tiiii preeeegooo!"

lui "Guarda che è l’ultima volta che ti ascolto!!!! dalla prossima insalata che mi proponi mi TRASFORMO!!!"

io, impaurita, ho organizzato una sontuosa cena. Lui sarà contento. Per noi due, sarà un bel inizio….

… che carattere, però!!!

Pimpra

La vita vista da”dietro”

Ho deciso: la vita d’ora in poi l’affronterò da dietro! Altrochè "prendere la vita di petto" (di cui sono scarisina, peraltro)… La vita va presa di c..o.

Forse le cose cominceranno ad andare meglio!

Pimpra

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