Il tema mi sta molto a cuore, avendone parlato in più di una occasione.
Mai come in quest’ultimo periodo ho avuto modo di toccare con mano quanto sia fondamentale per godere di una qualità di vita più alta, l’abbandono delle aspettative.
Quasi sempre, specie se siamo persone dotate di fervida immaginazione, sensibili e romanticone, amiamo disegnare una realtà parallela a quella in cui viviamo costellandola di quanto di più caro per noi il cervello è capace di produrre.
Così, l’uomo che dovremo ancora incontrare sarà il salvatore della nostra anima perduta, il nostro capo saprà valorizzarci a dovere nelle nostre mansioni lavorative, saremo apprezzate dagli altri, faremo un viaggio che più bello non si può e via andare con le più variopinte creazioni ideali…
Ma la realtà, la vita, le persone, non sono frutto di nostre fantasie. Non sono immagini irreali, non si comportano come noi vorremmo, non pensano come/quello che crediamo noi, non percepiscono nemmeno a nostro stesso modo, il mondo.
Perchè, io sono me e tu sei tu.
E quindi, inutile perdere tempo e risorse mentali fantasticando sul periodo ipotetico della potenziale irrealtà.
Le aspettative ci rovinano la vita.
E non è molto più bello farsi sorprendere da tutto ciò che non avevamo immaginato, lasciare che il fiore ci venga donato un giorno che non sia il nostro compleanno, che un semplice fine settimana sia grandioso che nemmeno l’ultimo safari è stato tanto bello?
Stupore, sorpresa, abbandono, flusso.
Perchè anche per restare a dieta è importante non farsi aspettative di risultato che ci crea solo ansia e voglia di ingozzarci di più.
La vita può essere molto più ricca e gaudente se impariamo a non imbrogliarne i fili con i nostri desideri.
In fondo la parola d’ordine per stare bene è “LEGGEREZZA”.
E con questo mantra nel cuore, me ne vado a pranzo…
Pimpra



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