A chi mi dice che non sopporta il caldo, le zanzare, l’umidità la gente in spiaggia, gli uomini in flip flop, indici ineludibili del periodo estivo, dico che questa stagione, al contrario, è meravigliosa.
Il caldo si sopporta, le zanzare si sterminano, l’umidità si combatte con il condizionatore e per gli uomini in flip flop… beh, purtroppo per quelli non c’è rimedio…!
Una semplice uscita serale con gli amici diventa un momento piacevole, più piacevole di quanto non sia, lo stesso incontro, d’inverno.
Si sta fuori, la temperatura accarezza la pelle, si indossano sempre meno vestiti… gli ormoni sono in fibrillazione… si percepisce indistintamente un’energia particolare.
Aggiungiamo, a tutto questo, un ingediente speciale… uno spritz Aperol!
Ieri sera, una cara amica udinese, in quel di Udine, prima della serata di practica, mi porta in una carinissima trattoria/bar vicina a una roggia. Lei ordina un prosecchino, io lo spritz.
Arriva il calice e mi accorgo immediatamente che è diverso da quelli che servono a Trieste: il colore è molto più intenso, il ghiaccio e l’alcol creano una specie di corrente all’interno del bicchiere che evidenzia indiscutibilmente che la parte alcolica è di molto superiore a quella acquosa.
Dal primo sorso una saetta raggiunge dritta il cervello mandando in tilt tutte le lampadine neuronali. E’ fatta, in un istante sono ubriaca.
Sticazzi.
La mia amica, accortasi perfettamente del mio mutato stato cerebrale si è messa a ridere pesantemente di me, dicendo “Mia cara, come si vede che non sei di queste parti!”
… Con le pive nel sacco, ho dovuto riconoscere il mio ko.
E mi chiedo come mai a casa mia, a Trieste, di sprtiz Aperol posso berne anche più d’uno e non subire tali effetti collaterali, mentre un solo bicchiere udinese è stato in grado di mettermi al tappeto!
Amici Cari, ma che ve lo dico a fare, buon fine settimana!
Pimpra
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