La moda dilagante del tango è riuscita a contaminare di “modernità” una danza dalle profondissime radici popolari, espressione del sentire di un’intera nazione, l’Argentina.
Vivere in un modo globale a volte può essere una pacchia per chi, come la sottoscritta, non ha la possibilità di viaggiare tanto quando desidererebbe.
Il fatto che il tango sia arrivato direttamente “a casa” è un fantastico godimento e una possibilità da non perdere.
Ciò detto, il fenomeno non poteva rimanere esente da contaminazione.
Senza dilungarmi su inutili dissertazioni circa l’incredibile capacità degli italiani, in particolare, di sentirsi affermati e talentuosi insegnanti dopo averlo praticato per 2-3 anni come ballerini, l’elemento più interessante degli ultimi tempi, come riportato da alcuni famosi Tj italiani, riferisce alle “confessioni da consolle”…
L’ultima, in ordine di tempo, è l’usanza, per le donne, di ballare prive di biancheria intima.
Di tette che spuntano spavalde da scollature vertiginose, eravamo già abituati da tempo, così come al malizioso occhieggiare di sotto tessuti leggeri dei capezzoli di ballerine troppo “costrette” dentro un reggiseno.
Ma, diciamocelo, un pizzico di sana provocazione, ci può stare, se fatta con gioia e gusto fa parte del gioco…
Ad oggi però, si è “aperta” (mmmh è proprio il caso di dirlo!) una nuova “frontiera”: il ballo “smutandato” perchè, a detta delle sostenitrici, “senza mutande mi sento più libera”.
Ora, senza indossare moralmente il burqa, mi chiedo e provo ad immaginare quale terribile biancheria intima, costoro, portino nel loro quotidiano… quella che serve a perdere taglie, forse… e posso capire il desiderio di libertà… posso… mah…
Se così non fosse, mi interrogo su quale sopraffina sensibilità sono dotate le gambe di queste signore da sentirsi “legate” da un minimale tessuto. Che poi ne esistono per tutti i gusti e per tutte le forme di corpo, di mutande, slip, culottes, perizomi, tanga…
Quindi, per i maschi allupati all’ascolto, sappiate che, anche a star seduti in milonga, d’ora innanzi si potrà godere (nel vero senso…) di un doppio spettacolo…
#doveandremoafinire ?
Pimpra
ps: si accettano pareri a favore della “tanda Smutandata” che sono proprio curiosa…
psps: ho scoperto che la paternità del neologismo “SMU_TANDA” appartiene a Joannes Ferrari. Un applauso alla creatività! 🙂


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