“Ciao, sono la Pimpra e da 12 giorni non tocco più gommose e morbide, liquirizia dolce, alcol”
Questa potrebbe essere la mia presentazione al gruppo di sostegno stile alcolisti anonimi, dove si curano le “dipendenze”. [Chissà perchè ma qualcosa mi dice che sarei in buona compagnia… ;-)]
12 giorni in cui non ho sgarrato, nemmeno sotto tentazione, ho tenuto duro, rocciosa, convinta, motivata.
Il corpo sta reagendo bene -bontà sua!- basta trattarlo con delicatezza e lui risponde (quasi ) subito. L’energia torna, la voglia di muoversi, la testa meno offuscata, una sorta di visione dell’insieme più chiara.
In tutto questo scenario, una cosa nuova di cui ho avuto la netta percezione: sono piccola.
Trieste, attualmente, è molto frequentata da turisti di diverse nazionalità. Li incontro spesso quando vado a bere il caffè o nei miei giretti in centro, loro sono alti, le donne sono alte, a volte altissime.
Mi muovo, micrometrica, tra questi corpi che mi sovrastano. Di solito vestiti malissimo, a volte anche trasandati, mi muovo veloce perchè, a differenza loro, so dove sto andando.
E ho avuto come un’illuminazione rendendomi conto di quanto (per i tempi moderni) io possa essere “bassa”.
Credetemi, per una che non ha mai badato all’atezza sua propria (a quella degli uomini, sì, mi piacciono alti) è stato come uno choc.
So di avere le spalle larghe, il naso a patata, i piedi grandi ecc. ecc. ma di essere così tanto bassa, non me ne ero mai accorta. Adesso sì.
E, come per magica compensazione cosmica, però, dentro, mi sento “grande/alta”. E questo senso della mia levatura interiore mi fa sentire forte, molto forte e sicura. E non ho nessuna paura di quelli grandi per davvero o che tali si ritengono…
A buon intenditore…
Pimpra
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