Questa società valuta il valore di una persona, passando, troppo spesso, dall’ago della bilancia, ebbene ho scoperto il modo perfetto per “fottere il sistema”.
Mi spiego.
Più o meno tutti noi siamo in costante battaglia con i chili di troppo, con il rotolino di benessere nel punto sbagliato, il cosciottino che vorremmo più sottile, ecc ecc… perchè, in qualche modo, siamo portati ad uniformarci al modello sociale corrente che prevede una silouhette, possibilmente slanciata, asciutta.
Per l’impegno che possiamo metterci, unito alle forti motivazioni, rinunciare ai piaceri della buona tavola, per noi che viviamo in un paese che offre meraviglie incomparabili, è un sacrificio estremo.
E dico “estremo” con cognizione di causa.
E come si fa a restare magri con tutto il bendidio che possiamo mangiare noi italiani? Una sfida, più mentale che fisica.
Premesso che non è nelle mie corde la vita della monaca buddhista, che a me mi piacciono immensamente i piaceri della vita, ecco, insomma, ho trovato il mio modo per mantenere la linea.
Una, due, tre, quattro (dipende dal grado di resistenza fisica) milonghe a settimana e il gioco è fatto.
Ballare il tango argentino (che, notoriamente, per un vero sportivo è come il defatigamento dopo un allenamento) per quattro/cinque ore di fila, aiuta a bruciare i grassi, mobilita il metabolismo, regala endorfine a nastro e una perdita di peso settimanale e costante, di circa 200/300 gr.
Non male vero?
In più, consideriamo che dormire mai più di 4,5 – 5 ore per notte, tiene la mente sveglia, il corpo scattante e, dulcis in fundo, il famoso “rebechin” delle 4.00 del mattino, regala una gioia insperata e libera da ogni senso di colpa.
Vuoi dimagrire? Inizia a ballare! 🙂
Pimpra
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