Cosa c’è di più bello di un tramonto sul mare, mosso da delicata brezza, pennellato dalla fioca luce del faro della Vittoria, profumato di fritto misto di pesce, condito da un delicato sottofondo musicale?
Poche cose, davvero molto poche.
Un quadretto così, te lo porti nel cuore nelle uggiose e grigie giornate di novembre e il ricordo è come se accendesse una luce nel buio.
I venedì della milonghetta al Ferroviario, dove tutto quello che viene richiesto è di ricambiare la cortese ospitalità degli organizzatori mostrando senza pudore un bel sorriso aperto, manifestando senza timidezza il piacere di stare insieme.
Trieste, d’estate, offre delle chicche imperdibili, per chi, come la sottoscritta, sa apprezzare le cose semplici e ben fatte, le atmosfere vere, le persone piacevoli.
Ecco che una milonga in riva al mare, in uno stabilimento balneare d’antan (esisteva già ed era già “vecchio” quando ero una bimba.. non so se rendo l’idea…), si trasforma in una pausa rigenenerante d’estate.
Se, poi, accanto a tutta questa piacevolezza ci metti pure il delizioso piatto di calamari… diventa un appuntamento imperidible!
Ho già prenotato il tavolo per la prossima!
Per i curiosi, le informazioni, qui.
Pimpra
antigonewoland
/ 8 luglio 2013ah sabato ho visto una milonga di tango all’estivo del rainbow. alcuni bravi, altri meno. boh. comunque ti invidio…per la location…davvero. 🙂
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