Adolescente negli anni 80. Periodo particolare, esageratamente proiettato verso un’estetica edonista in cui, il valore “umano” delle persone, era secondario al loro apparire fisico.
Sofferenze enormi.
E’ difficile crescere, accettare e comprendere il corpo che cambia e starci bene insieme, quando poi, ti rendi conto che il tuo B side è ben più polposetto del modello di riferimento e le tue tette sono il contrario, che non sei una valkiria e i tuoi fianchi sono un’anfora greca piuttosto che un sottile flute… diventare donna è un casino tremendo.
Diete, estreme, cancellazione di tutto ciò che ha forma curvilinea, tentativo di assomigliare – per massimi sistemi- a come una ragazza doveva essere.
Epperò, non è un momento che passa facilmente, perchè, quando nella testa entra un simile virus, ti accompagna per lungo, lunghissimo tempo…
E diventi grande, e combatti, e lotti per farcela, per accettare te e la linea morbida dei tuoi fianchi, le dune accennate del tuo seno, le spalle larghe da nuotartice. Perchè questo sei.
Incontri qualcuno che, finalmente, ti fa sentire una donna al 100% e che ama ogni anfratto di tutto quello che c’è dentro e fuori.
L’estasi non dura a lungo, perchè, un giorno ti svegli che hai quarant’anni e lo specchio ti racconta di una nuova stagione che – credevi – di essere pronta ad affrontare.
E i demoni risaltano fuori dal baule, e ti fanno le boccacce, ma tu che sei diventata forte, li rimetti al loro posto.
E’ una bella sensazione, accettarsi nella diversità.
Consapevole che vivi in un mondo di merda, perchè le donne, secondo questa società vuota, dovrebbero essere delle Barbie senza età che la cellulite della 46 enne Cindy Crawford, fa inorridire i più.
Ma stiamo scherzando???? E lei se ne fotte e indossa gli shorts.
Chapeau alla donna, vera.
Quasi quasi mi faccio coraggio pure io…
E voi, cosa ne pensate?
Pimpra
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